Mese corto, ma carico di impegni. È stato così il febbraio della Dinamo Banco di Sardegna Sassari, diviso tra campionato, Coppa Italia e Fiba Basketball Champions League. Ed è stato un mese positivo. La Dinamo, infatti, è andata ad un passo dal riportare la Coppa Italia a Sassari ed ha ottenuto l’accesso al “Round of 16” di Champions League.
La Postemobile Final Eight di Coppa Italia si è svolta quest’anno al Centro Fieristico di Rimini. La Dinamo è arrivata in finale, giocando con grande cuore. Nei quarti ha avuto ragione della Sidigas Avellino, dopo una gara che ha visto gli irpini guidare i giochi nella prima parte ed i sassaresi, in divisa rosa in omaggio alla 100a edizione del Giro d’Italia che quest’anno farà tappa in Sardegna, riprendersi a partire dalle ultime battute del secondo periodo. Partita combattutissima, con l’ex biancoblù David Logan a tifare la sua nuova squadra, Avellino appunto, dalla tribuna, e grande carattere Dinamo negli ultimi minuti per un +1 al termine che è valso la semifinale. Semifinale nella quale “the pink team” ha trovato ad attenderla la Germani Brescia, per un’altra battaglia. Gara diversa rispetto alla prima, con la Dinamo stavolta partita fortissimo e con i lombardi in grossa difficoltà. L’andare dei minuti ha però aiutato i fratelli Vitali e compagni e, anche in questo caso, si è andati ad un finale di gara incandescente, che ha sorriso ai giganti sassaresi.
Ultimo atto con la corazzata EA7 Emporio Armani Milano e circa 500 tifosi isolani sugli spalti, anche grazie ad un volo charter organizzato dal gold sponsor Meridiana: Dinamo bellissima nella prima parte di gara, poi c’è stato il ritorno dei meneghini, in particolare di quel “caterpillar” di nome Rakim Sanders, volto più che noto ai sassaresi, poi imitato da Ricky Hickman. Il Banco è rimasto incollato agli avversari fino a poco più di 2’ dalla fine, poi ha dovuto mollare la presa, spossato.
Niente da recriminare per gli uomini di coach Pasquini, che hanno disputato la competizione come meglio non avrebbero potuto e mettendo in campo un cuore a tratti commovente. Chi l’avrebbe potuto prevedere solo pochi mesi fa? La Dinamo ha cambiato volto, ha cambiato anima ed ora mostra quella che i suoi supporters vogliono ammirare e che sono pronti, sempre, a sostenere, indipendentemente dal risultato finale.
Poi c’è stata la Champions ed un passaggio del turno arrivato, alla fine, in modo rocambolesco. Doppio scontro, andata e ritorno, con il CEZ Nymburk e gara di andata, al PalaSerradimigni, perfetta per capitan Devecchi e compagni, vinta con uno scarto di 22 punti. Sembrava tutto abbastanza agevole, nonostante la formazione ceca, fino a quel momento, non avesse mai perso tra le proprie mura. 22 punti sembravano tanti, invece la Dinamo è arrivata alla gara di ritorno con le fatiche della Coppa Italia ancora sul groppone e ha rischiato di fare la frittata. A 3’ dalla fine il Banco era a -30, a 14” ancora indietro di 25 lunghezze, ma il Nymburk era ormai troppo sicuro di aver passato il turno e si è deconcentrato, regalando gli ottavi di finale agli uomini di Pasquini. Il destino ha voluto che a “pasticciare” molto nelle ultime battute del match, tra le maglie ceche, fosse Howard Sant-Roos, ovvero un giocatore a cui la Dinamo era interessata.
Come “regalo” dopo questa maratona, è arrivato un nuovo giocatore: la guardia-ala statunitense David Lighty, che aveva iniziato la stagione a Trento e si era poi dovuto fermare a causa della rottura di un menisco, che ha richiesto l’intervento chirurgico. Lighty, visto in Italia anche con le maglie di Cantù e Cremona nel 2011, è un esterno di notevole fisicità, utile sia in fase offensiva che in fase difensiva. Capace di correre in contropiede, attaccare il ferro, nella sua esperienza a Trento (15 partite disputate) ha fatto registrare 13.1 punti a partita, 2.4 rimbalzi e 2.4 assist. È arrivato a Sassari alla luce delle prestazioni poco convincenti di Josh Carter, evidentemente poco adatto al gioco sassarese e poco coinvolto dai compagni. Per ora Carter resterà, comunque, in organico, pronto a partire in caso di richieste.
Se si dovesse eleggere il “giocatore del mese” in casa Dinamo, questo sarebbe senza dubbio Trevor Lacey. Ha faticato tanto per trovare la propria dimensione in biancoblù, ma ora si sta rivelando un elemento importantissimo, come d’altro canto ci si aspettava da lui, viste le sue qualità. Sempre presente nei momenti caldi della gare, la rinascita della Dinamo passa anche dalle sue preziose mani. Con uno Stipcevic più “diligente”, si sta rivedendo anche un gran bel Dusko Savanovic, con i suoi movimenti spalle a canestro che sono pura arte. Proprio senza di lui la Dinamo è incappata in una brutta sconfitta in campionato, a Brescia, ai primi di febbraio, interrompendo così una striscia di cinque vittorie consecutive. Ma i biancoblù hanno rialzato subito la testa, tornando alla vittoria con Cantù una settimana dopo, mentre hanno chiuso il mese con un ko evitabile, ma forse figlio degli “strapazzi” delle coppe, a Pesaro.
Ora si prosegue il cammino. I sassaresi incontrano il Le Mans Sarthe nel “Round of 16” di Fiba Basketball Champions League, anche in questo caso con doppio scontro, andata e ritorno. L’andata sarà al PalaSerradimigni l’1 marzo, mentre il ritorno in terra francese il 7. Il Le Mans non ha giocato il turno preliminare dei playoff essendo arrivato primo nel suo girone di qualificazione, il B. La vincente dello scontro si qualifica per i quarti di finale, in programma il 21 o 22 marzo ed il 28 o 29.
In campionato, invece, la squadra di coach Federico Pasquini è attesa da un paio di impegni particolarmente ostici: ospiterà la The Flexx Pistoia e l’EA7 Emporio Armani Milano, poi andrà ad Avellino e terminerà il mese di marzo a Cremona.