“Il mondo a portata di mano”. Potrebbe bastare questa frase a riassumere l’ultimo decennio della nostra storia, un’epoca inevitabilmente segnata dall’avvento degli smartphone. Oggi, le possibilità offerte da questi preziosi dispositivi elettronici sono pressoché infinite. Definirli dei cellulari, poi, è quantomeno riduttivo. Per dare un’idea delle funzioni che possono svolgere, basti pensare che esistono applicazioni in grado di rendere i nostri compagni da tasca dei maggiordomi virtuali utilissimi per chi viaggia. Una delle tante innovazioni che danno l’idea della centralità degli smartphone nelle nostre vite.
Non dovrebbe sorprendere, dunque, che negli ultimi anni il settore del mobile gaming sia cresciuto in maniera esponenziale, diventando una miniera d’oro per gli sviluppatori. Si calcola infatti che solo nel 2020 il mercato dei giochi per smartphone possa superare i 100 miliardi di dollari. Cifre spaventose che sono il risultato di un processo evolutivo lungo e faticoso.
Già nel lontano 1997 in molti avevano potuto avere un assaggio del potenziale di questi videogiochi grazie a Snake, disponibile per i telefoni Nokia e diventato famoso in tutta Europa. In Giappone, invece, la passione per il mobile gaming è sempre stata fortissima. Ne è la dimostrazione la famosa casa di sviluppo videoludica Namco, che nel 2003 ha pubblicato la versione mobile di Ridge Racer, videogioco di corse automobilistiche che vantava una grafica in grado di rivaleggiare con le console dell’epoca.
Dai primi anni 2000 fino ad oggi il mercato del mobile è stato dominato da puzzle game e giochini arcade (tra cui la celebre saga di Candy Crush) ma la vera rivoluzione è arrivata nel 2016 e coincide con il lancio di Pokémon GO, gioco di punta di Niantic che ha frantumato record dopo record. Alla base del successo di questo titolo c’è senza ombra di dubbio l’AR, la cosiddetta realtà aumentata. Pokémon GO ha infatti spinto milioni di utenti ad interagire con l’ambiente esterno attraverso un raffinato sistema di geolocalizzazione. In sostanza, per catturare le famose creature ideate da The Pokémon Company era necessario uscire di casa ed esplorare ogni angolo del proprio quartiere, ottenendo una sensazione di scoperta e avventura senza precedenti.
A testimoniare l’importanza epocale avuta da Pokémon GO nel campo del mobile gaming, qualche anno dopo, è stato il lancio di Harry Potter: Wizards Unite, uno dei tanti titoli prodotti negli ultimi anni che riprendono la medesima struttura ludica del loro padre putativo, adattandola a contesti nuovi. Parlando di numeri, invece, l’impennata in termini di ricavi del settore dei videogiochi mobile è semplicemente impressionante, se si fa il paragone con il periodo precedente al 2016. Entro il 2021, tra l’altro, si prevede che i giochi portatili possano rappresentare addirittura il 60% dell’intero settore videoludico globale.
In molti, di fronte a un’ascesa talmente inarrestabile, si sono interrogati sui motivi che hanno spinto così tante persone ad appassionarsi a questa categoria di videogiochi. Tra tutti quelli ipotizzabili, è innegabile che uno dei principali motivi del successo dei giochi mobile sia la loro comodità. Proprio come per le tante piattaforme di streaming o i tanti giochi da casinò online, la possibilità di poterne usufruire direttamente dal cellulare, da qualsiasi parte del mondo, riveste un ruolo di fondamentale importanza. Se a questo si aggiunge un grado di accessibilità spesso maggiore rispetto ai titoli per console e PC, ecco che si spiega il tutto. D’altronde, questa caratteristica esercita una forte attrattiva su una categoria di pubblico alquanto numerosa: i giocatori occasionali. In tanti, pur non essendo appassionati di videogiochi o non potendosi permettere investimenti pesanti come quelli necessari per comprare una console, possono comunque usufruire dei tanti giochi disponibili sul mercato a prezzi decisamente più bassi, magari per concedersi una mezz’oretta di svago ogni giorno. Un elemento da non sottovalutare, in un’epoca in cui la vita procede a ritmi serratissimi.
I numeri testimoniano il clamoroso successo dei giochi mobile, che da qui a qualche anno rischiano di polarizzare il mercato. Un risultato sbalorditivo ma che affonda radici in un passato più lontano di quanto si pensi.