Quante volte, al cinema, il mondo è stato sul punto di venire sconvolto dall’utilizzo di una pericolosa “arma letale” caduta nelle mani di temibili criminali? Sono innumerevoli gli spy-thriller che si basano su questa trama semplice e, spesso, efficace, ma molto raramente la minaccia è stata affrontata da un team di sole donne, professioniste dello spionaggio capaci di reggere le sorti dell’umanità grazie alle loro innumerevoli competenze.
“Secret Team 355”, con la regia di Simon Kinberg, varia i canoni di un genere tradizionalmente appannaggio maschile e vede l’agente della Cia Mason “Mace” Brown (Jessica Chastain) formare una squadra internazionale, chiamata a sventare i piani di un gruppo di mercenari entrati in possesso di una misteriosa arma: Graciela (Penélope Cruz), spia e psicologa colombiana, Khadijah (Lupita Nyong’o) ex agente MI6 esperta di informatica, Lin Mi Sheng (Bingbing Fan) enigmatica esponente dei servizi segreti cinesi, e infine Marie (Diane Kruger) agente tedesca da sempre avversaria di Mace, elaborano un piano ad alto tasso di adrenalina, in un susseguirsi di azioni mozzafiato che le porta a viaggiare tra Francia, Marocco e Cina; nel cast anche Sebastian Stan e Édgar Ramirez.
Una formula collaudata, dunque, per un film che nasce da un’intuizione della sua protagonista, Jessica Chastain, anche co-produttrice della pellicola; l’attrice, recentemente premiata con l’Oscar per “Gli occhi di Tammy Faye”, ha dichiarato nelle interviste promozionali di aver individuato un vuoto nell’ambito del genere spy-thriller: se si esclude la celebre squadra delle “Charlie’s Angels”, infatti, non esiste un team femminile che abbia sostenuto il ruolo di protagonista, al cinema o nei serial. In format famosi, come “Mission: Impossible” o “James Bond” -soprattutto nei film più recenti a onor del vero- sono stati introdotti dei personaggi femminili di grande impatto, ma pur sempre comprimari dei protagonisti e, spesso, in netta minoranza rispetto agli uomini e tratteggiati da un punto di vista maschile: “Secret Team 355” intende colmare questo vuoto, con una sceneggiatura scritta da Theresa Rebeck, già autrice di “Catwoman”, in collaborazione con il regista Kinberg, che nella sua lunga carriera ha spesso raccontato eroine di grande carisma, come in “X-Men: Dark Phoenix”.
Sarebbe sbagliato, d’altra parte, definire questa pellicola una versione “al femminile” dei celebri format citati: l’ambizioso obbiettivo del film, infatti, è quello di sottolineare l’importante e variegato ruolo svolto dalle donne nell’ambito dell’intelligence, non solo in tempi recenti: il numero “355” del titolo, non a caso, allude al nome in codice con cui veniva chiamata la misteriosa agente sotto copertura del Culper Ring, un gruppo di spie voluto nientemeno che da George Washington durante la Guerra d’Indipendenza americana, alla fine del 18° secolo. L’agente ebbe un ruolo fondamentale durante l’occupazione inglese di New York e anche se la sua vera identità non è stata mai svelata, ancora oggi si rende omaggio alle sue capacità, identificando le professioniste sotto copertura dell’intelligence con il numero 355: “Perfino nei libri di storia è raro trovare storie di donne, di ciò che hanno realizzato attraverso il loro lavoro” ha dichiarato la Chastain, “Secret Team 355 è una rivincita per le figure femminili che non hanno ricevuto riconoscimenti per i loro meriti”.
Di certo, il cinema può essere un efficace veicolo attraverso cui portare alla ribalta, amplificandone l’importanza, le capacità e il lavoro delle donne, soprattutto in ambiti in cui prevalgono ancora anacronistici stereotipi di genere: i talenti messi in campo dalle protagoniste del film sono innumerevoli e spaziano dal combattimento, in tutte le sue forme, alla scienza e tecnologia, applicate di certo con un alto tasso di spettacolarizzazione. È un incontro di culture e competenze, dunque, questo team internazionale 355, che attraverso i volti di amatissime e pluripremiate attrici, porta in primo piano una verità spesso trascurata: le eroine, d’azione e non solo, hanno sempre avuto un ruolo nel mondo dei vari “James Bond”, è venuto il momento di raccontarle e celebrarle come meritano.
Spicca nella colonna sonora del film, affidata al compositore e polistrumentista olandese Junkie XL, già autore di soundtrack di grande impatto come “Mad Max: Fury Road” e “Zack Snyder’s Justice League”, il brano che accompagna il trailer, “Run this town” di Jay-Z ft. Rihanna & Kanye West: un inno all’azione, a infrangere le regole e a riportare una vittoria, dovuta da troppo tempo a chi ha sempre combattuto, ma è rimasto invisibile. “La vita è un gioco, ma non è giusto / Infrango le regole, quindi non mi interessa / Continuo a fare le mie cose / Camminando a testa alta contro la pioggia / La vittoria è entro un miglio / Ci siamo quasi, non mollare ora”.