fbpx
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
venerdì, 3 Febbraio 2023
  • Login
  • Registrati
  • CagliariNEWS
  • SassariNEWS
  • Musica
  • Cinema & Serie TV
  • Libri
  • Eventi
  • Sport
  • Itinerari
  • OFFERTE DI LAVORO
S&H Magazine
S&H Magazine
  • Login
  • Registrati
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
S&H Magazine

L’eccidio di Buggerru, per non dimenticare

di Nike Gagliardi
5 Luglio 2020
in Storia
🕓 3 MINUTI DI LETTURA
114 9
Buggerru miniera, galleria Henry. Foto Corrado Garau

Buggerru miniera, galleria Henry. Foto Corrado Garau

48
CONDIVISIONI
535
VISUALIZZAZIONI
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Si chiamavano Felice Littera, Salvatore Montixi e Giustino Pittau. Diedero le loro vite in quella fatidica domenica di settembre del 1904 fa quando, insieme a molti altri minatori, decisero di incrociare le braccia e opporsi a quelle condizioni di lavoro disumane che li abbruttivano ogni giorno di più.

Teatro dei fatti fu Buggerru, piccolo centro dell’Iglesiente abbarbicato alla roccia e affacciato su un mare da cartolina: agli inizi del ‘900 il piccolo borgo veniva chiamato “petit Paris” a causa della presenza dei dirigenti della società mineraria francese Societé des mines de Malfidanoche si erano trasferiti lì con le loro famiglie. Alla loro ristretta élite si contrapponeva la numerosa schiera dei minatori sardi, la cui manodopera veniva pesantemente svalutata. Sottoposti a turni di lavoro massacranti e spesso testimoni della morte dei loro colleghi durante i frequenti incidenti sul lavoro, i buggerrai che prestavano servizio in miniera si unirono nella Lega di Resistenza di Buggerru. Si trattava di un movimento che prefigurava l’inizio di una nuova presa di coscienza e gettava le basi del sindacalismo in Italia, deputando a incubatore del fenomeno un piccolo paese in una delle regioni più selvagge della Sardegna.

LEGGI ANCHE

“Cantata di Paradiso”: mercoledì ad Iglesias la terza cantica della Divina Commedia

Cagliari: Poste Italiane seleziona praticanti avvocati, candidature online entro il 16 dicembre

Un help desk dedicato agli emigrati sardi di ritorno dall’estero

I primi scioperi ebbero luogo all’inizio del 1904: gli operai, uniti, chiedevano un incremento delle paghe e condizioni di lavoro più eque.

L’incidente in cui persero la vita quattro minatori il 7 maggio dello stesso anno contribuì a surriscaldare ulteriormente un’atmosfera in cui piovve, come una beffa, la circolare emanata il 2 settembre: in essa si comunicava che, dal giorno successivo, la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano, sarebbe stata ridotta di un’ora.

Fu la goccia che fece traboccare un vaso già stracolmo di frustrazione e il 4 settembre gli operai si riunirono di fronte alla sede della direzione generale della miniera a sostegno della vertenza presentata dalla delegazione sindacale. La richiesta, da parte dei titolari della ditta, di un intervento di repressione da parte dell’esercito fu accolta e due compagnie del 42mo Fanteria apparirono dal nulla e fecero fuoco sulla folla che, alla vista dei soldati, aveva iniziato a tirare pietre. Oltre ai tre giovani caduti, molti altri vennero feriti.

Buggerru, miniera di Malfidano. Foto Corrado Garau

All’episodio fa riferimento anche Giuseppe Dessì, nel capolavoro Paese d’ombre, in un passaggio in cui viene sottolineato il tentativo da parte delle autorità di cancellare dalla memoria collettiva il sanguinoso evento.

“I sassi ormai cadevano fitti quando, nel panico di un istante che sarebbe difficile scomporre nella sua fulminea successione cronologica, qualcuno, rimasto sempre sconosciuto, diede un ordine secco ed energico che i soldati eseguirono automaticamente. Come un solo uomo si fermarono, puntarono a terra il calcio dei fucili, inastarono la baionetta; poi con un gesto rapido, sicuro, fecero scorrere il carrello di caricamento, misero la pallottola in canna. Non tutti lasciarono partire il colpo, ma molti lo fecero e furono soddisfatti del loro gesto. Quella cartuccia li avrebbe salvati. Più tardi, durante l’inchiesta, risultò che i fucili avevano sparato da soli e che le autorità ignoravano che i soldati avessero le giberne piene di cartucce.”

Oblio e ridimensionamento dei fatti non ebbero però la meglio: poco tempo dopo, anche a Castelluzzo, in Sicilia, una contestazione contadina fu soffocata nel sangue dai carabinieri. La gravità dei due episodi spinse le forze sindacali dell’epoca a indire il primo sciopero generale nazionale in Italia.

Oggi, a distanza di più di un secolo dall’eccidio di Buggerru, il suo permanere nelle nostre coscienze è più importante che mai: in un’epoca in cui il mercato del lavoro è stagnante e incapace di soddisfare le necessità di singoli e famiglie, si è sempre più portati, in cambio della chimera di un impiego che forse potrà protrarsi per un mese o un anno in più, ad accettare condizioni di lavoro inique, a sminuire diritti faticosamente conquistati e a far sì che quelle vite, spezzate in un desolata mattina di settembre, continuino a spegnersi invano.

Tags: BuggerruIglesiaslavorominatorisciopero
Nike Gagliardi

Nike Gagliardi

I PIÙ LETTI

  • Drusilla Foer. 📷 Serena Gallorini

    Chi è Drusilla Foer, la nobildonna alter ego di Gianluca Gori

    2672 condivisioni
    Condividi 1069 Tweet 668
  • A Sassari nasce La Scala Seventy One, il locale che promette di offrire intrattenimento tutto il giorno e tutti i giorni

    419 condivisioni
    Condividi 168 Tweet 105
  • Le origini misteriose dei Mamuthones

    1079 condivisioni
    Condividi 432 Tweet 270
  • Revenge porn: cos’è e come difendersi da questa forma di violenza “tecnologica”

    1494 condivisioni
    Condividi 598 Tweet 374
  • Tommy Asmr, lo youtuber dodicenne di Sassari che fa rilassare e dormire oltre 27mila persone

    2234 condivisioni
    Condividi 894 Tweet 559

LE NOVITÀ MUSICALI

seguici su instagram

  • ❄️ Ciaspolando sul #Gennargentu

📷 Complimenti a @pierandtraverlust per gli scatti.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
  • ❄️ Paesaggi fiabeschi

📷 Grazie a @naty_curreli per lo scatto.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
  • 🏖 La Pelosa dall’alto… è ancora più bella!

📷 Grazie a @vivianotedde per lo scatto.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
  • ❄️☃️ #Desulo imbiancata dalla #neve.

“Silenziosamente, come i pensieri che vanno e vengono, i fiocchi di neve cadono, ognuno una gemma”. (William Hamilton Gibson)

📷 Complimenti a @albertomalizia per questo Reel.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l’hashtag #shmag. Le foto e i video più belli saranno pubblicati sui nostri profili Instagram e Facebook.

#sardegna #sardinia #sardinien #cerdeña #visitsardinia #photography #beautifulplaces #beautifuldestinations #landscape #sardegnaturismo #discoversardinia
  • 🏖 Il fascino della spiaggia di Su Giudeu a gennaio

La più bella tra le belle. Seppure sia arduo scegliere la più splendente tra le tante “perle” di #Chia, rinomata località turistica nel territorio di Domus de Maria, commenti e recensioni dei suoi frequentatori esaltano #SuGiudeu perché “ha qualcosa in più”, un fascino particolare. [@visit.sardinia] 

E voi che ne pensate?

📷 Complimenti a @aleguidi3 per gli scatti.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
  • 🚁 Sorvolando la bellissima Sant
  • 🏰 Albe magiche a #Posada e il suo Castello della Fava, una delle fortezze medioevali meglio conservate della Sardegna

Il suo nome è legato ad una #leggenda secondo cui intorno al 1300 una flotta turca (o saracena) assediò il paese cercando di conquistarlo per sfinimento e fame. Per ingannare gli assedianti gli abitanti del borgo fortificato, ormai stremati e non in grado di reggere la battaglia, fecero mangiare una manciata di fave, ossia ciò che rimaneva delle loro derrate alimentari, a un piccione. Prima di liberarlo in volo, lo ferirono. L’uccello cadde nell’accampamento nemico con lo stomaco pieno: lo strano gonfiore fu notato e così anche l’abbondante pasto, inducendo gli arabi a sovrastimare le risorse del castello: a quel punto desistettero dall’assedio. [@visit.sardinia]

Ci siete mai stati?

📷 Complimenti a @salva.tours per questo Reel.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l’hashtag #shmag. Le foto e i video più belli saranno pubblicati sui nostri profili Instagram e Facebook.

#sardegna #sardinia #sardinien #cerdeña #visitsardinia #photography #beautifulplaces #beautifuldestinations #landscape #sardegnaturismo #discoversardinia
  • ☁☁ Insolite vedute di #Cagliari

📷 Complimenti a @marcosdejuliaphotography per gli scatti.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
  • Bagnetto al tramonto🦩

📷 Complimenti a @michelapurple per lo scatto.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
  • 🌅🪨 Scoglio Pan di Zucchero, #Iglesias

Dalla suggestiva cornice scenografica della costa iglesiente, nell’estremo sud-ovest della Sardegna, spunta un’enorme zolla zuccherosa sospesa in mezzo al mare!

📷 Grazie a @ileana.picciau per lo scatto.

👉🏼 Aiutaci a raccontare la Sardegna in tutte le sue sfaccettature taggandoci nei tuoi scatti su Instagram usando l
Facebook Twitter Instagram LinkedIn Youtube Telegram
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
  • REDAZIONE
  • PRIVACY POLICY

© 2022 ESSEACCA S.r.l.s. Via Oriani, 5/a – 07100 Sassari (SS). P.IVA 02639070909. Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996
Hosting: Serverplan srl società unipersonale. Via G. Leopardi, 22 - 03043 Cassino (FR) - P.IVA 02495250603 - Register: Serverplan srl
La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

  • Login
  • Iscriviti
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • HOME
  • News Sardegna
    • Sassari
    • Cagliari
    • Oristano
    • Nuoro
    • Olbia-Tempio
    • Alghero
    • Porto Torres
  • Italia & Mondo
  • Eventi
  • Sport
    • Basket
    • Pallamano
    • Calcio
    • Altri Sport
  • Show
    • Musica
    • Cinema & Serie TV
    • Teatro
    • Spettacolo
    • Danza
    • Televisione
  • Lifestyle
    • Animali
    • Ambiente & Natura
    • Benessere & Salute
    • Costume & Società
    • Economia & Impresa
    • Food
    • Lavoro
    • Moda
    • Motori
    • People
    • Viaggi
  • Cultura
    • Libri
    • Arte
    • Fumetti
    • Scuola & Università
    • Storia
  • InSardegna
    • Itinerari
    • Archeologia
    • Folklore & Tradizioni
  • Tecnologia
    • Web & Social
    • Smartphone & Tablet
    • Computer
    • Gadget
    • App
    • Foto e Video
  • OFFERTE DI LAVORO
  • Scopri gli ultimi numeri
  • Lettere al giornale
  • La Redazione
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Privacy Policy

© 2022 ESSEACCA S.r.l.s. Via Oriani, 5/a – 07100 Sassari (SS). P.IVA 02639070909. Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996
Hosting: Serverplan srl società unipersonale. Via G. Leopardi, 22 - 03043 Cassino (FR) - P.IVA 02495250603 - Register: Serverplan srl
La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

Benvenuto!

Accedi con Facebook
O

Accedi al tuo account qui sotto

Password dimenticata? Iscriviti

Crea un nuovo account!

Iscriviti con Facebook
O

Compila i moduli qua sotto per registrarti

Tutti i campi sono obbligatori. Log In

Recupera la password

Inserisci il nome utente o l''indirizzo email per reimpostare la password.

Log In