Seconda serata per Narcao Blues, il festival organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, in corso fino a sabato (29 luglio) nel paese di Narcao (a una sessantina di chilometri da Cagliari e sedici da Carbonia). La manifestazione, che quest’anno spegne trenta candeline, propone un cartellone che sotto il titolo “Sardinia Plays The Blues” punta sul talento degli artisti isolani della “musica del diavolo”. E c’è già il tutto esaurito per i concerti in programma nel tradizionale spazio di piazza Europa, che fin dalla prima edizione ospita il festival: nel rispetto delle misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del COVID-19, ogni serata non potrà accogliere infatti più di duecento spettatori.
Un piacevole ritorno aprirà la scaletta di domani (giovedì 27 agosto): alle 21:30 riflettori puntati sul duo Don Leone, composto dai sulcitani Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra e batteria), un progetto nato dall’urgenza espressiva dei suoi musicisti dopo un’intensa attività su palcoscenici regionali e nazionali. Chitarra slide, battiti di mani, voci rauche e una vecchia valigia sulla quale tenere il tempo: è questa l’essenza di Don Leone, vincitore dell’edizione 2017 dell’Italian Blues Challenge che l’ha portato a competere nella finale dell’European Blues Challenge 2018 a Hell, in Norvegia, e alle semifinali mondiali dell’International Blues Challenge a Memphis.
Secondo set, intorno alle 23, con l’heavy blues dei cagliaritani King Howl, formazione attiva dal 2009 e composta da Diego Pani (voce e armonica), Marco Antagonista (chitarra), Alessandro Cau (basso) e Alessandro Sedda (batteria). I suoni della prima metà del Novecento, di grandi del bluesmen come Son House, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati assumendo nuove forme, incorporando gli stili dello stoner rock, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea.
Per informazioni, la segreteria del festival risponde all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e al numero 0781875071.