Un festival musicale gratuito, pensato per i più giovani, con l’obiettivo di incrementare l’offerta turistica di Decimomannu: dal 28 al 30 settembre prende vita la prima edizione del DCM Music Festival, nuovo appuntamento di inizio autunno organizzato e supportato dall’amministrazione comunale in concomitanza con la celebre festa di Santa Greca.
Il festival prenderà il via sabato 28 settembre alle 22 inpiazza Santa Grecadal giovane rapper cagliaritano Grizy, e a seguire si ballerà con le selezioni musicali della Zona.
Il giorno dopo (domenica 29 settembre) alle 22 a salire sul palcoscenico saranno gli Antani Project, cover band tra le più gettonate del panorama nazionale, con alle spalle più di 900 concerti e una proposta che spazia tra brani originali e altri che attingono dal repertorio dei Green Day, Oasis, Queen, Ed Sheeran, dance anni ‘90, pop anni’ 80 fino, passando con naturalezza per gli Ac/Dc e Andrea Bocelli.
Lunedì 30 settembre alle 22 il compito di surriscaldare luci e amplificatori sarà affidato alla dj Rossella Duville, tra le maggiori cultrici del reggaeton in Sardegna, con una selezione che spazierà dal genere che trae origine dalla musica caraibica, passando per il moombahton, la dance, house e la musica commerciale internazionale.
Mezzora più tardi la prima edizione del DCM Music Festival vivrà il suo momento più atteso: alle 22:30 a far ballare il pubblico ci penserà l’energia di Rose Villain, reduce dal successo del nuovo album “Radio Sakura”, che ha esordito al secondo posto della Top Albums Debut Global di Spotify e che, ha conquistato il podio della Top Album FIMI. Il concerto si inserisce tra le date del “Radio Sakura Summer Tour 2024”, in attesa del live show che l’artista milanese presenterà nei club ad ottobre.
A chiudere la serata e la prima edizione del Festival sarà dalla mezzanotte dj Simon, con la sua performance che si caratterizza per la forte personalizzazione delle tracce, con remix e mashup originali, e la sua capacità di coinvolgere il pubblico con giochi e momenti emozionali.
Non solo musica, ma anche ristoranti tenda, chioschi, food truck e tanto altro.
La Sagra di Santa Greca, celebrata a Decimomannu, affonda le sue radici nel XIII secolo e rende omaggio alla giovane martire cristiana. Secondo la tradizione, Greca visse tra il III e IV secolo e subì torture terribili, come la flagellazione e l’infissione di chiodi nella testa, per essersi rifiutata di rinunciare alla fede. Alla fine, fu decapitata nel 304 durante le persecuzioni di Diocleziano contro i cristiani.
Il culto di Santa Greca è attestato almeno dal XIV secolo, come risulta da vari documenti storici, in particolare quelli legati al convento delle monache presso la chiesa a lei dedicata. Ogni anno, il 30 aprile e il venerdì che precede l’ultima domenica di settembre, a Decimomannu si celebra la vestizione del simulacro di Santa Greca. La sua statua viene adornata con un abito prezioso ricamato in fili d’oro, la corona, in una mano la palma del martirio e il giglio simbolo di purezza nell’altra mano il Vangelo. La vestizione è una tradizione antica, intrisa di fede e amore, a cui segue il suggestivo momento de “s’incontru”.
Il 30 aprile e il sabato che anticipa l’ultima domenica di settembre, si svolge il commovente rito dell’incontro tra il simulacro e la reliquia con tre inchini reciproci. I due cocchi vengono affiancati tra gli spari e il suono delle campane per sancire il vero inizio della festa con l’arrivo della reliquia nel luogo del suo rinvenimento. La processione domenicale di Santa Greca, con il suo passo lento e solenne, attraversa le strade di Decimomannu, accompagnando il simulacro della Santa. Le vie del paese, addobbate per l’occasione, sono animate dalle melodie tradizionali dei suonatori di launeddas, che si uniscono al coro dei “goccius”, canti devozionali intonati dai fedeli in onore della martire.
A rendere omaggio alla Santa nel suo percorso sono presenti gruppi folk provenienti da diversi paesi della Sardegna, le autorità civili, religiose e militari, e le due confraternite: quella di Santa Greca, che trasporta il simulacro sul cocchio processionale, e quella del Santissimo Sacramento che porta in processione la reliquia. Il lunedì successivo alla festa principale, Decimomannu si riempie nuovamente di colori e devozione per la processione dedicata a Santa Greca. Il corteo si snoda per le vie del paese, seguito da una lunga schiera di fedeli, gruppi in abiti tradizionali, e rappresentanze delle confraternite. I partecipanti, intonando preghiere e canti devozionali, attraversano strade addobbate per l’occasione, creando un’atmosfera solenne ma al contempo familiare.
Al termine della sagra, arriva il momento più toccante e simbolico: la separazione tra la statua di Santa Greca e le sue reliquie, portate dalle rispettive confraternite di Santa Greca e del Santissimo Sacramento. Questo evento, chiamato anche “da dispiria” è segnato da un rituale particolarmente emozionante: i due cocchi, uno che trasporta il simulacro della Santa e l’altro le reliquie, si inchinano ripetutamente 3 volte, un gesto solenne che rappresenta l’addio temporaneo tra la reliquia e il simulacro. Durante questo momento speciale, i fuochi d’artificio, pur essendo solo sonori, scandiscono l’atmosfera con il loro fragore festoso.
Tra abbracci e sorrisi, i partecipanti si congedano con la promessa di ritrovarsi l’anno successivo, pronti a rinnovare la loro devozione a Santa Greca e a rivivere insieme queste emozioni intense.