Prosegue ad Olbia la X edizione della Rassegna Letteraria “Sul Filo del Discorso”, organizzata della Biblioteca Civica Simpliciana.
Martedì 12 luglio con inizio alle ore 21:30 Umberto Galimberti, filosofo e psicoanalista, presenta il suo libro “Il libro delle emozioni” (Feltrinelli).
La mente e il cuore. Platone invita a privilegiare la mente razionale capace di governare le passioni del cuore. Ma noi non possiamo dimenticare che anche il cuore ha le sue ragioni. Anzi, prima che la mente giungesse a guidare la vita dell’uomo, per i nostri antenati la vita era governata dal cuore, che con le sue sensazioni giungeva a capire, come peraltro fanno gli animali, in modo rapido e senza riflettere, che cosa è vantaggioso e che cosa è pericoloso per il mantenimento della vita. Il cuore promuove le azioni più rapidamente della ragione e senza troppo indugiare sul da farsi, perché il mondo non è ospitale e i pericoli, che sono a ogni passo, richiedono decisioni immediate. Le decisioni del cuore sono promosse dalle emozioni come la paura che il cuore avverte di fronte al pericolo, o come il desiderio che approda all’accoppiamento per la preservazione della specie. Tutto questo senza riflettere, perché la luce della ragione ancora non c’è. La nostra è un’epoca di spaventosa espansione della razionalità tecnica. Da un lato, questa espansione impone la rimozione delle emozioni e dall’altro innesca una reazione di ritirata emotiva nel proprio sentimento, assunto come unica legge di vita. A questo si aggiungono la ricerca costante di visibilità e di notorietà, che trasformano le nostre emozioni in merci. Ma allora siamo ancora capaci di riconoscere che cosa sia un’emozione? Umberto Galimberti costruisce un cammino straordinario nelle profondità del nostro vissuto e ci insegna a ritrovare il nostro spazio intimo, cioè lo spazio che si nega al pubblico per concederlo a chi si vuol fare entrare nel proprio segreto profondo e spesso ignoto a noi stessi.
Umberto Galimberti, nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca’ Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. Dal 1985 è membro ordinario dell’international Association for Analytical Psychology. Dopo aver compiuto studi di filosofia, di antropologia culturale e di psicologia, ha tradotto e curato Jaspers, di cui è stato allievo durante i suoi soggiorni in Germania: “Sulla verità” (raccolta antologica), La Scuola, Brescia, 1970; “La fede filosofica”, Marietti, Casale Monferrato, 1973; “Filosofia”, Mursia, Milano, 1972-1978, e Utet, Torino, 1978. Di Heidegger ha tradotto e curato “Sull’essenza della verità”, La Scuola, Brescia, 1973.
Giovedi 14 luglio invece, sempre alle ore 21:30, si concluderà con una serata pubblica il laboratorio “Poesia alla Simpliciana”, realizzato in collaborazione con il Centro Diurno Riabilitativo Psichiatrico del Centro Salute Mentale Olbia, ASL Gallura. Ospiti della serata saranno il giornalista e poeta Gianni Montieri e l’arpista Eleonora Georgia Sale.
Venerdi 15 luglio sarà la volta di “Morirete Cinesi” uno spettacolo con Federico Rampini e Roberta Giallo, tratto dal libro “Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l’Occidente” sempre di Federico Rampini. In questo spettacolo il giornalista di Repubblica sarà in scena per raccontare l’Oriente e l’Occidente e svelare “la verità secondo Xi Jinping”, le contraddizioni dei nostri tempi e immaginare il futuro scenario mondiale.
In scena Roberta Giallo, la cantautrice scoperta da Lucio Dalla, nota in Italia ed all’Estero per la sua poliedricità e per la sua vocazione di performer a 360 gradi, suonerà il pianoforte, canterà e si esibirà con le sue peculiari performance dal vivo. Per “Morirete Cinesi”, Roberta Giallo ha composto la colonna sonora con un ricco ventaglio di suggestioni sonore e di musiche originali.
L’ingresso è libero e gratuito.