Il Comune di Oliena, con il supporto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, ha organizzato un evento di grande importanza per celebrare il centenario della nascita della pittrice Liliana Cano (1924-2024), una figura chiave nell’arte sarda.
Venerdì 11 ottobre 2024, presso la Biblioteca Comunale di Oliena, si terrà una conferenza intitolata “Liliana Cano 1924-2024: un Museo Diffuso a Oliena nel Centenario dell’Artista”. L’iniziativa, frutto della collaborazione con l’Archivio Liliana Cano e il Presidio Turistico Oliena Galaveras, segna un momento cruciale per il riconoscimento del legame speciale tra l’artista e il territorio olianese, sottolineando la rilevanza del progetto del Museo Diffuso dedicato alla pittrice.
L’evento non sarà solo un’occasione per riflettere sull’eredità artistica di Liliana Cano, ma anche per presentare ufficialmente la creazione del Museo Diffuso Liliana Cano. Questo progetto ambizioso mira a trasformare Oliena in un vero e proprio museo a cielo aperto, con un percorso che attraverserà luoghi storici, culturali e religiosi del paese, dove le opere dell’artista dialogheranno con il territorio. Il Museo Diffuso rappresenta un’iniziativa innovativa, volta a valorizzare il patrimonio artistico locale, con l’obiettivo di attrarre visitatori e turisti, e di promuovere la crescita culturale e turistica della zona.
Il Sindaco di Oliena, Sebastiano Congiu, ha sottolineato l’importanza del progetto, affermando che “Liliana Cano ha avuto un rapporto speciale con la nostra comunità. Il Museo Diffuso è il coronamento di un percorso di riconoscimento della sua arte, che ha saputo raccontare con grande sensibilità la storia e le tradizioni della nostra terra”. Congiu ha anche evidenziato come il museo possa rappresentare un’opportunità per lo sviluppo territoriale, favorendo ricadute economiche e nuove opportunità di occupazione per i giovani del territorio.
La conferenza vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui la Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, e l’Assessore regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, Ilaria Portas. Durante la mattinata, l’Assessore alla Cultura di Oliena, Pasquale Puligheddu, consegnerà il premio alla memoria “Liliana Cano” a Igino Panzino, figlio dell’artista e Presidente dell’Archivio Liliana Cano, in occasione del ventennale della cittadinanza onoraria conferita alla pittrice.
Un contributo significativo sarà offerto anche dalla Presidente Regionale del FAI, Monica Scanu, che rifletterà sull’importanza della tutela del patrimonio culturale e presenterà il Museo Diffuso Liliana Cano come candidato per l’edizione 2024 dei “Luoghi del Cuore” del FAI. Inoltre, Carla Pacchiano, Capo Delegazione FAI di Nuoro, illustrerà le Giornate FAI d’autunno, che si terranno nei due giorni successivi e offriranno un’ulteriore occasione di omaggio all’artista. Davide Mariani, Direttore Artistico dell’Archivio Liliana Cano, concluderà la conferenza con un approfondimento sul progetto museale, che rappresenta un’opportunità unica per Oliena di diventare un polo artistico e culturale.
A margine della conferenza, i partecipanti potranno esplorare in anteprima i siti del Museo Diffuso Liliana Cano con una visita guidata, che li porterà a scoprire le vie del centro storico e le chiese, arricchite dalle opere dell’artista.
L’evento proseguirà con le Giornate FAI d’autunno il 12 e 13 ottobre, durante le quali Oliena sarà il cuore di un importante appuntamento artistico intitolato “Le radici del colore”. Il percorso guidato, con partenze ogni 20 minuti da Piazza Santa Croce, permetterà ai visitatori di ammirare le opere più rappresentative di Liliana Cano, come “La Processione” (2006), il murale “Una giornata di sole” (1996) i dipinti della Chiesa di San Lussorio, il “Monumento alla donna” (1985), la Via Crucis nella Chiesa di Sant’Ignazio e le tele esposte nella Chiesa di Santa Maria e nel Palazzo Comunale di Oliena.
Questo itinerario artistico non è solo un omaggio all’artista, ma anche un modo per mettere in luce la capacità di Cano di cogliere l’essenza del paesaggio umano e naturale della Sardegna, e di restituirla in opere che ancora oggi affascinano ed emozionano.