Il gruppo Musica Spiccia e il trio Suonno D’Ajere sono i protagonisti – domani (sabato 26) a Portoscuso (Sud Sardegna) – della sesta e penultima serata di Mare e Miniere, la rassegna e i seminari di musica, teatro e danza di matrice popolare organizzati dall’associazione culturale Elenaledda Vox con la direzione artistica del musicista e compositore Mauro Palmas. Serata che presenta un cambio di orario rispetto a quello annunciato, data la coincidenza con la partita della Nazionale di calcio.
L’apertura – anticipata alle 20:30 nel consueto spazio dell’antica tonnara Su Pranu – è affidata ai Musica Spiccia, una formazione particolare, composta da una ventina di elementi di diverse età, dai dodici anni agli “anta”, che suonano archi, fiati, fisarmoniche, corde e percussioni sotto la direzione di Giulia Cavicchioni. Un progetto nato nel 2006 in seno al Baule dei Suoni, associazione di promozione sociale con base ad Albese con Cassano, vicino a Como, attiva da oltre vent’anni in ambito artistico e pedagogico, con lo studio e la riproposizione di musica popolare italiana e di musiche dal mondo come principale scopo.
Fondatrice e anima del progetto, musicista e insegnante di violino, Giulia Cavicchioni avvicina bambini, ragazzi e adulti all’esperienza della musica in modo poco accademico perché non privilegia la teoria e la tecnica, ma educa alla memoria dell’udito, all’ascolto: si impara così a suonare senza dipendere dallo spartito, come si impara a parlare prima che a leggere. I Musica Spiccia hanno all’attivo sei produzioni discografiche, tra cui “T’chal bal – Lasèmela andà”, registrato in parte a Capo Verde, insieme al gruppo Baptistinhas.
Dal vasto organico dei Musica Spiccia alla formula trio dei Suonno D’Ajere, protagonisti della seconda parte della serata con inizio previsto alle 22:45 (al termine della partita della Nazionale). Irene Lupe Scarpato (voce), Marcello Smigliante Gentile (mandolino, mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica) provengono ognuno da esperienze musicali diverse, dal jazz alla musica leggera, dalla musica popolare a quella classica, ma nei loro percorsi hanno sempre incontrato la canzone napoletana, rimanendone profondamente affascinati.
Il progetto Suonno D’Ajere è nato nel 2016 appunto dall’esigenza di conoscere e approfondire la storia musicale vocale partenopea. Il trio ha così sviluppato via via un credo rigoroso, con l’obiettivo di segnare un filo conduttore nella canzone napoletana dal ‘500/’600 fino ai nostri giorni, individuando i brani più rappresentativi attraverso un criterio storico/stilistico.
Nel 2019 i Suonno D’Ajere si sono aggiudicati a Spilimbergo il Premio Folkest-Alberto Cesa (che l’anno dopo è andato proprio ai Musica Spiccia), il premio Bianca d’Aponte International ad Aversa, e la menzione della giuria internazionale e per la migliore interpretazione al Premio Andrea Parodi a Cagliari.
Nel rispetto delle norme anti Covid-19, per partecipare agli appuntamenti in programma è necessaria la registrazione all’ingresso della tonnara Su Pranu. Info: [email protected].