Hai mai sentito parlare di una moneta alternativa all’euro? Si chiama Sardex. Quattro ragazzi di Serramanna, qualche anno fa, hanno avuto l’idea (e il coraggio) di crearla, una moneta digitale con la quale poter scambiare beni e servizi: dalla tv ai pneumatici, dal ristorante all’abbigliamento, passando per la spesa quotidiana.
Era il 2007 quando hanno avuto l’idea e, dopo alcuni anni di riflessioni e incontri con la Banca d’Italia, nel 2010 finalmente hanno iniziato un po’ silenziosamente a fare le prime transazioni. Sono bastati 2 anni e da tutto il mondo sono arrivati a studiare il “fenomeno” Sardex, un circuito di imprese capace di acquistare e vendere senza passare per il mondo euro. Oggi, a distanza di diversi anni, Sardex ha vinto un numero davvero esagerato di premi e riconoscimenti, finendo addirittura sul Financial Times, il giornale finanziario più letto al mondo. In meno di 5 anni le aziende sarde hanno transato (cioè comprato e venduto) oltre 100 milioni di sardex, generando quindi una enorme ricchezza nel territorio.
È nata quindi proprio in Sardegna la startup che ha rivoluzionato il modo di intendere il mercato: produco lavoro, me lo faccio pagare con i sardex (un sardex = 1 euro), prendo i sardex e vado a spenderli nelle oltre 3.500 aziende sarde che fanno parte del circuito. I soldi rimangono sul territorio, la ricchezza, il valore aggiunto, l’impegno di chi produce rimane nell’isola, ecco un altro straordinario vantaggio. Supponiamo che io faccia il meccanico e mi paghino con 1.000 sardex: 300 li potrò spendere per fare la spesa e 700 per aggiungere un condizionatore nel mio ufficio.
Pensiamo per un attimo a cosa accade quando andiamo in un supermercato di una catena internazionale a fare gli acquisti: supponiamo di acquistare qualche pacco di pasta, del caffè, una Coca-Cola e degli snack. Che fine faranno i nostri soldi? Una parte andrà al produttore della pasta, una parte a Coca-Cola e così via; i guadagni verranno poi utilizzati in minima parte per pagare i pochi dipendenti assunti nel territorio e il resto della ricchezza salperà il mare. Con Sardex non è così: con i profitti del mio lavoro andrò ad acquistare dal fruttivendolo locale, che a sua volta li spenderà magari per andare a mangiarsi una pizza.
Il 14 maggio 2016 uscirà in tutte le librerie l’attesissimo libro dal titolo: “Sardex, oltre il denaro” che racconta i segreti, le storie di successo, i vantaggi del circuito di credito commerciale sardo, una moneta complementare, un sistema che già ci invidiano in tutto il mondo: una filosofia di pensiero, un’unione tra sardi che vogliono lavorare insieme e creare lavoro per altri sardi. Edito da La Zattera, casa editrice anch’essa nel circuito, sfiora già le oltre 800 copie prenotate, a poche settimane dall’annuncio della sua uscita. Una grande soddisfazione per me che sono l’autore, e soprattutto per coloro che hanno creduto in un successo di tali proporzioni.
Ho scelto di scrivere, come mio solito, un libro che possa essere piacevole e scorrevole, sia per coloro che lavorano e vorrebbero approfondire cosa è e come funziona il circuito di imprese Sardex, sia per coloro che vogliano scoprire cosa si celi dietro il successo di una startup, di cui tanto parlano oggi i media. Una buona parte del libro è poi dedicata ai consigli per chi, oggi, vuole fare impresa e quali sono gli strumenti necessari, personali e aziendali, per riuscire in questo scopo. Spesso è una questione di atteggiamento, sia verso noi stessi, sia verso il mercato. Capire cosa piace e cosa piace meno, colmare dei bisogni, distinguerci per non apparire mai banali e scontati. Troverai numerosi spunti di crescita professionale, esempi di eccellenze che danno lustro al territorio sardo.
Non mi resta che augurarti una buona lettura, a presto!