Prima sconfitta stagionale per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari. La squadra di coach Gianmarco Pozzecco è “inciampata” tra le mura amiche del PalaSerradimigni, al cospetto della Pallacanestro Triest, nella quarta giornata di andata della Serie A di basket. Il match, brutto e che ha visto la Dinamo piuttosto deconcentrata, è terminato con il punteggio di 65-59 per la formazione ospite.
Un Bilan in grande spolvero apriva le danze con un 4-0 tutto suo, ma Trieste rientrava subito e l’andamento del quarto diventava altalenante. Un nuovo break della Dinamo, firmato da Vitali, ancora Bilan e Jerrells, portava i biancoblù sul +6 (12-6) a metà frazione, ma gli ospiti rientravano nuovamente, fino a riportarsi sul -1 (13-14). Spissu, appena entrato in campo, infilava cinque punti consecutivi e dava il la ad un altro parziale del Banco che, con MacLean, toccava il massimo vantaggio sul 22-13, quando mancavano 58” dalla prima sirena. Il periodo terminava poi con Trieste ancora una volta in rimonta, sul 22-19 sassarese.
Un secondo quarto piuttosto brutto e ricco di errori da entrambe le parti, vedeva ancora un sostanziale equilibrio, con la Dinamo che chiudeva, poi, in progressione, per il 35-27 dell’intervallo.
Al rientro in campo, la gara migliorava per Trieste, che infilava un parziale di 11-0 trovando il suo primo vantaggio (38-35). Così come nel primo quarto, anche stavolta la Dinamo si aggrappava a Spissu, che la portava momentaneamente fuori dalle “sabbie mobili”. Ma la concentrazione non sembrava farla da padrona e le percentuali al tiro restavano terrificanti. Nell’ultimo minuto il Banco riusciva a mettere qualche punto tra sé e gli ospiti, chiudendo la terza frazione sul 48-43.
L’ultimo quarto di una partita che, in certi momenti, sembrava un allenamento o partitella da playground, vedeva la Dinamo, mai convinta oggi, perdersi tra i propri errori e lasciare via libera a Trieste. Gli ospiti iniziavano gli ultimi 3’ di gioco con tre triple consecutive (due di Cavaliero e una di Jones), che valevano loro il +6 (60-54). Rispondevano, con grande fatica e anche timore, Vitali e Gentile (59-60), ma la spinta emotiva ora era tutta dei triestini.