È probabilmente l’opera lirica più famosa al mondo e torna a Sassari dopo nove anni: “La traviata” di Giuseppe Verdi, in programma venerdì e domenica prossimi al Teatro Comunale per la Stagione dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”, sarà presentata mercoledì 30 novembre alle 11:30 nella sala Sassu del Conservatorio di musica “Luigi Canepa”, in piazzale Cappuccini.
A illustrare aneddoti, curiosità e la storia di un capolavoro assoluto del melodramma saranno Piero Maranghi e Leonardo Piccinini, autori e conduttori del noto programma televisivo “Almanacco di bellezza”, in onda su Sky Classica HD. Con loro, per parlare dell’immortale musica di Verdi, il direttore d’orchestra Stefano Ranzani, insieme al regista Paolo Vettori che firma la regia dello spettacolo di Sassari.
L’incontro è aperto a tutti fino a esaurimento posti.
La traviata, melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, andrà in scena al Teatro Comunale di Sassari venerdì 2 dicembre in prima rappresentazione alle 20:30 e domenica 4 in replica domenicale pomeridiana. Nel cast, tra gli altri, Claudia Pavone nel ruolo di Violetta, mentre Mario Rojas interpreta Alfredo.
I costumi sono di Filippo Guggia e le scene provengono dall’allestimento storico degli anni ’50 di Nicola Benois. L’Orchestra dell’Ente sarà diretta da Stefano Ranzani, uno dei direttori italiani più affermati nel panorama internazionale, mentre le parti corali sono affidate al Coro dell’Ente concerti preparato da Antonio Costa. I biglietti sono disponibili al botteghino del teatro e online sul sito enteconcertidecarolis.it.
![🏖 Il fascino della spiaggia di Su Giudeu a gennaio
La più bella tra le belle. Seppure sia arduo scegliere la più splendente tra le tante “perle” di #Chia, rinomata località turistica nel territorio di Domus de Maria, commenti e recensioni dei suoi frequentatori esaltano #SuGiudeu perché “ha qualcosa in più”, un fascino particolare. [@visit.sardinia]
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![🏰 Albe magiche a #Posada e il suo Castello della Fava, una delle fortezze medioevali meglio conservate della Sardegna
Il suo nome è legato ad una #leggenda secondo cui intorno al 1300 una flotta turca (o saracena) assediò il paese cercando di conquistarlo per sfinimento e fame. Per ingannare gli assedianti gli abitanti del borgo fortificato, ormai stremati e non in grado di reggere la battaglia, fecero mangiare una manciata di fave, ossia ciò che rimaneva delle loro derrate alimentari, a un piccione. Prima di liberarlo in volo, lo ferirono. L’uccello cadde nell’accampamento nemico con lo stomaco pieno: lo strano gonfiore fu notato e così anche l’abbondante pasto, inducendo gli arabi a sovrastimare le risorse del castello: a quel punto desistettero dall’assedio. [@visit.sardinia]
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