Non si dovevano fare drammi dopo gara-1 persa, infatti, nel rovente catino del Taliercio, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari ha piazzato la zampata nel secondo match, che vale l’1-1 nella serie finale dei playoff scudetto di basket. La squadra di coach Gianmarco Pozzecco ha espugnato il palazzetto veneto imponendosi sulla Reyer Venezia per 80-66. Due squadre stremate dalle altissime temperature della palestra, con la Dinamo che, però, ha saputo stringere i denti con maggior convinzione, confezionando un altro capolavoro di forza, volontà, sacrificio, abnegazione. Una gara decisa molto presto, con il Banco scappato via e la Reyer incapace, stavolta, di rispondere. Ed ora si torna a Sassari, dove venerdì e domenica si giocheranno gara-3 e gara-4, prima di spostarsi ancora in laguna.
Primo quarto abbastanza equilibrato. La Dinamo tentava subito un allungo portandosi sul 12-7 a 4’33” dalla prima sirena, ma i padroni di casa ribattevano subito mettendo il naso avanti sul 13-12. Squadre vicine e Gentile, sulla sirena, realizzava il 21-17.
L’equilibrio regnava ancora nei primi minuti del secondo periodo, poi la Dinamo accelerava, con Polonara, Pierre, Smith e McGee, fino alla prima doppia cifra di vantaggio, sul 37-27 a 2’18” dall’intervallo. Ancora Smith, stavolta insieme a Cooley, aggiustava il massimo vantaggio portandolo a +13 (41-28), poi si andava alla pausa lunga sul 41-30.
Al rientro in campo era ancora la Dinamo a fare la partita e a raggiungere il +16 (50-34) a 6’10” dal 30′. Per Venezia, Watt commetteva terzo, quarto e quinto fallo nel giro di 3′, ma nonostante questo riusciva a ricucire in parte lo strappo, rientrando sul 48-55 a 2’17” dalla terza sirena. Una provvidenziale tripla di Smith spegneva l’entusiasmo del Taliercio e stoppava la rimonta dei lagunari, che precipitavano nuovamente. Il finale di quarto era tutto di Smith e Thomas ed al 30′ il tabellone diceva 66-52 per il Banco.
L’ultimo periodo non aveva più niente da dire, se non che la Dinamo raggiungeva il +17, 73-56, con una tripla di McGee a 4’45” dalla fine. Il match terminava con gli atleti stravolti.