Trent’anni di vita. Una delle manifestazioni più longeve nelle zone interne della Sardegna in fatto di promozione di saperi, sapori e prodotti locali. Ma la Sagra della Mandorla di Baressa, maggiorenne oramai da un pezzo, quest’anno guarda ancora di più a un futuro fatto di ricadute economiche per i produttori locali e del territorio. Infatti, c’è un nuovo traguardo: la nascita di un’associazione regionale di mandorlicoltori.
Sabato 9 e domenica 10 settembre nel paese dell’Alta Marmilla la manifestazione dedicata al frutto, materia prima per eccellenza dei dolci sardi, e organizzata da Comune e Pro loco “Sa Mendua”, diretta dalla presidente Valeria Scintu, con il sostegno del Consorzio turistico Due Giare, taglierà il traguardo della trentesima edizione. Cifra tonda, un numero importante. Come sempre, due giorni di degustazioni, animazione, laboratori, mostra mercato, tradizioni, folclore e musica.
“Ma proprio in occasione della trentesima edizione della sagra apriremo per la prima volta al pubblico il centro pilota del mandorlo”, hanno annunciato il sindaco Mauro Cau e il suo vice Mirko Pisu, “oramai è arrivato il momento di tramutare la risorsa mandorla in una filiera tutta locale, grazie alla quale i produttori di Baressa ma anche di territori vicini possano commercializzare al meglio la mandorla. Ed il nostro centro pilota avrà proprio questa finalità”.
Dunque, lavorare perché il trionfo delle potenzialità del mandorlo non siano più limitate a Baressa due giorni, ma rappresentino un’opportunità di reddito per chi coltiva questo prodotto durante tutto l’anno.
La trentesima sagra della mandorla inizierà sabato 9 settembre alle 10:30 proprio con il convegno ospitato nel centro pilota del mandorlo dal tema “Trent’anni di sagra della mandorla: la filiera della mandorla al centro dello sviluppo economico locale”. “I cittadini di Baressa ma anche tutti gli ospiti visiteranno per la prima volta il centro pilota”, hanno aggiunto primo cittadino e suo vice, “parleremo anche di cooperative di comunità. Ma soprattutto sempre durante il convegno daremo vita alla nuova associazione regionale di mandorlicoltori, con l’auspicio che ne entrino a far parte anche i produttori di Baressa”.
Quindi il cuore storico del paese animato per due giorni. Sempre sabato 9 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21 e domenica 10 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 21 mostra mercato di prodotti agroalimentari, botteghe dei mestieri, visite a casa museo, museo di arte sacra, chiesa parrocchiale e vecchi frantoi.
Sabato 9 settembre dalle 17 la sfilata delle maschere tradizionali della Sardegna con Scruzzonis di Siurgus Donigala, S’Accabadora Pianalzesa di Sagama, S’Ainu Orriadore di Scano Montiferro, Sos Corriolos di Neoneli e gli Sbandieratori di Iglesias. Alle 18 in piazza municipio presentazione della mostra di foto “Rimembranze familiari” di Alessandra Sarritzu e alle 21 lo spettacolo etnico Symponia in Pratza, seguito dalla fisarmonica di Ignazio Mura. Domenica 10 settembre alle 9 raduno di auto e moto d’epoca lungo la via Roma, alle 10:30 nel centro pilota del mandorlo Show Cooking con il maestro del torrone di Tuili Sebastiano Pranteddu, alle 16:30 nella piazza davanti alla casa museo rappresentazione della mandorlicoltura con i bambini di Baressa, alle 17 sfilata di gruppi folk con i Tamburini di Oristano e i gruppi “Sant’Isidoro” di Baressa, “Sant’Antonio” di Arbus, di Siurgus Donigala e Fluminimaggiore, accompagnati dai suonatori di launeddas Fabio Piras e Franco Melis e dalla fisarmonica di Alessio Piras. Alle 18:30 degustazione dei dolci di mandorla e alle 21 nella piazza del Carmine spettacolo etnico-musicale con Massimo Pitzalis e Carla Denule.
“Un altro bel trionfo di un territorio, che ha voglia di promuoversi assieme ai suoi prodotti e ai suoi tesori”, ha chiuso il presidente del Consorzio Due Giare Lino Zedda.