Il nuovo album del rapper turritano Giocca è finalmente pronto. Anticipato dal disco “Sardofuturismo”, uscito appena un mese prima su tutte le più note piattaforme di streaming, il nuovo album si intitola “Heliocentric Rhymes” e sviluppa il concetto di sardofuturismo in maniera dettagliata, portando una nuova filosofia di sardità mai realmente espressa in questi termini, dove la “coscienza di sè” è la chiave per comprendere il nuovo sardo del futuro, il cui percorso di emancipazione passa da una rilettura e riscoperta delle proprie origini nuragiche fino alla rilettura della propria storia.
Dalla reinterpretazione della realtà attraverso nuovi occhi e nuove prospettive all’abbandono dei pregiudizi verso se stesso e del fatalismo con il quale si è abituato a convivere; dall’elaborazione di un misticismo futurista basato sul simbolismo degli dei protosardi e sulla riscoperta delle iscrizioni rupestri (le pietre parlano) che ripercorre la tradizione al di fuori della macchietta folkloristica fino alla celebrazione di una cultura inclusiva rispetto alla globalizzazione che però rivendica il diritto alla limba e lotta per lo Ius Soli come fondamento del “nuovo” popolo sardo, basando l’appartenenza non sul sangue ma sulla terra.
Il disco ha un titolo in inglese perché è una citazione, fin dalla copertina curata da G.F., di un album degli anni 70 del noto musicista jazz SUN RA. Un artista tra i più creativi del genere, tra i primi esploratori del free jazz ed uno dei primi a sviluppare il concetto di afrofuturismo, una filosofia che poneva i neri di America che avevano subito la diaspora dall’Africa (causata dalla tratta degli schiavi imposta dalla colonizzazione del continente) in una nuova ricerca delle proprie fondamenta culturali attraverso la riscoperta della storia africana ed in particolare egiziana quale fondamento della propria civiltà, per la ricostruzione di un immaginario culturale che era stato soppresso da un modello culturale eurocentrico.
Su queste basi, in analogia, il sardofuturismo ricerca nuove fondamenta culturali per il popolo sardo attraverso la riscoperta della storia nuragica e protosarda ricostruendo un immaginario culturale che è stato soppresso dai modelli culturali imposti ai sardi negli ultimi secoli che hanno per anni denigrato lingua e cultura sarda, relegandola a sporadiche manifestazioni folkloristiche.
Le strumentali del disco sono state interamente prodotte dal beatmaker nuorese Jump HC: questo lavoro è un vero e proprio joint album fra i due artisti. Le uniche collaborazioni sono gli scratch di Dj Wall (uno dei migliori turntablist dell’isola ed attualmente campione DMC Italia) e la voce della cantante brasiliana Neia Dende nei cori di un ritornello.
L’album è stato registrato all’NME studio di Sassari da GHSTNT ed il master è stato fatto a Pisa da Rico Herrera. Il disco è autoprodotto ed è stato finanziato quasi totalmente tramite la campagna di crowdfunding Produzioni dal Basso. Uscirà in copia fisica, in vinile e CD, e fra qualche mese in streaming.
Il 19 agosto dal pomeriggio è prevista la prima data live di presentazione del disco presso Il baretto di Porto Ferro. In questa occasione nel pomeriggio verranno presentate le copie fisiche e le t-shirt, ci sarà una conferenza stampa e la sera il dj set vinilico di Jump HC, lo showcase di apertura del gruppo rap sassarese Rigantanti, ed infine il concerto di presentazione di Giocca X JHC: Live Heliocentric Rhymes. In chiusura, dj set black music con Dj Padrino.