La nuova caffetteria Wakuni Shōten, aperta quest’anno a Higashimurayama Tokyo, colpisce immediatamente per la facciata esterna, costituita da un incastro di settecento lastre di bronzo che un tempo ricoprivano il tetto del santuario shinto di Hayatani, nella prefettura di Hiroshima alle quali l’ossidazione ha conferito diverse sfumature di blu e verde. Si tratta una nuova bottega del caffè che nasce dall’iniziativa di Tomokazu Uchino, un imprenditore locale e artigiano della lamiera che, di fronte al graduale declino dell’area, ha cercato di dare nuovo stimolo al senso di comunità di quartiere e di celebrarne il ricco patrimonio.
Tomokazu Uchino è il giovane direttore rappresentativo della Uchino Bankin, l’impresa famigliare di lattoneria edile che, negli ultimi anni, accanto ai lavori di installazione di lastre di metallo su tetti e pareti degli edifici, ha avviato un’attività di produzione e vendita di gru origami in metallo e altri oggetti d’arredamento.
Cresciuto nella zona commerciale dove ha sede Wakuni Shoten, Tomokazu Uchino ha lanciato una sfida a se stesso e ai suoi artigiani: promuovere la rivitalizzazione dell’area, partendo dalla riqualificazione di un vecchio edificio, al fine di creare un nuovo luogo in cui le persone possano interagire tra loro. Per fare questo, si è rivolto all’architetto di fama internazionale Kengo Kuma, noto per il suo lavoro con materiali di recupero, in collaborazione con Okaniwa Construction.
Le lastre della facciata, rimodellate dalla squadra di esperti lattonieri di Tomokazu Uchino, sono state integrate con altre di fabbricazione recente, uniformate a quelle antiche grazie a una tecnologia di colorazione accelerata sviluppata dalla Tanita Housingware Corporation di Tokyo. Anche per le sedute esterne, Kengo Kuma ha coerentemente scelto di riutilizzare i sedili dell’ex Stadio Nazionale, sorretti da gambe in lamiera riadattate dalla Uchino Bankin. Rafforzando le fondamenta e integrando strategicamente la struttura in legno, il team ha ridato vita alla struttura abbandonata, in un’ottica di rispetto sia per l’ambiente che per la storia del quartiere.
All’interno, le pareti sono rifinite con un intonaco nero che dà risalto ai vari decori in bronzo, dalle lampade ai ripiani della cucina, creando al tempo stesso un’atmosfera soft e rilassante. Gli arredi utilizzati nel negozio, come sedie, tavoli e stoviglie, sono realizzati a mano da artigiani che condividono il concetto di Wakuni Shoten. Il caffè servito nel negozio è fornito dai torrefattori di Kinoshita Shoten, della prefettura di Okayama, che si recano appositamente nelle piantagioni d’oltreoceano per conoscere direttamente i produttori e scegliere accuratamente i chicchi. Sono inoltre disponibili per la vendita le miscele di caffè originali Wakuni Shōten, realizzate da artigiani del caffè. La stessa attenzione per le materie prime è riservata alla scelta degli ingredienti di biscotti, financier e altre delizie presenti sul menù.
Oltre a occuparsi di edilizia e ristorazione, la Uchino Bankin, con Wakuni Shōten, tiene dei workshop presso scuole, ambasciate ed enti pubblici anche all’estero, per trasmettere il significato delle gru origami e dell’arte lattoniera giapponese anche all’estero. Di recente, presso i grandi magazzini Tamagawa Takashimaya, Wakuni Shōten ha inoltre allestito un Mini Museo della Lamiera, con un’esposizione di oggetti d’arredamento, dimostrazioni di piegatura artistica delle lamine e un negozio temporaneo, con oggetti di interior design e prodotti d’abbigliamento in vendita anche presso la caffetteria di Higashimurayama.
Nel corso dei decenni, l’area aveva perso progressivamente popolarità e le restrizioni relative al coronavirus non hanno fatto che accelerare questo processo. Con Wakuni Shōten, Tomokazu Uchino si propone come catalizzatore di un rinascimento del luogo, nel quale il fascino regionale ereditato e tramandato ai nuovi abitanti possa essere trasmesso anche ai visitatori giapponesi e stranieri che si allontanano dal brusio del centro verso la tranquillità e la natura di Nishi Tokyo.