L’8 settembre dopo lunga e gioiosa cavalcata tra sabbie e arene e piazze di Sant’Antioco si chiude l’edizione 2023 di FestArtes | Sulky Jazz. Dieci eventi immersi nel jazz e nella musica più in generale, nella prosa, nel teatro e nella bellezza naturale dei luoghi. Si chiude in bellezza, alle 21:30 in piazza De Gasperi, con Ascanio Celestini e il suo “Radio Clandestina”, performance immaginata a partire dal testo di Alessandro Portelli “L’Ordine è già stato eseguito”.
Mi chiamo Ascanio Celestini, figlio di Gaetano Celestini e Comin Piera. Mio padre rimette a posto i mobili, mobili vecchi o antichi è nato al Quadraro e da ragazzino l’hanno portato a lavorare sotto padrone in bottega a San Lorenzo. Mia madre è di Tor Pignattara, da giovane faceva la parrucchiera da uno che aveva tagliato i capelli al re d’Italia e a quel tempo ballava il liscio. Quando s’è sposata con mio padre ha smesso di ballare. Quando sono nato io ha smesso di fare la parrucchiera. Mio nonno paterno faceva il carrettiere a Trastevere.
Con l’incidente è rimasto grande invalido del lavoro, è andato a lavorare al cinema Iris a Porta Pia. La mattina faceva le pulizie, pomeriggio e sera faceva la maschera, la notte faceva il guardiano. Sua moglie si chiamava Agnese, è nata a Bedero. Io mi ricordo che si costruiva le scarpe coi guanti vecchi. Mio nonno materno si chiamava Giovanni e faceva il boscaiolo con Primo Carnera. Mia nonna materna è nata ad Anguillara Sabazia e si chiamava Marianna. La sorella, Fenisia, levava le fatture e lei raccontava storie di streghe. (ascaniocelestini.it)
Prima volta nel 2000 in via Tasso a Roma (ex carcere nazista oggi museo della Liberazione), “Radio Clandestina” è racconto che impatta sulla platea, intenso e incentrato sulla rievocazione emozionale e ruvida dell’eccidio delle Fosse Ardeatine durante il secondo conflitto (24 marzo 1944, via Ardeatina). Lo spunto arriva dal libro già premio Viareggio “L’ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli. Un libro di voci e di racconti che nella narrazione di Celestini diventano racconto dell’occupazione nazista della Capitale, della guerra mondiale e del regime fascista in Italia.