377 è un numero magico, uno dei pochi a tre cifre nella sequenza di Fibonacci, quindi legato alla sezione aurea, un numero che in natura unisce il micro al macro, l’umano al Divino, e che ha riempito di bellezza e di aura speciale questo progetto.
Esce ufficialmente sabato 23 aprile il disco “377:” del contrabbassista e compositore sardo Sebastiano Dessanay, figlio del viaggio artistico nel quale l’artista sardo tra il 2018 e il 2019 ha visitato tutti i Comuni della Sardegna in sella alla sua inseparabile bicicletta, con in spalla uno zaino e il suo ukulele basso.
Dessanay nel corso di ogni tappa ha composto su pentagramma frammenti inediti, registrando i suoni dei luoghi visitati, le voci delle tante persone incontrate, studiando e catturando le musiche tipiche di ogni zona in cui ha sostato o soggiornato.
Il lavoro, sesto capitolo nella sua discografia da solista, vede la luce dopo anni di scrittura e ricerca, caratterizzati dall’emergenza pandemica insorta proprio alla fine del viaggio, e annovera la partecipazione di importanti musicisti, come il pianista australiano Peter Waters, il batterista Roberto Migoni, il chitarrista Francesco Morittu, il sassofonista Emanuele Contis e l’armonicista Max De Aloe, artisti che hanno contribuito ad arricchire musiche, frammenti e composizioni. Decisive, inoltre, sono state le collaborazioni con Su Cunsertu Bonarcadesu, Tenore de Orosei Antoni Milia, Coro di Ozieri, Silvano Fadda, Nicola Loi, Giovanni Magrini, Michele Mastio, Tonio Stara, Piero Piras e Diego Deidda.
“377:” è stato realizzato grazie al progetto di crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso, ed è stato registrato in due sessioni, in due luoghi agli antipodi della Sardegna: al Jane Studio di Marti Jane Robertson (che ha curato anche il missaggio e il mastering presso lo Studio della Giraffa) di Cagliari, e nell’home studio di Rena Majore (Aglientu), con la preziosa consulenza artistica di Paolo Pischedda. Le grafiche del progetto sono state curate, invece, da Valentina Vinci, con le foto dello stesso Dessanay e di Francesca Ardau.
Il disco si può acquistare presso il negozio online dell’Associazione 377 o nella pagina Bandcamp dell’artista. È possibile, inoltre, trovare le copie fisiche nei principali negozi di dischi della Sardegna: Alta fedeltà (Via Grazia Deledda, 27, Cagliari), MR Musick (Piazza Goffredo Mameli, 1, Nuoro), Messaggerie Sarde (Piazza Castello, 11, Sassari), Libreria Emmepi Ubik (Corso Umberto I, 235, Macomer), Closer Rock Shop (Via Tirso, 148, Oristano).
«L’album “377:” è il mio lavoro discografico più importante – spiega Dessanay -, il culmine di un progetto che vede finalmente la luce, dopo una sorta di pausa musicale rispetto ai tanti anni dedicati alla sperimentazione. Con questo disco, figlio del 377 Project che tra il 2018 e il 2019 mi ha visto visitare, conoscere e studiare a fondo tutti i Comuni della Sardegna, voglio omaggiare la mia terra con musica composta in loco e ispirata direttamente dalle esperienze vissute nel corso del viaggio che definisco epico e d’altri tempi. Una sfida, dunque, per cercare e indagare le radici anche musicali della mia terra».
«Credo che ciò non sia avvenuto completamente, ma ritengo che la musica composta da un sardo in Sardegna non possa che riflettere un’esperienza profonda legata al territorio, anch’esso oramai sotto l’effetto della globalizzazione ma ancora impregnato di suoni e culture millenarie. L’auspicio è che questo lavoro venga a tutti gli effetti considerato un disco di musica sarda e non costituisce per me un punto d’arrivo, ma forse il punto d’approdo da cui ripartire per una nuova avventura musicale. Le musiche presenti nel disco sono arrangiamenti ed estensioni di alcuni dei frammenti musicali composti con il mio ukulele basso durante il viaggio. Ho scelto quelli che descrivono bene in musica ciò che ho provato durante il viaggio: l’entusiasmo dell’inizio, lo stupore davanti a scenari incredibili, davanti alla natura, all’archeologia, la malinconia trasmessa da alcuni piccoli paesi in via di spopolamento, la calma ammirando alcuni paesaggi incontaminati e a volte desolati, l’energia degli abitanti di alcuni paesi vivaci, e anche la tristezza di alcune storie narrate», prosegue il musicista.
«Senza la presenza di amici musicisti incredibili non sarei mai riuscito a realizzare questo lavoro. Cito Peter, Roberto, Francesco, gli ospiti Emanuele e Max, e poi le brevissime apparizioni di artisti registrati in viaggio. La scaletta e la scelta dei frammenti registrati in viaggio, centinaia, è stata fatta grazie ai preziosi consigli dell’amico fonico e musicista Paolo Pischedda, di base a Como. Il disco è stato registrato in parte ai Jane Studio di Cagliari, in parte in case private a novembre 2021 e il suono è stato curato magistralmente da Marti Jane Robertson. La bellissima grafica di copertina e il poster in formato A3 all’interno sono di Valentina Vinci capace di catturare l’essenza di un viaggio in solitaria attraverso i paesaggi della Sardegna soprattutto dell’interno, quella che ha più bisogno di rivalsa e attenzioni rispetto a quella costiera», conclude Dessanay.
Le formazioni che accompagnano Sebastiano Dessanay nel disco “377:” sono sostanzialmente due: quella del trio, che lo vede affiancato da Peter Waters al pianoforte e Roberto Migoni alla batteria, e del duo, in cui si accompagna con il chitarrista Francesco Morittu, amico e compagno di viaggio in svariate produzioni discografiche precedenti. Musiche e composizioni sono state attinte da un vasto archivio creato dal contrabbassista sardo durante il lungo viaggio, e sono state arricchite all’occorrenza dall’inserimento di importanti strumentisti come il sassofonista Emanuele Contis e l’armonicista Max De Aloe. Le composizioni si alternano sapientemente con registrazioni di viaggio che raccontano suoni della natura, musiche tradizionali spesso intersecate dal suono dell’ukulele basso.
Ascoltando il disco ci si perde nelle correnti dei flussi del mare sardo, danzando su ritmi tipici suonati dalla chitarra, soffermandosi sovente su malinconici frammenti che descrivono una Sardegna inedita, vittima dello spopolamento, falcidiata da siccità e violenti incendi.
Dessanay ha voluto preservare, tuttavia, la purezza e verginità dei cori incontrati, per difenderne suoni e peculiarità. Il viaggio di “377:” si muove tra nuorese, campidanese, logudorese e gallurese, tra ospitalità e diffidenza, feste di gruppo e solitudine necessaria.
Il disco si apre con la composizione “Si parte!” e si conclude con la variazione sul tema iniziale, intitolata “Il viaggio continua”, lasciando intendere che il percorso del 377 Project avrà ancora tante pagine da scrivere, e musiche da regalare.