Student’s Got Talent Sardegna è lo show che si pone l’obiettivo di contrastare una tra le piaghe sociali più dilaganti dei nostri tempi. Il bullismo è infatti un fenomeno in crescita e, secondo il Report 2015 dell’Istat, sono oltre la metà dei giovanissimi tra gli 11 e i 17 anni ad aver subito episodi offensivi, non rispettosi o violenti da parte di altri ragazzi nei dodici mesi precedenti; il 19,8% dei quali è una vittima assidua, mentre solo il 9,1% ha cadenza settimanale. I più colpiti sono tra gli 11 e i 13 anni (22,5%), o adolescenti tra i 14 e i 17 anni (17,9%); tra questi più femmine (20,9%) che maschi (16%).
Secondo la Convenzione dei diritti del fanciullo già dal 1989, il bullismo è una violazione dei diritti umani in quanto i bambini e le bambine hanno il diritto all’educazione e a crescere in un ambiente sereno e sicuro. É dunque una problematica di tipo sociale che investe il gruppo nella sua complessità.
I ruoli sono ben definiti: da una parte c’è il bullo che attua comportamenti violenti fisici e/o psicologici e dall’altra la vittima che subisce tali atteggiamenti. Ciò che permette la definizione di bullismo è l’intenzionalità del comportamento aggressivo, la sistematicità delle azioni sino ad essere persecutorie e l’asimmetria di potere tra vittima e persecutore.
Il Cyberbullismo è quello messo in atto con mezzi elettronici nei quali il bullo mantiene l’anonimato ottenendo vasto pubblico e ampia diffusione, e tiene al tempo stesso il controllo della sua vittima. Questa, al contrario, quasi mai ha la possibilità di conoscere il suo aggressore. Avviene così che diffamazione, prese in giro e ricatti trovino spazio attraverso la messa in circolazione di immagini che diventano virali e fuori controllo, e la vittima si ritrova sempre più indifesa.
Se il bullismo può essere circoscritto a un’aula o a un gruppetto, il cyberbullismo invece può contare su una platea sconfinata e aumentare in modo esponenziale le sofferenze delle vittime. In entrambi i casi si tratta sicuramente del dramma della solitudine, la vittima si isola andando incontro a problemi di socialità fatti di ansia e di depressione che spesso si trascinano sino all’età adulta influenzando anche la scelta di atti estremi.
Il fenomeno è spesso legato all’autostima e all’immagine che si ha di sé. Il senso di inadeguatezza conduce alla vittimizzazione, soprattutto per l’incapacità nell’affrontare il bullo. Questi invece appaiono caratterizzati da alta autostima ma spesso usano la prepotenza per sopperire alle loro mancanze.
Da tempo ci si muove nell’ottica della prevenzione, spesso a partire proprio dalle scuole che assumono il ruolo di osservatorio per le misure di contrasto e di aiuto sia verso le vittime che verso i bulli, perché essere bulli può essere il riflesso di comportamenti violenti subiti e può portare a disturbi antisociali.

Dal 2016 a Sassari, una delle iniziative di contrasto al bullismo è quella messa in opera da Roberto Manca con l’Associazione Music & Movie, con la manifestazione Student’s Got Talent Sardegna – un bullo da palcoscenico. Sin dalla sua prima edizione sono stati coinvolti gli studenti di tutte le scuole secondarie sarde di primo e secondo grado, invitandoli a portare sul palco le loro forme d’arte con il semplice messaggio “è troppo semplice e banale far gruppetto prendendo di mira il singolo, mentre il vero coraggio e la determinazione stanno in chi affronta il nostro palcoscenico”, palcoscenico che nella serata finale ha un pubblico di 1400 persone, con pubblico che ti “giudica” come nella vita.
L’arte è una delle espressioni più autentiche e originali, è un mezzo di comunicazione capace di esprimere anche problemi, sentimenti, emozioni e conflitti permettendo ai ragazzi di sperimentare autostima e fiducia rendendosi consapevoli del “sono capace di”. Proprio per questo la manifestazione è aperta a tutti, senza selezioni né limitazioni, se non in termini di tempo.
Oltre 130 artisti tra ballerini, cantanti, attori e musicisti si sono avvicendati in questi anni sul palco del Teatro Comunale di Sassari, interpretando composizioni letterarie, brani musicali e coreografie. I performers, divisi in due squadre, vengono affidati alla sapiente guida dei coach che stabiliscono l’ordine di entrata tramite un democratico sorteggio, e l’intera kermesse è arricchita da interventi e testimonianze inerenti al bullismo oltre che le esibizioni di special guest quali i vincitori delle precedenti edizioni.
È uno spettacolo interamente dedicato alla correttezza, alla non prevaricazione e al miglioramento di sé stessi nell’ottica del lavoro di squadra e dell’aiuto reciproco, tanto che diversi tra i partecipanti hanno creato una piccola cellula fortemente legata.
Questa edizione sarà per la prima volta strutturata in due semifinali, Centro Nord e Centro Sud, che determineranno l’accesso alla finalissima del 6 febbraio. Condurrà Roberto Manca coadiuvato dai coach Fabio Loi e Marcella Mancini, dalla giuria di esperti nelle varie arti, e dalla prof.ssa Patrizi e l’Istituto Comprensivo di Ittiri che interverranno sul tema del bullismo. Ospiti d’eccezione saranno i genitori di due ragazzi vittime di bullismo con l’intento che ciò che ha tolto ai loro ragazzi la voglia di vivere possa essere fermato, anche con manifestazioni come questa.
L’arte e la condivisione contribuiscono al dialogo e all’empatia, l’invito è dunque quello ad una sempre maggior partecipazione delle scuole sia come performance che come pubblico.