Il cinema, l’arte popolare e commerciale che con la sua magia, le sue luci, le storie e le colonne sonore, è capace di farci viaggiare con la mente semplicemente guardando un maxischermo, compie oggi 125 anni.
Fu con la nascita della fotografia, nel 1839, che si cominciò ad immaginare la creazione di immagini in movimento. Dopo il kinetoscopio del 1891, di Thomas Edison, che consentiva, ad uno spettatore per volta, di osservare delle immagini in movimento attraverso un foro, nel 1894 i fratelli Luis e Auguste Lumière, su suggerimento del padre Antoine, inventarono un apparecchio che permettesse la visione a più di uno spettatore alla volta. Nacque il “cinematografo”.
Nel marzo del 1895 i due fratelli girarono il loro primo film e il 28 dicembre dello stesso anno organizzarono la prima proiezione pubblica a Parigi, al Salon Indien du Grand Café di Boulevard des Capucines. Fu il primo spettacolo di immagini in movimento trasmesso davanti a un pubblico pagante. Gli spettatori, al prezzo di un franco, poterono assistere, nel buio della sala, per 25 minuti, alla proiezione di dieci film. Il primo fu “L’uscita dalle officine Lumière”, che raccontava l’uscita degli operai e delle operaie dalla fabbrica al termine della giornata di lavoro. Questo film, della durata di 45 secondi, venne considerato il punto di partenza della storia del cinema. Da allora il mondo non fu più lo stesso.
Il successo di pubblico fu immediato e le sale cinematografiche si diffusero in tutto il mondo. Ad un certo punto, però, tutto questo non bastava più. Bisognava passare dalla riproduzione passiva della realtà in movimento a fare del cinema un nuovo teatro, cioè uno spettacolo a tutti gli effetti, con attori, scenografie, ambienti, storie da raccontare. Mancava allora la voce, perché i film erano muti; divennero sonori dal 1927.
Nel campo del cinema spettacolare, si verificò uno sviluppo industriale notevolissimo, con centinaia di film all’anno. Si cominciarono, inoltre, a realizzare film di grandi proporzioni, lunghi due o tre ore, veri e propri kolossal, soprattutto americani.
Il cinema si è poi evoluto con effetti sonori sempre più avvolgenti, il cosiddetto dolby surround, colori sempre più vivi, immagini sempre più nitide con definizioni altissime e tantissimi effetti speciali.
Negli anni ‘90, inoltre, i vecchi cinema di quartiere hanno lasciato il posto a grandi cinema multisale che sono collocati principalmente nelle periferie e che hanno fatto perdere un po’ il gusto di fare una passeggiata per andare al cinema nei quartieri più belli delle città.
Sempre negli anni ’90, le pellicole ingombranti e analogiche hanno lasciato il posto a file in formato digitale che hanno velocizzato il trasporto, hanno diminuito l’ingombro, ma allo stesso tempo hanno facilitato la nascita della pirateria informatica. Piattaforme come eMule e BitTorrent consentivano di scaricare gratuitamente i film in formato AVI o MPEG, con la condivisione dei file p2p direttamente tra gli utenti, senza passare per un server centrale, permettendo dunque di poter vedere i film senza dover pagare un biglietto.
Nell’ultimo decennio, infine, si è assistito alla nascita e allo sviluppo dei social media e alla possibilità di visualizzare più volte un video pubblicato in rete grazie a piattaforme come YouTube, Netflix, Infinity e Now Tv che mostrano al pubblico contenuti di diversa tipologia come film, serie televisive o cartoni animati in modo legale. Questo ha ridotto la pirateria anche se il fenomeno non è ancora stato del tutto sconfitto.
La capacità del cinema di evolversi costantemente non è venuta meno neppure in questo difficilissimo 2020 che sta ormai giungendo al termine.
In gran parte del mondo le sale cinematografiche sono chiuse da mesi a causa del coronavirus, ma la magia del cinema è stata più forte delle difficoltà. Durante l’estate sono tornati di moda i drive-in, i cinema all’aperto, e tanti film inediti sono stati trasmessi in formato digitale e sono sbarcati nelle piattaforme streaming, compresi i “cinepanettoni”. In futuro queste piattaforme potrebbero affiancare, nelle proiezioni, le sale cinematografiche, ma di sicuro queste non potranno mai essere sostituite e nel nuovo anno che sta arrivando si spera nella loro riapertura. Nel 1895 i fratelli Lumière, con poca fiducia, avevano definito il cinema “un’invenzione senza futuro”, non potendo immaginare che ci stavano invece regalando un incantesimo che, probabilmente, non finirà mai.