Parte il “viaggio” della nuova Fondazione Trenino Verde Storico della Sardegna. La Fondazione, partecipata da Regione, ARST e i Comuni aderenti, che sarà operativa dal 1° gennaio 2024, avrà il compito di tutelare, recuperare, valorizzare e promuovere la rete infrastrutturale ferroviaria turistica e i relativi rotabili storici.
Oggi, presso la sede ferroviaria di ARST Spa di Sassari, l’Assessore Regionale dei Trasporti Antonio Moro, i vertici di ARST e il Sindaco della città hanno presentato alla stampa gli scopi, i programmi e le modalità operative della Fondazione.
“La nascita di questa Fondazione è un risultato importante per la Sardegna”, ha dichiarato l’Assessore Moro. “Il Trenino Verde è un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, che rappresenta un’occasione di sviluppo per i territori interni dell’Isola. La partecipazione degli Enti Locali è fondamentale per garantire il successo di questa iniziativa”.
Per il successo dell’iniziativa, sarà fondamentale la partecipazione degli Enti Locali, che saranno parte attiva nella definizione dei programmi delle attività, valorizzando le caratteristiche di ogni singolo territorio dal punto di vista turistico, storico, culturale ed enogastronomico.
L’atto costitutivo della Fondazione, partecipata da Regione, Arst e i Comuni aderenti, sarà firmato entro il 5 dicembre.
La nascita della Fondazione rappresenta un passo importante per il futuro del Trenino Verde, che da oltre 130 anni collega l’interno della Sardegna alla costa. L’iniziativa, infatti, garantirà la continuità di un servizio turistico e culturale di grande valore, contribuendo allo sviluppo delle zone interne dell’isola.
Le linee del Trenino verde sono quattro, per un totale di 437 chilometri: Mandas-Arbatax (158 km), Isili-Sorgono (82 km), Macomer-Bosa (48 km) e Sassari-Tempio-Palau (149 km).