Ricercatori provenienti da tutto il mondo si ritroveranno a Stintino in Sardegna per un workshop che ha come obiettivo quello di creare un network internazionale per il monitoraggio e la sorveglianza delle zoonosi e delle malattie trasmesse da vettori (zecche, zanzare e altri insetti).
Il progetto, finanziato dall’Università di Lancaster (UK) è stato realizzato grazie alla collaborazione con i ricercatori del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, ed ha fra i suoi obiettivi quello di definire lo stato dell’arte delle principali malattie infettive e parassitarie emergenti e riemergenti che dal bacino del Mediterrano si stanno espandendo nel Nord Europa. Il progetto ha inoltre lo scopo di creare un osservatorio internazionale di sorveglianza per le malattie da vettori.
A Stintino 20 esperti internazionali provenienti da 10 paesi ed in particolare da Algeria, Colombia, Francia, Italia, Pakistan, Irlanda del Nord, Inghilterra, Egitto, Israele, Sud Africa, e Senegal, lavoreranno assieme coordinati dal Dr. Luigi Sedda, ricercatore sardo della Lancaster Medical School (UK), e responsabile del progetto: “È per me un onore coordinare questo gruppo di lavoro internazionale in Sardegna, un’isola che per la sua collocazione geografica e clima è in prima linea con progetti innovativi sulla sorveglianza delle malattie animali e umane trasmesse da vettori. Sono entusiasta di poter tornare in Sardegna per questo progetto e della fruttuosa collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari che ha permesso la realizzazione di questo evento. Sarà un’occasione importante per avere eminenti studiosi e professionisti a confronto qui in Sardegna, per trovare delle soluzioni pratiche per la sorveglianza di queste importanti malattie”.
Il workshop si terrà presso il Museo della Tonnara di Stintino dal 3 al 6 giugno 2024 che ha patrocinato l’evento assieme alla World Association for the Advancement of Veterinary Parasitology(WAAVP), la Società Italiana di Parassitologia (SOIPA), Sardegna Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, e che hanno reso possibile l’apertura del workshop agli specializzandi e dottorandi dell’Università di Sassari per favorire la conoscenza e la ricerca su questo importante argomento.
Sono numerose le malattie trasmesse da vettori che interessano la Sardegna e l’area mediterranea, probabilmente la più nota da parte di allevatori è la Blue tongue, ma la lista è lunghissima e le new entry emergenti come la Malattia emorragica del cervo, la Usutu, e la Febbre del Nilo non mancano sia nella nostra isola che nelle regioni limitrofe, come testimonia ad esempio il recente riscontro della febbre emorragica della Crimea-Congo (trasmessa dalle zecche) isolata recentemente in Corsica. Ma non si parlerà solo di malattie emergenti, ma anche di quelle purtroppo neglette, come l’Echinococcosi cistica e la Leishmaniosi per cui la Sardegna continua ad essere una regione iperendemica.
L’evento ha l’obiettivo di creare una collaborazione internazionale che rivesta un ruolo cruciale nella prevenzione e sorveglianza delle zoonosi non solo in Sardegna, ma nell’intero bacino del Mediterraneo. Infatti, il network si concentra sulla prevenzione di zoonosi su larga scala, identificando potenziali rischi e monitorando la loro diffusione in modo da fornire informazioni essenziali per l’adozione di misure preventive e tempestive. L’approccio multisettoriale One Health consentirà di affrontare le zoonosi in modo più efficace, considerando l’intero ecosistema. Infine, il network faciliterà lo scambio di dati tra le diverse parti coinvolte. Questo è fondamentale per una risposta rapida e coordinata in caso di focolai di malattie zoonotiche.