Riportiamo di seguito il manifesto del neonato comitato “Tu tzi serri? Tu tzi paghi!”, che ha indetto una manifestazione per protestare contro lo Stato Centrale e la Regione in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus e presentare le sue proposte in campo economico, sanitario e sociale. L’appuntamento è per sabato 31 ottobre alle ore 18:00 in Piazza Castello a Sassari. |
La Sardegna a giugno, dopo immensi sacrifici, era finalmente “Covid free”, ma poi l’isola è stata aperta al contagio dal Governo centrale.
D’altra parte, il Governo della Regione Autonoma non è stato in grado di preparare il sistema sanitario alla seconda ondata della pandemia.
Stato centrale e Regione Autonoma sono corresponsabili di questa situazione.
Adesso la parola d’ordine è colpevolizzare il cittadino per giustificare la propria incapacità. Noi diciamo NO! Noi vogliamo sapere cosa hanno fatto lo Stato e la RAS in questi 8 mesi per garantire a tutti i cittadini di poter lavorare in sicurezza. Stato centrale e Regione Autonoma hanno preso misure tardive e ingiuste, hanno avuto 8 mesi di tempo per rimettere mano a sanità, trasporti, territorio, scuola.
Ecco le nostre proposte per invertire la rotta e non andare incontro al disastro totale:
- Revocare i 30 miliardi di euro appena stanziati dal governo (5 del Recovery Fund e 24 del MISE) per cyber security e acquisto di super elicotteri ed aerei da guerra;
- Istituzione (per tutto il periodo della crisi) di un reddito di emergenza incondizionato per chi vive nella zona grigia tra lavoro e non lavoro, disoccupazione e inoccupazione
- Subito un piano di sostegno agli operatori dell’arte e della cultura;
- Misure su trasporti e scuola per garantire scuola in presenza;
- Presenza capillare di medici o paramedici in tutti i contesti di aggregazione (a partire dalle scuole) per migliorare l’efficienza nel tracciamento dei positivi e della rete dei loro contatti e della celere somministrazione dei tamponi e dei sierologici;
- Rafforzamento delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA)
- Test sierologici obbligatori ai porti e agli aeroporti di tutta l’isola;
- Riforma del sistema sanitario con riapertura degli ospedali, raddoppiamento dei pronto soccorso e dei presidi sanitari, stabilizzazione del personale medico e paramedico.
- Sospendere il vincolo di bilancio per le Regioni e i comuni, con la possibilità di aumentare la spesa pubblica per ciò che serve davanti alla crisi.
Seguiranno manifestazioni in tutta l’Isola