Debutta in anteprima assoluta al 41° TFF – Torino Film Festival, “Berchidda Live – Un viaggio nell’archivio Time in Jazz”, film documentario scritto e diretto da Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi che consegna al pubblico trentacinque anni di storia del festival musicale creato e diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, attingendo a più di 1500 ore di materiali d’archivio, per la maggior parte inediti.
Prodotto dalla bolognese Mammut Film, sarà proiettato alla presenza degli autori e di Paolo Fresu venerdì 1° dicembre alle 17.30, al Cinema Romano 2, nella sezione fuori concorso Ritratti e paesaggi.
“Berchidda Live” è il ritratto di un festival vivo e pulsante, in continua evoluzione ma che mantiene intatto il suo fascino a dispetto del tempo; un appuntamento che si rinnova ogni estate dal 1988, in cui è transitato il meglio della musica, non solo jazz, nazionale e internazionale e dove sono cresciute generazioni di pubblico e di appassionati convenuti nel paese ai piedi del monte Limbara, ieri come oggi, per vivere un’esperienza unica, fatta di musica, cultura e natura.
Innumerevoli sono gli artisti d’indubbio valore transitati nel corso degli anni e presenti nel film: Ornette Coleman, Stefano Bollani, Omar Sosa, Uri Caine, Art Ensemble of Chicago, Erri De Luca, Daniele di Bonaventura, Bill Frisell, Enzo Avitabile, Ezio Bosso, Carla Bley, Enrico Rava, Gianluca Petrella, Ernst Reijseger, Ludovico Einaudi, Alessandro Haber, Nils Petter Molvaer, Jaques Morelenbaum, Gianmaria Testa, Marco Baliani, Richard Galliano solo per citarne alcuni.
Grazie a un impressionante lavoro in fase di selezione del materiale d’archivio e poi di montaggio, “Berchidda Live” trasforma più di 1.500 ore di riprese girate in 25 anni da Gianfranco Cabiddu e la sua troupe nelle varie edizioni di Time in Jazz – cuore dell’Archivio fondato dallo stesso regista sardo e dall’Associazione culturale Time in Jazz, oggi digitalizzato e conservato a Bologna presso la Fondazione Home Movies – in un film concerto frutto di un lavoro a sei mani che ha visto insieme chi ha girato, Gianfranco Cabiddu, e chi, con occhio vergine, ha potuto rileggere e dar vita al materiale filmico, ovvero Mellara & Rossi, che nel loro percorso autoriale hanno sempre lavorato sull’interpretazione degli archivi in chiave originale.
«Il film, seguendo un percorso emozionale che miscela memoria e contemporaneità – spiegano i tre autori – non procede per sequenze storiche di avvenimenti, aneddoti e cronologie, ma si muove per linee parallele di assonanze e attrazioni, viaggiando tra passato, presente e futuro ed elaborando una sintesi visiva e musicale di una storia multiforme e ancora in corso di evoluzione».
“Berchidda Live” è musica all’ennesima potenza, catturata in un rapporto quasi intimo con gli artisti, ma è anche il racconto della preparazione dell’evento e uno sguardo sugli strumenti, gli spettatori, e soprattutto sui diversi luoghi del festival, incastonati nel territorio incantevole e selvaggio della Sardegna. A guidare la narrazione, lo stesso Paolo Fresu attraverso le varie interviste rilasciate nel tempo, insieme ai racconti dei testimoni e allo sguardo affascinato verso il territorio, le sue asperità e le sue dolcezze. Il risultato è un film di novanta minuti, in cui il ritmo scorre fluido e spontaneo, quasi come se fosse il festival stesso a svelarsi agli spettatori, a farli entrare nel suo mondo e nel suo immaginario, facendoli vivere esperienze inedite e dal forte impatto emozionale.
Con una gestazione di circa tre anni, Berchidda Live rappresenta la prima collaborazione tra i tre registi. Da una parte il cagliaritano Gianfranco Cabiddu, noto filmmaker, sceneggiatore ed etnomusicologo con esperienze professionali sia a teatro sia al cinema, dall’altra parte la premiata coppia di autori bolognesi Michele Mellara e Alessandro Rossi, insieme da oltre vent’anni che da sempre lavorano nel cinema documentario sui materiali d’archivio con una buona dose di creatività.