Prenderà il via venerdì 20 ottobre 2023 presso la Sala Eventi della MEM – Mediateca del Mediterraneo di via Mameli 164 a Cagliari, la rassegna letteraria “Incontri con gli autori”.
Nata grazie alla collaborazione con le cooperative Agorà Sardegna, Coopculture e Comes, l’iniziativa sarà incentrata su una serie di incontri con gli autori in una serie di momenti culturali che offriranno l’opportunità per gli appassionati di letteratura e per coloro che desiderano immergersi nelle storie e nelle menti degli autori contemporanei, di porre domande e scoprire il dietro le quinte delle loro opere letterarie.
Raffaela Pani con il suo “Don Raimondo un parroco del Novecento” sarà la protagonista del primo appuntamento in programma il 20 ottobre alle 17 dedicato alla storia di Raimondo Fresia su vicariu, sacerdote, scrittore e pittore. A Uta, piccolo paese agricolo della provincia sarda, la vita scorre lenta, tra nascite e morti, battesimi e matrimoni. Una comunità che si unisce nelle funzioni religiose, che si incontra ogni settimana nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Giusta. Per molti decenni a guidare la comunità religiosa di Uta è stato Don Raimondo Fresia, su Vicariu, parroco ma anche scrittore di commedie in sardo, poeta e pittore.
Giovedì 26 ottobre alle 17, Massimo Serra presenterà il suo libro “Chi insegnerà agli insegnanti”, un tentativo di far luce sull’affaticamento del sistema scolastico. Un viaggio in compagnia di alcuni grandi autori – Maria Montessori, Gregory Bateson, Martin Heidegger – il cui pensiero può illuminare lo scenario che ospita la scuola e la pratica dell’insegnamento. L’idea che guida questo saggio è che i problemi della scuola siano figli di un’epoca ormai tecnica che richiede non tanto nuovi contenuti o strategie didattiche, quanto piuttosto di riconoscersi parte di un tutto più ampio e rimettere la relazione al centro del sistema scolastico.
Venerdì 17 novembre alle ore 17, sarà la volta de “I rintocchi di Galusè” di Roberto Brughitta. Siamo a Tonara nei primi anni Ottanta; la placida esistenza di Giacu il sonagiargiu (creatore di campanacci) è turbata dall’inaspettato ritorno in paese di Atalaia, la sorella un tempo tanto amata, con cui i rapporti si sono bruscamente interrotti anni prima. L’arrivo della donna, che porta con sé il figlio Luciano, sarà destinato a cambiare il corso della vita di Giacu e lo costringerà a fare i conti con un passato del quale è fin lì stato all’oscuro. Accompagnano la storia i rintocchi cadenzati dei campanacci di Giacu, che l’autore descrive con la sensibilità e l’efficacia che gli sono proprie. Vero e proprio linguaggio ancestrale dalle misteriose inflessioni che avvicinerà Luciano a uno zio all’apparenza così diverso da lui.
Ultimo appuntamento venerdì 24 novembre, sempre alle ore 17 con Francesco Pruneddu e i suoi “Dolci d’Italia. La storia della pasticceria dal Medioevo al Novecento”. “Dalle opere d’arte che ho studiato ho tratto ispirazione per le mie fotografie: ho preso spunto dai miei quadri preferiti per catturare la luce giusta, la composizione migliore, giocare con i chiari e, soprattutto, con gli scuri. Ho così cominciato a scattare il cibo e mi sono poi appassionato ai dolci. Forse perché si sono imposti come le preparazioni più colorate, artistiche, capaci di destare pura meraviglia, inebriare con sbuffi di cannella e acqua di rose e, naturalmente, compiacere anche il palato”.