La terza edizione di Cagliari Urbanfest prende il via con una proposta ancora più ricca e articolata, confermando la sua formula vincente. Ideato e organizzato dall’associazione Asteras, il festival si svolge sotto la direzione artistica di Ivana Salis e Barbara Catte, supportate da un team affiatato composto da Alice Agus, Roberta Congiu, Massimiliano Frau e Nicola Agus. Quest’anno, l’evento si sviluppa in due momenti distinti: la prima parte, che si tiene nel mese di ottobre, è dedicata alla street art, mentre la seconda, a gennaio, ospiterà mostre di arti visive, conferenze e incontri nei vari spazi della città.
L’azione del festival inizia nel quartiere Sant’Elia, dove per una settimana intera gli artisti coinvolti trasformeranno le superfici urbane con opere d’arte che dialogano con il paesaggio e la comunità locale. La street art è il linguaggio scelto per esplorare e rigenerare gli spazi urbani, in linea con il tema centrale del festival: la sostenibilità sociale. Le iniziative del Cagliari Urbanfest puntano a creare coesione sociale, rigenerare le periferie e coltivare spazi di incontro e confronto, una visione riassunta nella tag-line “Generazioni Metropolitane”, che riflette l’interazione tra diverse generazioni e la necessità di azioni collettive per dare nuova vita ai luoghi che abitiamo.
Il programma ha preso il via ieri con il progetto “Racconti di Sant’Elia”, curato dalla fotografa Alessandra Cecchetto. La fotografa coordinerà un gruppo di amatori locali in un’esplorazione visiva del quartiere, coinvolgendo direttamente i suoi abitanti. Le immagini che emergeranno da questo lavoro daranno vita a un racconto collettivo del quartiere, uno spaccato visivo della comunità attraverso gli occhi di chi vi abita.
Uno degli appuntamenti più attesi sarà il 22 ottobre, quando lo street artist di fama internazionale Tellas inizierà a realizzare il suo murale intitolato “Sunset” in via Utzeri, una delle zone simbolo del quartiere. L’opera, di grandi dimensioni, sarà dipinta sulla parete di un edificio che affaccia sul Parco degli Anelli e dialogherà con il paesaggio circostante, creando un ponte visivo tra l’arte e la natura urbana.
Il giorno successivo, il 23 ottobre, sarà la volta di Marco Rèa, artista romano noto per il suo personale approccio alla stencil art. Marco Rèa realizzerà un murale intitolato “Il Pane” su una cabina elettrica in via Schiavazzi, vicino alla scuola primaria Nanni Loy. Questo intervento si inserisce nel progetto culturale “Cabine d’Autore” promosso da E-Distribuzione, che punta a riqualificare gli spazi urbani con l’arte, coinvolgendo le comunità locali nella loro trasformazione.
Il 26 ottobre sarà la giornata del Collettivo FUORISEDE, un gruppo di artisti formato da Nicko Straniero, Tonino Mattu, Gianluigi Concas, Michele Pau e Amirah Suboh, che daranno vita all’happening urbano “#4 FUGA”. L’evento sarà una riflessione artistica sul tema del lavoro e si svolgerà in una location inusuale: un piccolo edificio abbandonato all’ingresso del Parco degli Anelli, temporaneamente trasformato in una galleria pop-up. Con la loro azione, il collettivo offrirà uno spunto di riflessione sulle dinamiche del lavoro contemporaneo e sulle sue implicazioni sociali.
Dopo la street art di ottobre, la seconda parte del festival si svolgerà dal 9 al 26 gennaio 2025, con una serie di mostre di arti visive e incontri. Tra queste, spicca “Burnout”, una mostra collettiva che esplorerà le conseguenze psico-fisiche delle condizioni lavorative contemporanee. L’esposizione, che sarà ospitata al Temporary Storing della Fondazione per l’arte Bartoli-Felter nel quartiere Stampace, vedrà protagonisti gli stessi artisti del Collettivo FUORISEDE, i quali svilupperanno ulteriormente i temi già affrontati nell’happening di ottobre.
Un’altra mostra di grande interesse sarà “Nuove Illusioni”, che raccoglierà le opere degli artisti Luciana Aironi, Maria Francesca Angius, Nicola Caredda, Mara Damiani, Salvatore Delogu, Daniela Frongia, Gavino Ganau, Carlo Laconi, Max Mazzoli, Andrea Milia, Marcello Nocera, Vincenzo Pattusi, Pietro Ullu e Diego Vargiu. L’esposizione si concentrerà sulle illusioni della contemporaneità, tra rivoluzione digitale, intelligenza artificiale e le nuove frontiere dello spazio, affrontando il loro impatto sulla percezione del tempo, delle relazioni e dei ruoli sociali.
Le mostre saranno accompagnate da una serie di eventi collaterali, tra cui la conferenza “Identità urbana e paesaggistica di Sant’Elia. Progetti dal passato e idee per il futuro”, organizzata in collaborazione con l’Università di Cagliari. Visite guidate, tour dei murales e talk con gli artisti arricchiranno ulteriormente il programma del festival, facendo del Cagliari Urbanfest un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire come l’arte urbana possa trasformare i luoghi e generare nuove connessioni sociali.