A cento anni dall’eccidio, Portoscuso e Carbonia ricordano il sacrificio di Luigi e Salvatore Fois divenuto simbolo di resistenza consapevole alla violenta avanzata fascista. Mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre, due giorni all’insegna della memoria dei due fratelli, battellieri e sindacalisti, uccisi da una squadra fascista dopo ripetute intimidazioni.
Si comincia mercoledì 28 dicembre con un’anteprima al circolo Soci Euralcoop di piazza Marmilla, a Carbonia, per la proiezione del film “L’Uomo che verrà”, che racconta la strage nazi-fascista di Marzabotto attraverso gli occhi di una bambina. Un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli uomini. Ingresso libero e gratuito a partire dalle 18:00 per un evento a cura del CSC Carbonia della Società Umanitaria e con il patrocinio del Comune di Carbonia.
Si prosegue poi giovedì 29 dicembre, anniversario dell’eccidio dei fratelli Fois, nella loro Portoscuso, dove è in programma una lunga giornata di celebrazioni che si apre alle 9:00 in località Portovesme, nel luogo del duplice omicidio, con l’intitolazione della banchina “Fratelli Fois”. Saranno presenti le autorità e gli esponenti del Comitato Organizzatore, insieme alla Capitaneria di Porto e all’Autorità di Sistema Portuale.
Al termine della cerimonia prenderà il via un corteo commemorativo che dapprima farà tappa nella sede della CGIL-Spi per l’intitolazione di una sala, e poi proseguirà sino alla chiesa di Santa Maria d’Itria in piazza Giovanni XXIII, dove avrà luogo una celebrazione commemorativa.
A seguire nuova tappa alla Biblioteca Comunale, per il convegno e la presentazione in anteprima del volume “Storia e Memoria della Marcia su Portoscuso”. All’interno della struttura è prevista poi l’intitolazione della sala convegni “Fratelli Fois”, l’installazione di un bassorilievo e un annullo filatelico.
«Questa preziosa eredità – spiega il Comitato Promotore – ci insegna a riconoscere, e quindi a respingere ideologicamente, quei chiari segnali di protervia estremista e a condannare quelli che ancora si manifestano nel mondo. L’ideologia totalitaria si afferma non solo attraverso azioni di prevaricazione violenta ma anche in maniera più subdola, spesso confusa come normalità, attraverso la distorsione degli strumenti di democrazia. Ed ecco che, in tutti i casi estremi, vale sempre il dovere morale di contrastare azioni lesive della tenuta sociale, per effetto di scelte ed imposizioni pregiudizievoli, insopportabili, spesso inique o chiaramente inefficienti. Quest’ultime, a volte concretate in maniera spregiudicata, anche attraverso provvedimenti e leggi, offendono profondamente quella parte di società onesta e di valore, che ha pieno diritto invece di esprimere scelte democratiche di libertà, nel sano e condiviso interesse pubblico prevalente e nel pieno rispetto di ogni singola persona».
Le iniziative in programma sono a cura del Comitato Promotore per le celebrazioni del centenario dell’eccidio dei fratelli Fois che comprende il sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori; l’assessora Ornella Pilisio; il consigliere Rossano Loddo; Franca Cherchi in rappresentanza delle associazioni locali; Riccardo Cardia presidente dell’A.N.P.I.; Mario Zara presidente dell’Associazione Amici della Miniera; Davide e Giulia Fois in rappresentanza dei discendenti della famiglia Fois, con funzioni di coordinamento del comitato e delle iniziative scolastiche; Giorgia Invidia, autrice della tesi universitaria oggetto di pubblicazione.