Sono due le anteprime del festival di letteratura giornalistica Liquida in programma a maggio. Il 24 maggio a Sassari lo scrittore Andrea Franzoso presenterà “Stefano. Una lezione di giustizia” scritto a quattro mani con Ilaria Cucchi; il libro offre una una grande e necessaria lezione di giustizia e di educazione civica a partire dalla storia di Stefano Cucchi. Il 27 maggio a Codrongianos Giuliana Sgrena presenterà “Donne ingannate”, un pamphlet lucido e sferzante che ci rivela quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell’imam.
Martedì 24 maggio alle 18:00, ospite del Vecchio Mulino in via Frigaglia 5 a Sassari, lo scrittore Andrea Franzoso presenterà in Liquida “Stefano. Una lezione di giustizia” (Rizzoli) in dialogo con Marcella Sanna. L’evento è organizzato in collaborazione con festival Éntula, Lìberos, Amnesty International, libreria Koinè e Vecchio Mulino.
Per la “Primavera di Liquida”, la sezione del festival Liquida dedicata ai ragazzi e le ragazze, lo scrittore il 25 maggio incontrerà alle 09:00, presso il Centro sociale del paese, le classi delle Scuole medie inferiori di Codrongianos e, alle 11:30, presso l’Aula magna dell’istituto, in collaborazione con Futuro Prossimo, i ragazzi e le ragazze dell’IPSAR di Sassari, che avranno già letto e commentato in classe “Ero un bullo. La vera storia di Daniel Zaccaro” (De Agostini, 2021).
Nel libro, scritto a 4 mani con Ilaria Cucchi, i fatti che hanno coinvolto Stefano Cucchi diventano una storia che ci riguarda, una grande lezione di giustizia e di educazione civica, potente e necessaria perché tutti noi potremmo essere Stefano, e perché ciò che è accaduto a lui ci offende tutti.
Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi va in palestra, poi a cena dai genitori, quindi esce con la sua cagnetta Micky e un amico. Una sera come tante, che però finisce male. Stefano con sé ha della droga e viene arrestato. E a casa non torna mai più. Quella che ha portato alla sua morte è una vicenda terribile, che Andrea Franzoso e Ilaria Cucchi ripercorrono passo dopo passo: la notte dell’arresto, la prigione, la morte, i depistaggi e la durissima battaglia giudiziaria. Ogni tappa del racconto apre a un approfondimento: sui nostri diritti, sul sistema carcerario, sul ruolo delle forze dell’ordine, sui tribunali.
Andrea Franzoso vive a Milano. È stato cadetto dell’Accademia Militare di Modena e per otto anni ha prestato servizio come ufficiale dei carabinieri, congedandosi col grado di capitano. Ha vissuto quattro anni coi gesuiti, ha lavorato in azienda. Un’esperienza variegata che oggi confluisce nella particolare sensibilità con cui si occupa di educazione civica, dalla primaria alle superiori. I suoi libri: #disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione (BUR); Viva la Costituzione. Le parole e i protagonisti. Perché i nostri valori non rimangano solo sulla Carta, De Agostini, 2020; Stefano. Una lezione di giustizia (con Ilaria Cucchi), Fabbri Editori, 2021; Ero un bullo, De Agostini, 2021.
Il link all’evento di Andrea Franzoso qui.
Venerdì 27 maggio a Codrongianos alle ore 19:00 in piazza Crispo, Giuliana Sgrena presenta in Liquida “Donne ingannate”, in dialogo con Francesca Arcadu. L’evento è organizzato in collaborazione con festival Éntula, Lìberos e libreria Koinè.
È partendo dalla riflessione sul tema del velo, tra scelta e imposizione, che Giuliana Sgrena affronta uno dei nodi cruciali del contemporaneo: il rapporto tra libertà e religione. Lo fa attraverso la voce delle donne che ha incontrato durante i suoi reportage in Medio Oriente: ragazze e donne meno giovani, guerrigliere e prigioniere politiche, che raccontano qui la storia delle loro lotte, delle loro detenzioni e, in alcuni casi, delle violenze che hanno subito a causa dei loro desideri e della loro voglia di indipendenza. Sgrena ci conduce nell’Afghanistan dei talebani, nell’Iran di Khamenei, nel Maghreb delle rivoluzioni fallite, rivelando il volto più reazionario di una società che impedisce alle donne di esprimersi, con diktat che vanno dal vestiario al rapporto con gli altri, dal sesso fino all’amore.
La sua critica si spinge però molto oltre, puntando il dito contro chi in Occidente afferma di fatto, in nome del relativismo culturale, la legittimità dell’oppressione femminile nelle scuole e per le strade; e questo, nonostante i tanti femminicidi perpetrati ai danni di donne musulmane di seconda generazione. Donne ingannate è un pamphlet lucido e sferzante, che ci rivela quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell’imam. Quello di Giuliana Sgrena è un accalorato invito ad aprire gli occhi, a rifiutare l’inganno e a squarciare il velo.
Giuliana Sgrena (Masera, 1948) è giornalista e scrittrice. Storica inviata del manifesto, ha realizzato numerosi reportage dai teatri di guerra del Medio Oriente e dell’Africa, tra cui l’Iraq, l’Afghanistan, l’Algeria e la Somalia. Per il Saggiatore ha pubblicato Rivoluzioni violate (2014), Dio odia le donne (2016) e Manifesto per la verità (2019).
Il link all’evento di Giuliana Sgrena qui.