Quest’anno, il Festival dello Zecchino d’Oro torna in grande stile per la sua 67ª edizione, un appuntamento imperdibile per celebrare il talento dei più piccoli e affrontare temi universali attraverso il linguaggio della musica. Coincidendo con i 70 anni della Rai e del Piccolo Coro dell’Antoniano, la manifestazione si svolgerà in diretta su Rai 1 con un ricco programma che culminerà nella finalissima del 1° dicembre.
Le semifinali, in onda il 29 e 30 novembre, saranno condotte dalla coppia inedita formata da Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni. La finale, invece, vedrà il ritorno di Carlo Conti, direttore artistico dello Zecchino d’Oro, che guiderà il pubblico verso la proclamazione della canzone vincitrice tra le 14 in gara.
Le canzoni, prodotte dall’Antoniano e distribuite da Sony Music Italia, vantano la firma di 36 autori, tra cui nomi noti come Red Canzian, Luca Argentero, Johnson Righeira, Piero Romitelli, Andrea Mingardi, Enrico Galiano, Massimo Zanotti, Giulia Luzi, i Thru Collected e Max Elias Kleinschmidt. I brani spaziano tra vari generi musicali, dalla techno dance al jazz, e affrontano temi come amicizia, tecnologia, emozioni e pace.
Ad interpretarli, 19 piccoli cantanti provenienti da 11 regioni italiane, accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni. Tra questi giovani talenti, due rappresentano la Sardegna: Andrea Trullu di Decimomannu ed Elisabetta Obino di Sassari, entrambi di 8 anni.
Le giovani voci dalla Sardegna: Andrea Trullu ed Elisabetta Obino
Andrea Trullu, 8 anni, arriva da Decimomannu, un paese vicino a Cagliari. Nato il 26 giugno 2016, vive con i genitori, il fratello maggiore Matteo e la sua gatta persiana di 16 anni, Dorotea. Andrea si descrive come un bambino gentile e disponibile, anche se ammette di arrivare spesso in ritardo a scuola.
La passione per la musica lo accompagna da sempre: “Prima ancora di camminare, ballavo la baby dance in campeggio con la mia famiglia. Mi sono innamorato della batteria al primo concerto, ho scoperto il pianoforte grazie a Einaudi e ora mi dedico al canto”. Tra i suoi artisti preferiti spiccano i Pinguini Tattici Nucleari e Ultimo, ma il suo idolo resta il fratello maggiore, che suona la chitarra.
Andrea porterà sul palco la canzone “Un rospo nel bosco”, che descrive come un brano dal ritmo coinvolgente e dal testo simpatico: “Parla di un rospo che sogna di diventare un principe azzurro per essere accettato dal mondo”. Per lui, lo Zecchino d’Oro rappresenta un luogo di amicizia e condivisione: “Qui ho trovato tanti nuovi amici”. Nel tempo libero ama giocare a calcio, costruire con i LEGO e fare passeggiate al mare.
Dall’altra parte dell’isola, Elisabetta Obino, anche lei di 8 anni, vive a Sassari con i genitori, il fratello Gianluca e tre gatti: Mia, Frittella e Ragù. Nata il 15 novembre 2016, Elisabetta si definisce una bambina socievole e altruista, anche se a volte litiga con il fratello. La musica è per lei una fonte inesauribile di felicità: “Non passo un giorno senza cantare o ascoltare musica. Mi fa esplodere la felicità che ho dentro”.
La sua passione per il canto è nata prestissimo, quando, ancora piccolissima, ha partecipato a un coro che interpretava le canzoni dello Zecchino d’Oro. “Nonostante la pandemia, ho continuato a cantare online. L’anno scorso ho scoperto il musical, che completa la mia passione per il canto”, racconta.
Elisabetta gareggerà con “Coccodance”, una canzone che la fa sorridere e ballare: “Quando penso alle galline del testo, non riesco a trattenere le risate”. Oltre alla musica, coltiva interessi come la pallamano, il disegno e il mare, e sogna un futuro in cui viaggerà per il mondo cantando.
La giuria, composta sia da grandi ospiti come Lino Banfi, Tosca D’Aquino e Caterina Balivo, sia da 20 bambini che cambiano a ogni puntata, avrà il compito di decretare la canzone vincitrice. Il ritorno di Topo Gigio, assente dal 2006, aggiunge un tocco di nostalgia e allegria all’evento.
Lo Zecchino d’Oro, più che un semplice festival, è un ponte tra generazioni. Attraverso la musica, unisce grandi e piccoli, raccontando storie di sogni, valori e speranze, in un’edizione che promette di rimanere nel cuore di tutti.