Nel panorama digitale sempre più interconnesso, la protezione dei minori è una priorità crescente per i legislatori e le autorità di regolamentazione. In Italia è in atto un cambiamento significativo da parte dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) che sta introducendo nuove regole mirate a garantire la sicurezza dei minori su Internet.
Queste norme, approvate lo scorso 24 settembre 2024, rappresentano un passo da gigante nella tutela dei minori online ma hanno anche sollevato importanti questioni legate alla privacy, alla sicurezza dei dati e alla libertà individuale.
Le nuove norme e il contesto legislativo. L’impulso a questa regolamentazione nasce dal “Decreto Caivano” (Legge 159/2023), che ha introdotto l’obbligo di verificare l’età degli utenti per l’accesso a siti pornografici. Questo è stato il primo passo verso una regolamentazione più ampia, che ora include non solo i siti con contenuti per adulti, ma anche le piattaforme di gioco d’azzardo, siti scommesse ADM con bonus benvenuto sport e, potenzialmente, anche i social.
L’articolo 13-bis del Decreto Caivano, infatti, assegna all’AGCOM il compito di definire le modalità tecniche e procedurali per garantire che solo gli utenti maggiorenni possano accedere a tali contenuti.
Un approccio tecnologicamente neutrale. L’AGCOM ha cercato di adottare un approccio tecnologicamente neutrale, lasciando ai fornitori di servizi online la libertà di scegliere la tecnologia più adatta per verificare l’età degli utenti, a condizione che vengano rispettati rigorosi standard di protezione dei dati personali.
Questo significa che, pur essendo possibile utilizzare lo SPID come metodo principale di verifica dell’età, sarà teoricamente possibile utilizzare anche altre opzioni di autenticazione.
In ogni caso, tutte queste modalità dovranno rispettare i principi della riservatezza “rafforzata” e del doppio anonimato, che garantiscono che né i fornitori dei servizi né quelli della verifica possano accedere ai dati personali degli utenti. Questo è un elemento cardine della proposta di AGCOM per bilanciare la necessità di proteggere i minori con il diritto alla privacy degli adulti.
Applicazioni pratiche ed estensione del provvedimento. Anche se l’ambito iniziale del Decreto Caivano era quello dei siti pornografici, il nuovo regolamento AGCOM estende la verifica dell’età anche ad altri tipi di piattaforme. Oltre ai siti per adulti, saranno infatti interessati i siti di gioco d’azzardo e scommesse sportive, che dal 2025 dovranno obbligatoriamente richiedere l’autenticazione tramite SPID o sistemi equivalenti.
L’AGCOM ha inoltre previsto che questo sistema potrebbe essere applicato a ulteriori categorie di siti che potrebbero nuocere allo sviluppo dei minori: siti che promuovono armi, violenza, odio o discriminazione, così come quelli che incentivano pratiche dannose per la salute, come anoressia, bulimia o l’uso di sostanze stupefacenti.
Le sanzioni per chi non si adegua alle nuove regole. Una volta che la Commissione Europea avrà dato il suo via libera definitivo al regolamento, attualmente in fase di valutazione, le piattaforme avranno 60 giorni di tempo per conformarsi alle nuove disposizioni.
Chi non rispetterà le regole rischierà sanzioni severe, compreso il blocco temporaneo o permanente dell’accesso al sito o alla piattaforma. L’AGCOM avrà il potere di intervenire d’ufficio, diffidando i trasgressori e concedendo loro un massimo di 20 giorni per adeguarsi prima di adottare misure più drastiche.
Un passo verso un Internet più sicuro per i minori. Questa nuova regolamentazione rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente digitale più sicuro per i minorenni. La sfida principale, tuttavia, sarà bilanciare le misure di sicurezza dei minori con la tutela della privacy degli utenti adulti e garantire che il sistema di verifica dell’età non diventi un ostacolo all’accesso legittimo ai contenuti online.