La stagione della Dinamo Banco di Sardegna Sassari è terminata. I biancoblù sono in vacanza, avendo concluso la propria avventura nella Serie A di basket 2017/18 con la fine della regular season. Niente playoff per la squadra allenata da coach Zare Markovski e, dunque, obiettivo del post-season fallito per la prima volta da quando la Dinamo milita nella massima serie della pallacanestro italiana. Una rincorsa disperata, negli ultimi turni, che però non dipendeva più, ormai, solo dai propri risultati, ma anche da quelli degli altri, che non sono andati come al Banco avrebbe fatto comodo andassero. Per come è andata la stagione e per quello che la squadra ha fatto vedere, oggettivamente, entrare ai playoff all’ultima giornata tanto meritato non sarebbe stato, e poi, forse, è anche meglio così, perché sfidare da ottavi la prima classificata, al primo turno, avrebbe significato quasi certamente prendere degli “schiaffoni” pesanti. Inoltre, l’ennesimo obiettivo mancato serve per riflettere, per non commettere ancora certi errori, per ripartire, stavolta davvero, con un nuovo ciclo.
È ciò che si sta facendo. La società è già attiva sul mercato. La panchina è stata affidata a Vincenzo Esposito, soprannominato “El Diablo” già da quando brillava sul parquet, arrivato da Pistoia. Casertano, Esposito ha firmato con la Dinamo un accordo biennale. La sua carriera di allenatore, iniziata nove anni fa, lo ha visto guidare Trento, Caserta (sia giovanili che prima squadra, prima da vice poi da head coach), e infine Pistoia, nelle ultime tre stagioni. Una carriera relativamente giovane che si somma però a quella ventennale da giocatore di altissimo livello, che lo ha portato, nel 1995, ad essere il primo italiano a sbarcare in NBA, con la maglia dei Toronto Raptors. La sua “faccia tosta” ed il carattere forte sono ben descritte proprio da un episodio accaduto nella prima gara giocata oltreoceano, in cui la guardia degli Atlanta Hawks Steve Smith domandò “E questo chi è?” e ottenne una risposta piuttosto grintosa e temeraria dallo stesso Vincenzino: “Sono quello che tra un po’ ti segnerà in faccia”.
Esposito trova un gruppetto di atleti già confermati: gli stranieri Scott Bamforth e Dyshawn Pierre, l’italo-brasiliano Jonathan Tavernari e gli italianissimi capitan Jack Devecchi, Marco Spissu e Achille Polonara. A loro si aggiunge Lorenzo Bucarelli, dopo un anno a Cagliari e la disputa di qualche partita in biancoblù in doppio tesseramento. La dirigenza sassarese, inoltre, sempre guardando a Cagliari, era interessata a Roberto Rullo. Si dice che sarà il nuovo coach a dire l’ultima su questi giocatori, in base alle sue idee tecnico-tattiche e, per quanto riguarda gli italiani, probabilmente anche in base alla formula che si sceglierà per la composizione del roster, subordinata alla possibilità si peschi una wild card per le coppe europee oppure no. A meno di colpi di scena, i contratti di Bamforth e Pierre dovrebbero rimanere attivi, così come quello di Polonara, mentre Tavernari potrebbe essere girato al Cagliari e, negli ultimi giorni, si è detto anche che Spissu potrebbe partire. Su questo ci sono molti dubbi, soprattutto c’è stata una “insurrezione” dei tifosi, che vogliono che il proprio beniamino resti a casa. Sembra una “boutade” anche per il fatto che la sua partenza sarebbe dovuta all’arrivo di un giocatore come Tommaso Laquintana, a cui Spissu ha poco da invidiare, se non lo stesso agente dell’allenatore. A meno che non sia lo stesso Spissu a voler andare via. Si è parlato anche dei fratelli Alessandro e Stefano Gentile. Sembra piuttosto difficile possa arrivare il primo, che vorrebbe tentare la carta della NBA, più possibile il secondo se davvero dovesse andare via il playmakerino sardo. Si è fatto anche il nome della guardia-ala Fabio Mian, anche lui rappresentato dallo stesso procuratore di coach Esposito e “soldatino” dell’allenatore. Tra i giocatori con un’opzione per la prossima stagione c’era anche Rok Stipcevic, ma le due parti hanno deciso di interrompere serenamente il rapporto di lavoro e salutarsi dopo tre anni.