Secondo appuntamento al Cine Teatro Astra di Sassari con il “Festival Etnia e Teatralità” che, giunto alla sua XXXIII edizione, presenta un cartellone di 11 appuntamenti che da settembre a marzo attraverserà le stagioni dell’anno e i più svariati generi di creatività.
Il festival propone sabato 14 ottobre alle 21:00 un appuntamento musicale tra canzone d’autore, jazz, world music ed incursioni nel mondo della classica. “Terra senza Terra” questo il titolo dell’atteso concerto che vede sul palco l’eclettica cantautrice Ilaria Pilar Patassini con Marcello Peghin, chitarra e Andrea Colella al contrabbasso. Un manifesto poetico e musicale che dà voce allo sguardo poliedrico dell’artista, in un asse ideale che unisce vicende personali a quelle del suo tempo.
Con l’album “Terra senza terra” (Parco della Musica Records/ Egea Music) Ilaria Pilar Patassini consolida un percorso artistico iniziato oltre quindici anni fa che l’ha portata a collaborare, fra gli altri, con il direttore d’orchestra e produttore Geoff Westley e con autori come Bungaro, Mauro Ermanno Giovanardi e Pacifico. Con quattro album alle spalle ampiamente riconosciuti dalla critica, la cantautrice e interprete Ilaria Pilar Patassini consolida anche in questo nuovo lavoro il sodalizio con il chitarrista, arrangiatore e produttore artistico Federico Ferrandina, già presente nel precedente album “Luna in Ariete”. “Terra senza Terra” è una voce che vuole cantare alle orecchie di un’intera società – dice Patassini – fatta di schemi dettati sempre più dal potere di pochi e da una progressiva smaterializzazione. Questa situazione ci unisce tutti dentro un’unica condizione: quella di terrestri senza terra”.
Composto da undici canzoni d’autrice moderne, originali e consapevoli, “Terra senza Terra” dalla tradizione musicale italiana si spinge verso il jazz e su linee di scrittura classiche, cameristiche. “Il nostro racconto è una barca che tocca molti porti – conclude Patassini – senza soffermarsi in alcuno, con una rotta che va in direzione della libertà, dell’autodeterminazione e della felice rivendicazione di un vasto contenimento di moltitudini di Withmaniana memoria”.
Nelle tracce del disco Ilaria Pilar Patassini annusa e asseconda i venti del cambiamento, in un asse ideale che unisce vicende personali a quelle del suo tempo e di condivisione universale: sentirsi nomade, trovare casa tra le onde, vivere la società liquida e impermanente ma anche la gratificazione di poter finalmente mettere a nudo le conflittualità che il patriarcato ha cucito a sua misura sullo status dell’essere donna; e poi l’elaborazione di un lutto, la vocazione per gli elementi fluidi, la coincidenza della fine e dell’inizio di storie d’amore.
Info e prenotazioni 079/200267-349/1926011.