Barbagia Express, il trenino del foliage che fa scoprire ed ammirare colori e paesaggi autunnali nel cuore della Sardegna

Lago di Is Barroccus. Trenino Verde Isili-Sorgono

Lago di Is Barroccus. Trenino Verde Isili-Sorgono

Anno dopo anno, assistiamo, senza mai smettere di emozionarci, all’inevitabile alternarsi delle stagioni. Come davanti alla cartolina più bella, continuiamo ad osservare incantati i paesaggi fiabeschi, freddi e gelati tipici dell’inverno, oppure a provare buonumore dinanzi allo sbocciare dei fiori e al tripudio di colori accesi che regala la primavera e a godere del sole e dei mari cristallini che animiamo con gioia ogni estate. Tuttavia, niente è in grado di impressionarci di più delle trasformazioni che offre la natura durante l’Autunno.

In questi magici mesi dell’anno, i più romantici e malinconici allo stesso tempo, le foglie degli alberi, prima di cadere, dal verde cambiano colore tingendosi di giallo, arancione, rosso e, infine, marrone, trasformando i paesaggi in quel fenomeno naturale definito “foliage”.

Divenuto ormai una vera attrazione turistica, dapprima in alcune zone degli Stati Uniti e in Canada ma ora anche in Giappone e in Europa, il foliage, termine che nella lingua inglese significa semplicemente fogliame, rappresenta uno stile di viaggio. Coloro che non si accontentano di qualche passeggiata tra i boschi, partono infatti alla ricerca dei luoghi più suggestivi dove poter ammirare questo spettacolo in tutte le sue sfumature. Questo avviene anche nel nostro Paese, salendo a bordo di uno dei treni storici delle linee ferroviarie che attraversano tutto lo Stivale, Isole comprese, e che viaggiano tra montagne, colline e pianure, chiamati proprio treni del foliage. Anche la Sardegna ha il suo, il Barbagia Express, che utilizza lo storico trenino verde dell’ARST.

Salendo a bordo del Barbagia Express ci si ritrova immersi nel cuore della Regione, dei suoi paesaggi autunnali mozzafiato, delle tradizioni rurali e artigianali, della storia, dell’archeologia, del folklore e della gastronomia tipica. Percorrendo la tratta Mandas-Sorgono e salendo fino a 800 metri di altitudine, il trenino sardo del foliage, con un ritmo lento che ricorda quello dei viaggi di inizio ‘900, si inoltra nelle tre regioni storiche del Sarcidano, della Barbagia di Belvì e del Mandrolisai.

L’itinerario è lo stesso percorso esattamente cento anni fa, nel 1921, dallo scrittore inglese David Herbert Lawrence durante il suo soggiorno nell’Isola, raccontato poi nel suo libro di viaggio “Mare e Sardegna” in cui affermava: “È una strana ferrovia, sfreccia su per le colline e giù per le valli e attorno a curve improvvise, con la massima noncuranza”.

Il viaggio comincia da Mandas dove, proprio ultimamente, sono stati recuperati i locali della vecchia stazione che ospitò il celebre scrittore nel suo famoso viaggio ed è stata inaugurata la “Locanda Lawrence”. Partendo da qui e passando per il sito nuragico di Barumini, patrimonio dell’Unesco, e per la Giara di Gesturi con i suoi cavallini selvatici, si giunge innanzitutto ad Isili, noto per l’arte del rame e dei tessuti e, subito dopo, al sito nuragico “Is Paras”. Proseguendo è possibile ammirare, prima dal treno e poi dalla stazione del Sarcidano, il lago “Is Barrocus”, circondato da pareti rocciose molto frequentate dagli scalatori. Dopo pochi chilometri si raggiunge la stazione restaurata e dotata di un bar-ristorante del paese di Nurallao, conosciuto soprattutto per la lavorazione della terracotta e per le cascate del Parco di Funtana Is Arinus. Poi, attraversando i boschi, il Trenino verde raggiunge la stazione storica del borgo di Laconi, che conserva intatte stampe d’epoca e la postazione del bigliettaio. Qui scendendo è possibile ammirare il Palazzo dei marchesi di Aymerich, il suo splendido parco ricco di ruscelli, cascatelle e piante eccezionali, tra cui il cedro del Libano, il Museo delle statue Menhir, la villa liberty del notaio Sulis, la casa natale di Fra Ignazio e il museo a lui dedicato.

Il viaggio del Barbagia Express riprende raggiungendo il punto più alto della ferrovia, a quasi 800 metri, inoltrandosi proprio verso la Barbagia e facendo tappa alla stazione di Ortuabis da cui è possibile spostarsi per visitare la miniera di Funtana Raminosa. Il trenino continua poi la sua corsa verso i monti, arrivando prima all’area archeologica del nuraghe Nolza, da cui è possibile ammirare anche le valli circostanti, e poi al caratteristico paese di Meana Sardo. Dopo pochi km si giunge ai piedi del massiccio del Gennargentu, nella stazione di Belvì-Aritzo. Aritzo è conosciuto per essere il paese delle castagne, ospitando ogni anno la relativa sagra, ma anche della carapigna, il tipico sorbetto al limone, inoltre qui è possibile visitare anche il centro storico con le vecchie carceri spagnole. Sempre ammirando dal finestrino i boschi del Gennargentu, come la foresta di Uatzo, si scende ad un’altra storica stazione, quella dei paesi di montagna di Desulo e di Tonara, la capitale del torrone. La corsa del Barbagia Express termina, infine, alla stazione di Sorgono, al centro della regione del Mandrolisai, dove è possibile visitare il sito dei menhir di Biru ‘e Concas e il cinquecentesco Santuario di San Mauro Abate, in stile gotico-aragonese. 

Così, grazie al Barbagia Express e alle sue destinazioni in queste caratteristiche stazioni che sembra raccontino la storia di un tempo ormai lontano, è possibile contemplare e fotografare la Sardegna più insolita e vera, immersa in un’atmosfera autunnale che la rende un quadro a cielo aperto. Quella Sardegna che, proprio come diceva Lawrence, “è fuori dal tempo e dalla storia”.

Per conoscere il programma aggiornato delle diverse tappe è possibile consultare la pagina Facebook ufficiale.

Exit mobile version