Nell’ultimo periodo, soprattutto per via della diffusione dell’uso di Internet, sono avvenuti molti furti di dati online. Le metodologie usate dagli hacker per violare i dispositivi sono differenti, ma tutti i tipi di attacchi sono pericolosi e bisognerebbe cercare di evitarli, per quanto possibile.
Ecco quindi dei metodi efficaci per prevenire spiacevoli conseguenze.
I diversi tipi di truffe online e come evitarle
Un mezzo attraverso cui gli hacker attaccano i dispositivi è il wi-fi pubblico, al quale spesso capita di connettersi per risparmiare traffico quando si è al bar o in hotel. Un attacco di questo tipo prevede la creazione di una rete wi-fi falsa, tramite cui ogni singolo dato trasmesso viene catturato. Per scongiurare queste trappole, basterebbe verificare che il sito a cui ci si connette sia provvisto di https, ovvero una crittografia delle trasmissioni.
Anche quando si usa un computer pubblico si rischia il furto dei propri dati. In questo caso, la soluzione migliore da attuare è attivare la navigazione in incognito, così che altri utenti che dovessero usare lo stesso dispositivo non potranno conoscere nessun movimento effettuato in precedenza, soprattutto se durante la navigazione sono state inserite credenziali personali.
Un altro furto molto comune è il phishing. Esso avviene più frequentemente tramite e-mail false, nelle quali i truffatori fingono di essere un brand famoso, e inseriscono il link di una pagina simile all’originale, con la speranza che il malcapitato inserisca i propri dati. Le truffe, inoltre, potrebbero arrivare per mezzo di file con estensione .exe o celati, per esempio, in finte fatture, generalmente con dei pdf.
Per difendersi da tentativi di phishing è molto utile rimanere vigili, imparando a distinguere le e-mail false da quelle vere. Generalmente, quelle truffaldine contengono errori di ortografia, saluti generici o minacce. Inoltre, è sempre consigliato verificare con attenzione gli indirizzi dei mittenti dell’e-mail: molto spesso i criminali informatici usano indirizzi pubblici come @gmail.com. Ma è molto improbabile che enti, istituzioni e aziende comunichino usando un indirizzo di questo tipo. Pertanto, se lo si vede, dev’essere considerato un campanello d’allarme.
Un altro rischio è rappresentato dai malware: questi sono software dannosi per qualsiasi dispositivo, generalmente utilizzati per richiedere riscatti in denaro. In aggiunta, essi vengono spesso utilizzati per rubare dati delle carte di credito, infettare computer o per rubare l’identità della vittima tramite degli inganni. Esistono vari modi per proteggersi, come per esempio mantenere aggiornati i dispositivi, utilizzare un antivirus e non cliccare mai sui popup. Tra i diversi tipi di malware, in questo momento risultano in crescita soprattutto i ransomware.
Infine, il social engineering, un vero e proprio attacco “psicologico” che consiste nell’ottenere la fiducia degli utenti, per poi fargli compiere azioni atte a truffarli. Per difendersi sarebbe molto utile l’autenticazione a più fattori e una sicurezza anti-phishing per quanto riguarda l’e-mail.
Purtroppo, l’Italia è quattordicesima per numero di dati rubati nel mondo, e la Sardegna, nello specifico, non vanta numeri migliori. Tuttavia, attuando questi consigli, è possibile iniziare a contrastare questo pericoloso fenomeno.