Viaggio nei labirinti della mente e del cuore umano con la Stagione 2024-2025 di Prosa | Musica | Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro Comunale di San Gavino Monreale.
Dodici titoli in cartellone da dicembre ad aprile con i nomi di punta della scena nazionale e non solo.
Ouverture nel segno del nouveau cirque con gli strepitosi Jashgawronsky Brothers in “ToyBoys” (venerdì 20 dicembre), un inedito e divertente concerto con i giocattoli mentre il jazzista Gavino Murgia con il suo Trio Mattanza, che schiera Fabio Giachino al pianoforte e alle tastiere e Patrice Heral alla batteria e alle percussioni, propone le suggestioni de “L’Ultima Mattanza” (sabato 25 gennaio) e ancora una preziosa antologia del Jazz in Sardegna con il pianista Guido Coraddu e il suo progetto “Miele Amaro” (domenica 16 febbraio).
Focus sulla drammaturgia contemporanea con “Matassine” di Simona Bisconti, in scena con Veronica Mazza e Lia Zinno, per un ritratto di famiglia tra segreti e passioni per la regia di Anna Romano; e una riflessione sul ruolo e sulla condizione delle donne nella società in “Articoli per Signore” (domenica 19 gennaio), il monologo scritto, diretto e interpretato da Elisa Pistis, da una ricerca della giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe tra immaginario (maschile) e realtà.
Un duplice appuntamento con la danza contemporanea con “Dalla A alla Z” (venerdì 7 febbraio) firmato Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza, che comprende le creazioni di due importanti coreografi, Mauro Astolfi e Roberto Zappalà, in un’insolita quanto feconda collaborazione per un ideale dialogo su ispirazione, tecniche e stili nell’arte di Tersicore e con “K.I.nd of Human” (mercoledì 16 aprile) di arcis_collective, con coreografie di Roberta Pisu (per undici anni ballerina solista allo Staatstheater am Gärtnerplatz) su musica di Leonhard Kuhn, eseguita dal vivo dall’Arcis Saxophon Quartett: un’opera multimediale che affronta un tema complesso e estremamente attuale come «la fragilità umana sotto la nuvola onnipresente dell’intelligenza artificiale».
La Stagione 2024-2025 a San Gavino Monreale, con una programmazione ricca e variegata che tocca differenti registri, dall’ironia al dramma, si rivolge a un pubblico ampio e trasversale, dagli amanti del teatro agli appassionati di danza, agli intenditori di jazz, con proposte interessanti e capaci di attrarre spettatori raffinati e curiosi, senza limiti d’età. In cartellone classici del Novecento come “Le Serve” (venerdì 7 marzo) di Jean Genet, che indaga sui legami di sangue e sui rapporti di potere e l’emozionante e poetico “Kinder-Traum Seminar” (venerdì 21 marzo) di Enzo Moscato, un pensiero-parola dedicato alla Memoria Collettiva dell’Olocausto e testi di autori contemporanei, accanto a raffinate e immaginifiche coreografie, a un divertissement musicale e agli affascinanti concerti tra stilemi jazzistici e sonorità mediterranee.
E ancora pièces scoppiettanti come “L’Illusione Coniugale” (domenica 12 gennaio), una commedia di Éric Assous su amore e gelosia, fedeltà e tradimenti e moderne tragedie come “Matassine” (mercoledì 12 marzo) di Simona Bisconti sulla storia di tre sorelle, tra affetti e verità inconfessabili, fino a una possibile catarsi, accanto a “Le Gratitudini” (domenica 23 febbraio), trasposizione del libro di Delphine de Vigan, con un’intensa Lucia Vasini nel ruolo di Michka, un’anziana correttrice di bozze «determinata a dire grazie a tutti coloro che l’hanno aiutata, soprattutto a chi l’ha salvata bambina dallo sterminio nazista».
Un’analisi della condizione delle donne tra cronaca e note di costume con “Articoli per Signore” di e con Elisa Pistis, in cui temi come emancipazione e parità s’intrecciano a notizie più crudeli che anticipano gli odierni femminicidi, nella sintesi di un secolo di storia e evoluzione della società attraverso le pagine dei giornali, mentre un’istrionica Veronica Pivetti ne “L’inferiorità mentale della donna” (venerdì 4 aprile) di Giovanna Gra prende le mosse dal famigerato saggio per mettere l’accento, tra imprese di pericolose criminali e aneddoti e ricordi personali, limiti e pregiudizi di una visione patriarcale e maschilista, e il timore davanti ai successi e ai frutti dell’intelligenza femminile.