Slitta l’atteso appuntamento nell’Isola con “Persone Naturali e Strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi con Marisa Laurito, protagonista nel ruolo che fu di Pupella Maggio, accanto a Giancarlo Nicoletti (che firma anche la regia), Giovanni Anzaldo e Livio Beshir: la pièce già in cartellone domani (mercoledì 6 aprile) alle 21:00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, giovedì 7 aprile alle 21 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri e infine venerdì 8 aprile alle 21 al Teatro Civico di Alghero sotto le insegne della per la Stagione di Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna – rimandata in seguito alla sospensione della tournée a causa di problemi di salute degli artisti – verrà riprogrammata (e le nuove date saranno comunicate quanto prima).
Un vivido affresco della città partenopea con la commedia, ambientata in una notte di Capodanno, sullo sfondo di uno squallido appartamento dove si incrociano i destini di quattro personaggi, fra situazioni grottesche e surreali, dolceamara ironia e una punta di spietato cinismo, in una scrittura avvincente e ricca di colpi di scena, in equilibrio tra la comicità arguta e a tratti farsesca di Eduardo De Filippo e il crudo realismo e la dimensione onirica dei testi di Annibale Ruccello. “Persone Naturali e Strafottenti” descrive un paesaggio urbano ben diverso dalla tradizionale immagine da cartolina, mettendo l’accento sulle vite ai margini, tra rabbia e voglia di riscatto, inquietudine, desideri e disincanto dei protagonisti: la padrona di casa, Donna Violante, ex serva in un bordello e il travestito Mariacallàs, Fred, uno studente omosessuale alla ricerca della sua identità e Byron, uno scittore nero che vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le antiche umiliazioni.
Figure stravaganti, estreme e un po’ sopra le righe, che incarnano l’anima più nascosta, ma non per questo meno autentica, della città: le loro esistenze sono segnate dalla paura e dal dolore, dalla necessità di difendersi e lottare, giorno dopo giorno, per non soccombere, in un tentativo spesso vano di uscire dall’ombra e compiere una sorta di ascesa sociale, per conquistare del proprio posto nel mondo.
Tra le opere teatrali più “scandalose” e controverse ma anche di maggior successo del drammaturgo, regista e scrittore napoletano, “Persone Naturali e Strafottenti” sposa la modernità del linguaggio, attratti irriverente e corrosivo, alla importanza e attualità dei temi trattati – come l’integrazione culturale e sociale e il superamento dei pregiudizi, l’accettazione della diversità e il diritto di essere se stessi.
Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Donna Violante, la padrona, ex serva in un bordello, discute e litiga con Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. E ancora, Fred e Byron che sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte: l’uno, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, l’altro, uno scrittore nero che vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.
Sotto i riflettori una bravissima e convincente Marisa Laurito, che restituisce lo spirito popolare ma anche la strana fierezza, quasi arrogante di Donna Violante (dopo le fortunate interpretazioni di Pupella Maggio e Angela Pagano), mentre Giancarlo Nicoletti presta corpo e voce a Mariacallàs, icona di quei mondi sotterranei che a Napoli godono di una speciale protezione e accoglienza, mentre Giovanni Anzaldo (già Premio Ubu 2010) e Livio Beshir vestono i panni rispettivamente dell’indeciso Fred e di Byron, che porta sulla sua pelle le offese di secoli, entrambi alla ricerca dell’ebbrezza di una notte.