Il viaggio della XIX edizione del “Cabudanne de sos poetas” dopo le prime tre anteprime prosegue con tanti nuovi appuntamenti nell’ultima parte di agosto per poi entrare nel vivo come di consueto il primo weekend di settembre. Tra poesia, letteratura, arte, musica, cinema, si rianima a Seneghe la festa dei poeti nel cuore pulsante del Montiferru dedicata quest’anno al tema “Abitare i paesi”.
Poesie lente che aiutano a guardare e a cambiare il mondo, tra il silenzio profondo e lo stupore. Ma anche incontri con scrittori, giornalisti, musicisti, registi, artisti, e soprattutto dibattiti su temi e problematiche attuali della cultura territoriale, fedele il Cabudanne alla sua idea di interscambio culturale e di confronto, incontri ed esperienze, ripartendo stavolta dai luoghi e dalle comunità, dalla tutela del proprio territorio, per ridefinirli attraverso la cultura. Qui gli appuntamenti delle tre giornate del 26, 27 e 28 agosto, tutti e tre nella cornice suggestiva del cortile della Domo de sa Poesia. Tutti gli incontri del Cabudanne de sos poetas sono a ingresso libero e aperti a tutti.
Sabato 26 agosto il via ufficiale con il genio del fumetto, originario di Carbonia, Roberto Erre (in arte Erre Push) nel suo nuovo viaggio tra green energy, abusi di potere e lotta per un futuro sostenibile. Alle 18:30 presenta la sua graphic novel “Fàula Birdi” sull’assedio fossile a danno del presente e del futuro della Sardegna, edito a dicembre 2022 da Round Robin e scritta in collaborazione con ReCommon. Attraverso la protagonista, Carla Madeddu, determinata e testarda, racconta il tentativo di imporre sui territori già martoriati da uno sviluppo industriale senza scrupoli un processo di metanizzazione. Una nuova promessa, questa volta verde, che si trasforma nell’ennesimo mostro che calpesta, occupa e devasta l’isola. “È il racconto di una “bugia verde” che può essere smascherata solo da chi decide di non arrendersi. È dedicato a tutte le persone che si attivano per difendere il proprio territorio”, spiega Erre Push. Dialoga con l’autore Mauro Aresu e ReCommon. Laurea in Comunicazione all’Università La Sapienza, Erre lavora come virtual designer freelance e illustratore. Nel 2016, insieme a Zerocalcare, firma “Prossima fermata”, una storia a fumetti che racconta l’omicidio di Renato Biagetti.
Il 27 agosto doppio appuntamento sempre nella cornice suggestiva del cortile della Domo de sa Poesia. Inizio alle 18:30, con l’appuntamento curato dal professore Antonello Petrillo: “Città Invisibili: Calvino, la società e il metodo”. Segue l’atteso ritorno per un nuovo inizio del Cabudanne: quello del regista e drammaturgo teatrale Marco Martinelli con la sua cifra poetica e visionaria, tra i fondatori del Teatro delle Albe di Ravenna, con cui il festival di Seneghe da tanti anni porta avanti importanti collaborazioni come quella della “non-scuola”, l’esperienza teatrale antiaccademica che ha assunto nel tempo l’importanza e il riconoscimento di un vero e proprio passaggio formativo tra arte e vita dei giovani adolescenti e una preziosa occasione di confronto attraverso il teatro, ovvero l’incontro con l’altro, il nostro specchio rovesciato.
Il laboratorio coinvolge ogni anno centinaia di ragazzi e ragazze nel mondo, e ha coinvolto anche tanti giovanissimi seneghesi in tutti questi anni. Il regista e autore romagnolo incontrerà il Cabudanne in questo momento molto particolare, nella speranza che la “non scuola” possa tornare a Seneghe già nei primi mesi del 2024. Un felice ritorno a Seneghe con il suo bellissimo documentario “The Sky over Kibera” a Sa Domo de sa Poesia alle 21:30. Un film d’arte che ci racconta la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum (quartiere poverissimo) di Nairobi, Kibera, dove il regista ha lavorato con 150 bambini e adolescenti, reinventando il capolavoro dantesco in lingua inglese e swahili. Un’operazione alchemica in cui trasforma il teatro in cinema. Modera l’incontro Walter Porcedda, giornalista professionista, critico teatrale del giornale in rete “Gli Stati Generali”.
Esiste un’Italia dove i paesi si spopolano, la popolazione invecchia e il paesaggio perde la mano dell’uomo. Il 28 agosto il tema di questa 19° edizione “Abitare i paesi” si declina stavolta attraverso la presentazione del libro “L’Italia vuota. Viaggio nelle aree interne” (Laterza, 2023) di Filippo Tantillo. Dalle rilucenti valli occitane del Piemonte al cuore antico della Sardegna, passando per i colori caldi dell’Appennino centrale, nei paesi sabbiosi delle coste del mar Ionio, sotto il vulcano più grande del continente, tra i migranti del Friuli. Un viaggio ai margini del nostro Paese, un Paese molto più grande e vario di come si autorappresenta, alla scoperta di uno spazio ancora aperto al possibile. Dialoga con l’autore, Paolo Solinas (Perda Sonadora) e la community manager Silvia di Passio.
La salvaguardia dei piccoli comuni, gli intensi processi di spopolamento, di rarefazione dei servizi pubblici essenziali, dell’impoverimento produttivo, problemi che da decenni coinvolgono le aree interne del nostro Paese. Un tema molto sentito dal “Cabudanne de sos poetas” che ha sede proprio in un piccolo gioiello del Montiferru, già avviato lo scorso anno con Anna Rizzo e il suo libro “Ripensare i Festival. Anna Rizzo: I paesi invisibili” (il Saggiatore, 2022) e sviluppato nell’anteprima di questa edizione in collaborazione con Entula, InCoros e Liberos e la partecipazione di Giulia Valeria Sonzogno, con la presentazione del libro “Voglia di restare. Indagine sui giovani nell’Italia dei paesi” (Donzelli, 2022) di Andrea Membretti (professore di Sociologia del territorio, Università di Pavia), Stefania Leone (professoressa associata di Sociologia generale, Università di Salerno), Sabrina Lucatelli (direttrice dell’associazione Riabitare l’Italia), Daniela Storti (ricercatrice senior presso il Crea) e Giulia Urso (ricercatrice in Geografia economico-politica per il Gran Sasso Science Institute).