L’8 maggio è la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, un momento di festa dedicato ai 17 milioni di volontari in tutto il mondo, 150 mila in Italia, presenti ovunque, tutti i giorni, 24 ore su 24, per aiutare chi soffre. La festività cade il giorno della nascita di Henry Dunant, fondatore dell’Associazione. L’obiettivo delle celebrazioni di questa giornata è quello di avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa e far conoscere quali sono le attività svolte dai Volontari per la popolazione.
La Croce Rossa Italiana, in virtù delle convenzioni internazionali e in forza delle leggi nazionali dispone tra le sue componenti, per l’assolvimento dei compiti di emergenza del tempo di pace e di guerra, di un Corpo Militare ausiliario delle Forze Armate.
È composto da un contingente di personale in servizio e da personale in congedo, arruolato su base volontaria e altamente specializzato: medici, psicologi, chimici-farmacisti, commissari, contabili, infermieri e soccorritori.
Nei propri ruoli in congedo conta oggi 19.314 iscritti, che vengono richiamati periodicamente per addestramento.
Il Corpo Militare in situazioni di emergenza nazionale ed internazionale gestisce ospedali da campo, presidi medici avanzati, nuclei sanitari e logistici mobili e nuclei di decontaminazione NBCR.
Attualmente è organizzato territorialmente in un Ispettorato Nazionale, in Centri di Mobilitazione territoriali, in Nuclei Addestramento e Attività Promozionale a livello locale, in basi operative e centri polifunzionali.
L’obiettivo principale di questo tipo di attività è quello verificare e migliorare, a cadenze regolari, la formazione e l’addestramento dei militari della C.R.I. all’impiego operativo in caso di necessità e di emergenza, sia per interventi di Protezione Civile in caso di calamità che in ausilio alle FF.AA. in vari contesti operativi.
La Sardegna ha un suo Centro di Mobilitazione territoriale (il XIV° Centro): il Comandante regionale del Corpo Militare della CRI è Sergio Piredda, promosso con Decreto del Ministero della Difesa datato 12 aprile 2017 al grado di Tenente Colonnello del ruolo normale mobile. L’ufficiale, in forza al Corpo Militare della CRI della Sardegna ha partecipato a diverse missioni nazionali ed estere, è insignito di medaglia d’oro e d’argento al merito nonché di diverse onorificenze fra cui cavaliere della Repubblica, cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme e della prestigiosa onorificenza del Vaticano di Cavaliere di San Gregorio Magno. È In servizio dal 1994.
IL CORPO MILITARE
Il Corpo Militare della CRI, corpo speciale volontario e ausiliario delle Forze Armate, concorre e partecipa a tutte le attività nazionali ed internazionali nel campo soprattutto del concorso sanitario, della protezione civile e della difesa civile. I militari del Corpo infatti vengono impiegati in tutti gli scenari bellici internazionali soprattutto per gli aspetti sanitari. Di recente, diverse unità di personale sono stati impiegati nelle operazioni di recupero dei 700 migranti annegati nel barcone affondato nel mar mediterraneo. Fra le professionalità del Corpo vengono annoverati ufficiali medici, psicologi, chimico farmacisti e commissari. Il personale infermieristico e logistico, di altissimo livello, contribuisce ad accrescere l’efficienza e la professionalità del Corpo. I settori purtroppo oggi di grande attualità spaziano dal concorso sanitario con ospedali da campo e nuclei sanitari da impiegare nella prima emergenza sia in campo di protezione civile che della difesa civile, al supporto psicologico e al diritto umanitario nei conflitti. Oggi il Corpo militare volontario della cri annovera soprattutto personale militare in congedo che viene precettato in servizio attivo per le varie necessità sia addestrative che di impiego operativo. Gli arruolamenti del personale militare sono permanentemente aperti e ci si può rivolgere al Comando regionale del Corpo per avere le informazioni.
Storia
La storia del Movimento della Croce Rossa ha origine in Italia al tempo della sanguinosa battaglia di Solferino, combattuta il 24 giugno 1859, dove emerse l’idea della necessità di assistere i feriti sui campi di battaglia senza differenza alcuna, di rispettare i soccorritori e di disporre di un’organizzazione umanitaria neutrale, concretizzatasi negli anni immediatamente successivi e a seguito della Convenzione di Ginevra del 1864.
In Italia, fin dall’inizio, in derivazione delle convenzioni e risoluzioni internazionali nonché per effetto di specifiche leggi, opera la Croce Rossa Italiana che dispone tra le sue componenti, con facoltà di impiegarlo per l’assolvimento dei compiti di emergenza del tempo di pace e del tempo di guerra, di un proprio Corpo Militare, composto di elementi arruolativi volontariamente nelle diverse categorie dei suoi ruoli. L’organizzazione dei servizi cui è destinato il Corpo Militare Volontario CRI, nonché il conseguente impiego, sono determinati dai competenti organi del Ministero della Difesa, essendo il Corpo ausiliario delle Forze Armate dello Stato.
Il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana trae origine dalla disposizione emanata dal Ministro della Guerra il 1° giugno 1866, con la quale il personale delle “Squadriglie di Soccorso”, prime formazioni del Comitato Milanese per il soccorso ai feriti e malati in guerra, poi trasformatosi in Associazione Italiana della Croce Rossa , veniva assoggettato alla disciplina militare con l’adozione dell’uniforme e l’equiparazione gerarchica ai gradi dell’Esercito.
Le predette “Squadriglie di Soccorso” furono subito impiegate, dallo Stato Maggiore, alle dipendenze del 5° Corpo d’Armata con il quale presero parte alla Terza Guerra d’Indipendenza e il 15 giugno 1866, nella terribile battaglia di Custoza, le Squadriglie subirono il “battesimo del fuoco”.
Da quel lontano 1866 gli uomini del Corpo Militare Volontario C.R.I. operano ininterrottamente, con immutato slancio altruistico e alto senso del dovere, nei compiti di assistenza sanitaria alle Forze Armate in tempo di pace, guerra e grave crisi internazionale nonché di protezione civile in missioni umanitarie per aiuto alle popolazioni colpite da calamità, in territorio italiano e, in molti casi, anche all’estero.
Il filo conduttore di un secolo e mezzo di storia degli uomini in uniforme di Croce Rossa è rappresentato dal soccorso e dall’assistenza, svolti con imparzialità e umanità, che sono la costante della missione del Corpo Militare Volontario e l’obiettivo del servizio attuato in tempi e luoghi diversi.
Al Corpo, la cui Festa ricorre il 25 giugno, è concesso per legge l’uso della Bandiera nazionale.
DOVE OPERA ATTUALMENTE IL CORPO MILITARE?
1. Italia
Assistenza sanitaria per i Disinneschi di Ordigni Bellici
Dal mese di febbraio 2015 il Corpo Militare, con il contributo delle Infermiere Volontarie, assicura gli assetti sanitari per tutte le attività di disinnesco degli ordigni bellici effettuate dai vari reggimenti genio dell’Esercito su tutto il territorio nazionale.
2. Mediterraneo
Controllo flussi migratori
Su richiesta dello Stato Maggiore della Marina Militare, il Corpo Militare CRI fornisce medici e infermieri a completamento degli assetti sanitari delle varie Unità Navali impegnate nelle attività di controllo dei flussi migratori illegali e tecnici nbcr per la gestione di unità di biocontenimento, contribuendo al funzionamento del dispositivo di prevenzione e sicurezza posto in essere in collaborazione con il Ministero della Salute.
Missione EUNAVFOR MED
Dal mese di agosto 2015 il Corpo Militare CRI fornisce, su richiesta della Marina Militare, un team sanitario composto da 1 medico anestesista, 2 medici chirurghi e 1 infermiere di sala operatoria per il Role 2 della Nave Cavour. Su richiesta del Comando Operativo di vertice Interfoze del Ministero della Difesa fornisce inoltre su Nave Cavour uno specialista in Diritto Umanitario a supporto del Comando della Flotta navale impegnata per l’operazione.
Operazione MEDSUD
Dal mese di giugno 2015 il Corpo Militare CRI fornisce, su richiesta dell’Ispettorato di Sanità della Marina Militare, una squadra composto da operatori dell’unità di gestione dei corpi senza vita, abilitati al biocontenimento e alla decontaminazione, per le delicate e complesse operazioni di recupero dei corpi all’esterno del relitto del peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015 ad una profondità di circa 400 metri, con oltre 700 persone a bordo, al largo delle coste libiche.
3. Emirati Arabi Uniti
Task Force Air
Un assetto sanitario composto da 1 medico anestesista e 2 infermieri di area critica concorre al completamento dell’Aeromedical Staging Unit della Task Force Air, assicurando le evacuazioni sanitarie tattiche e strategiche dal teatro operativo afghano.
4. Afghanistan
Resolute Support Mission
Nell’ambito della missione Resolut Support (subentrata alla missione ISAF), il Corpo Militare CRI fornisce medici ed infermieri per per il completamento degli assetti sanitari del contingente militare italiano di stanza ad Herat, contribuendo al funzionamento del dispositivo “AeroMedical Evacuation Team” e del Role 1. Dal mese di ottobre del 2011, un ulteriore medico concorre per il controllo delle acque.