Le comunità di Lodine e Ovodda si legano ancora una volta con il “Sonala Folk”. Un’esplorazione del repertorio delle percussioni in Sardegna, e una discussione sulle contaminazioni elettroniche. Tradizione, modernità e sperimentazione si incontrano con dibattiti e riflessioni insieme a esperti del mondo musicale isolano e nazionale.
Tre gli appuntamenti per la seconda edizione, dopo il successo della manifestazione 2022, targata dall’associazione musicale Sonàla Folk guidata dal presidente Fabio Calzia. Le date da segnare in rosso sul calendario sono due novembrine e il gran finale il 29 dicembre.
Si parte venerdì 3 novembre da Lodine, alle 18:00 nel centro polifunzionale “Giulio Mulas”. Sarà una giornata dedicata alla musica e alla riflessione sul mondo della percussione sia nell’Isola sia nel Sud Italia, tra riti divertimento e sperimentazione. Tanti gli ospiti nella densissima serata: Gianluca Carta e Andrea Lovato, i Tumbarinos di Gavoi, Michele Piccione, i Cuntzertu de Aidomaggiore, ed ancora Sem Devigus, Bruno Piccinnu del duo Cordas et Cannas, l’associazione Musicale Ensemble Misicàditus. «Ci saranno degli interventi mirati sui saperi manuali – spiega Calzia – in questo caso sulla lavorazione del legno e sulla concia delle pelli».
Poche settimane ancora e ci si sposterà nella vicina Ovodda. Venerdì 24 novembre alle 18:00 nell’auditorium comunale si terrà “Folktronica/Electrofolk” una scossa elettrica nella musica tradizionale con Sonus Insulae Sardinia, Tenore di Ovodda, Julien Cartonnet, Sa Teula Lodine, Francesco Capuzzi. E proprio Capuzzi, ingegnere e inventore delle “Elettroneddas” presenterà al pubblico l’ultimo prototipo dello strumento.
Il concerto finale della rassegna si terrà a Lodine il 29 dicembre, sempre di venerdì. Nella chiesa di San Giorgio, alle 21:30, i visitatori assisteranno a Bovedas e Muros, architetture polifoniche e musiche devozionali. L’appuntamento di fine anno vedrà gli ospiti Peo Alfonsi (in collaborazione con Insulae Lab Centro di produzione musicale) e l’associazione “Sas Enas” Bortigali. Gran finale con l’intervento Videoarte a cura di Lorenzo Vacca, architetto e illustratore sulle architetture tradizionali sarde e in particolare quelle religiose.
Ancora una volta “Sonala Folk” è il fil rouge che unisce la musica al territorio. «La manifestazione nasce con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle aree montane utilizzando la musica all’interno di un contesto vitale, fatto di condivisione di spazi, di esperienze ma anche di buon cibo di buon vino e prodotti rilevanti del territorio – commenta il musicista ovoddese Pierpaolo Vacca – l’evento ha finalità che mirano a un altro richiamo del turismo, che include una forte valenza anche sul piano dello scambio culturale, della socialità e dell’economia».
Un’esperienza imperdibile nei due borghi barbaricini, un viaggio tra le note musicali e i legami d’affetto che uniscono le due comunità ma che si propagano al resto del mondo. «Sarà come un continuo tra la tradizione e alcuni sguardi più innovativi della musica – prosegue Calzia – tra i tanti ospiti, per citarne uno, ci sarà Sem Devigus musicista ed ebanista, che ci parlerà di un utilizzo consapevole del legno e del riutilizzo dello stesso e delle pelli anche in una prospettiva di produzione di strumenti musicali che prendono ispirazione da tutte le culture del pianeta, un ottimizzare i nostri strumenti grazie al sapere globale». I tre appuntamenti richiamano al vero significato di accoglienza. «È un piccolo festival che cerchiamo di rendere complesso, destinato a una fruizione intelligente, non solo musica ma un’occasione per fermarci e dare uno sguardo a quello che sta accadendo ai nostri paesi. Lodine e Ovodda fanno rete cercando di mantenere un buon legame con tutte le comunità che vengono coinvolte, per trasmettere quel senso di ospitalità che rispetto e amicizia reciproca».