Il 2021 è stato un anno eccezionale per lo Sport Italiano. Tanti i successi ottenuti dagli atleti italiani, sia a livello personale che a livello di squadra in Europa e nel Mondo. E la Sardegna non è stata da meno. Molti i risultati importanti ottenuti dagli atleti sardi quest’anno.
La cagliaritana Dalia Kaddari ha vinto l’oro nei 200 metri piani agli europei under 23 ed ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo arrivando fino alla semifinale. Semifinale olimpica anche per il velocista Filippo Tortu, milanese di nascita ma sardo d’adozione, nei 100 metri, prima di andare a vincere in ultima frazione la staffetta 4×100 insieme all’oristanese Lorenzo Patta in partenza e poi con Marcell Jacobs e Fausto Desalu. Un oro olimpico storico per l’atletica italiana. Della spedizione olimpica ha fatto parte anche il sassarese Andrea Agrusti, che ha partecipato alla massacrante 50km di marcia, giungendo 23esimo ed unico italiano al traguardo. Altri sardi erano presenti a Tokyo: nel nuoto sincronizzato Francesca Deidda ha partecipato con la squadra ottenendo un quinto posto finale, come a Rio 2016 dove la cagliaritana c’era già. Davide Ruiu è arrivato sesto alla fine nel sollevamento pesi nella categoria -61kg, un risultato importante e in prospettiva per il giovane sassarese. Con un po’ di fortuna in più Marta Maggetti poteva salire sul podio olimpico, sogno di ogni atleta. Alla fine per la cagliaritana è arrivato il 4° posto nella vela, categoria RS:X femminile (windsurf). Chi invece è riuscito a salire su quel podio è l’oristanese Stefano Oppo, che dopo averlo sfiorato a Rio 2016 giungendo quarto nel 4 senza pesi leggeri, ha vinto la medaglia di bronzo con Pietro Willy Ruta nel doppio Pesi Leggeri. Uno splendido bronzo, con l’obiettivo dichiarato di arrivare e migliorarsi a Parigi 2024.
Chi non c’era alle Olimpiadi è Nicola Bartolini. Il ginnasta cagliaritano non è riuscito ad ottenere il pass, ma questo non lo ha buttato giù. Infatti, il 25enne, che ad aprile aveva vinto il bronzo europeo nel corpo libero, approda comunque in Giappone ad ottobre per i Mondiali e sorprende tutti, andando a vincere uno splendido oro. Primo italiano a riuscire nell’impresa in questa specialità della ginnastica artistica.
Negli sport di squadra le due principali realtà Cagliari Calcio e Dinamo Basket hanno attraversato e stanno attraversando un periodo non buono. Dopo la salvezza della stagione passata il Cagliari non è in un buon periodo in questa nuova e alla fine del girone d’andata è virtualmente retrocessa; speriamo il 2022 porti nuova linfa e carica per risalire la classifica. La Dinamo dal canto suo, dopo la stagione scorsa chiusa ai quarti dei play-off e col divorzio “doloroso” da Coach Pozzecco, ha avuto difficoltà in questo inizio di stagione che sembra stiano passando con l’arrivo di Bucchi al posto di Cavina. Ancora 3 partite per chiudere il girone di andata e tentare con un colpo di reni di entrare nelle Final8 di Coppa Italia.













Meritano una menzione come società sarde che si sono distinte sicuramente l’Hermaea Volley Olbia e la Raimond Handball Sassari; la prima, del Presidente Gianni Sarti, dopo essersi salvata nella passata stagione, sta disputando questa più che dignitosamente, trovandosi attualmente 5ª nel Girone A della A2 femminile. La seconda sta disputando un ottimo campionato anche quest’anno, chiudendo il girone d’andata seconda e puntando a fare ancora meglio nel 2022 con Coppa Italia e Play-off. D’altronde dopo un quarto e un secondo posto non si può che vincere qualcosa per migliorarsi ulteriormente e questo la squadra, guidata in panchina nuovamente da Luigi Passino e dal DS Andrea Giordo, lo sa.
Parlando dei singoli negli sport di squadra, chi è salito alle glorie è Nicolò Barella. Il cagliaritano, oltre allo scudetto con l’Inter, ha portato a casa un europeo da protagonista culminato con la vittoria di Wembley della Nazionale italiana. Europeo vinto con la nazionale anche per l’oristanese Alessia Orro. Per la pallavolista anche l’esperienza olimpica, anche se interrotta ai quarti contro le future campionesse statunitensi. Alle Olimpiadi c’era anche il sassarese Marco Spissu, che ai primi di luglio coi compagni di squadra dell’ItalBasket aveva ottenuto la qualificazione nel torneo preolimpico di Belgrado battendo in finale i padroni di casa. Ad agosto il mancato passaggio agli spagnoli dell’Unicaja Malaga gli ha consegnato poi un biglietto per Kazan e per l’Eurolega che sta giocando da protagonista con l’Unics.
Non sono stati da meno anche gli atleti paralimpici. Sara Desini, Rita Cuccuru e Giovanni Achenza hanno avuto l’onore e il piacere di partecipare alle Paralimpiadi di Tokyo e Giovanni è ritornato a casa con uno splendido bronzo nel paratriathlon, sport che ha visto anche Rita Cuccuru gareggiare, mentre Sara Desini ha fatto parte della nazionale di sitting volley.
Infine, vogliamo nominare due atleti che hanno vissuto un 2021 in modo completamente diverso. Federico Pilloni, un quindicenne di belle speranze, capace di vincere poche settimane fa il Mondiale giovanile di Windsurf e proiettarsi così negli anni futuri a qualcosa di grande. E poi Fabio Aru, il Cavaliere dei 4 Mori, che ha deciso di appendere la bicicletta. Capace di indossare la maglia di leader dei tre più importanti Giri ciclistici (Italia, Francia e Spagna) e andando a vincere nel 2015 la Vuelta. Il nuovo e il vecchio, come una sorta di passaggio di testimone, come il testimone di una staffetta, come la staffetta entrata nella Storia di Patta e Tortu.
































