Cagliari. Prosegue fino al 26 marzo alla Galleria Comunale d’Arte la mostra “Lia Drei. Forme e geometrie di luce”. La retrospettiva racconta, attraverso 24 opere prodotte nelle diverse fasi della sua evoluzione, il percorso creativo di Lia Drei, una delle più importanti artiste italiane del XX secolo, esponente delle Neoavanguardie degli anni Sessanta e Settanta in Italia, e non solo.
L’esposizione, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari e dai Musei Civici, è curata da Teodolinda Coltellaro.
A cento anni dalla nascita, Cagliari rende omaggio allo straordinario “viaggio nella ricerca” compiuto da Lia Drei, impegnata in un’incessante, e mai banale, indagine sulla percezione e sulla visione della realtà, attraverso cui valica i confini della pittura e della tela per proiettarsi verso l’esperienza dell’astratto-informale.
Lia Drei ricopre negli anni Sessanta e Settanta un ruolo attivo nella società e nel dibattito intellettuale italiano e contribuisce con il suo operato ad evidenziare l’importanza delle donne nel mondo dell’arte. Durante il suo percorso, l’artista, con il suo compagno d’arte e di vita Francesco Guerrieri, affermato pittore, partecipa attivamente alla “rivoluzione” culturale cagliaritana di quegli anni, quando, grazie all’iniziativa lungimirante di Ugo Ugo, direttore della Galleria Comunale per quasi vent’anni, e di grandi storici dell’arte come Gillo Dorfles, Corrado Maltese, Marisa Volpi Orlandini e Salvatore Naitza, Cagliari mette insieme una delle prime Collezioni d’Arte Contemporanea italiane. Due opere della Drei fanno oggi parte della Raccolta Ugo Ugo.
Nata a Roma nel 1922, Lia Drei è figlia del celebre pittore e scultore Ercole Drei. Fin da bambina si avvicina all’arte nello studio del padre a Villa Strohl-Fern, luogo d’incontro di tanti percorsi artistici nella Capitale. Si laurea in Lettere alla Sapienza e si perfeziona alla Columbia University di New York, dove poi insegna per qualche anno prima di rientrare in Italia. Campionessa italiana di nuoto e tuffi dal trampolino; Lia ama la musica (in mostra è esposta la sua storica chitarra), ma è anche un’attenta studiosa dei processi percettivi nell’arte. Artista poliedrica, dal 1963, con Francesco Guerrieri, contribuisce alla costituzione del “Gruppo ‘63” e del binomio “Sperimentale p.”(“puro”), nato dalla scissione del “Gruppo ’63”, movimenti artistici sperimentali ormai annoverati a pieno titolo nella storia dell’arte visiva contemporanea.
“Lia Drei – Forme e geometrie di luce” è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00. Il costo del biglietto è quello consueto l’ingresso alla Galleria (intero €6, ridotto €3), ma sono previste agevolazioni e ingressi gratuiti.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 070.6776454 – infoeprenotazioni@museicivicicagliari.it – sito web