“Dialogue’s Delight” è il disco d’esordio del duo formato dalla pianista e cantante Olivia Trummer e dal batterista Nicola Angelucci, pubblicato da A.D.A / Warner Music Italy il 5 maggio 2023, disponibile in copia fisica e su tutti gli store digitali.
La formazione, impreziosita in questo album dalla partecipazione del fisarmonicista Luciano Biondini, ha iniziato la sua collaborazione nel 2016 e ha sviluppato, nel corso degli anni, la sua poetica compositiva e interpretativa ricca di suoni, colori e dinamiche, in grado di disegnare un mondo sonoro complesso e allo stesso tempo gioioso e leggero. Il duo è una sorprendente miscela orchestrale: la voce chiara di Olivia e la naturalezza del suo tocco sul pianoforte, abbinati all’innato quanto sapiente talento improvvisativo, incontrano la batteria incredibilmente viva di Nicola che sembra avvolgere la musica come un raffinato ricamo, solo per dispiegarsi occasionalmente in assoli ad alta intensità.
Contrariamente a quanto accade di solito a nascere prima è stato il titolo del progetto: “Dialogue’s Delight” era sembrato sin da subito perfetto per descrivere un incontro così riuscito, in musica e nella vita. Solo in seguito, sempre più consapevoli di un mondo in cui l’apertura nei confronti degli altri e la capacità di comunicare sono sempre più rare e difficili, è nata la “title track” dell’album, che rivela magicamente anche la “mission” di questo duo: comunicare e suggerire la bellezza e la ricchezza della connessione umana. Fra i brani è senza dubbio il più rappresentativo e sottolinea, attraverso un sound fresco e una melodia diretta e immediata, l’importanza del dialogo a prescindere da chi abbia ragione o torto.
Inizialmente i due artisti hanno attinto dal corposo repertorio di entrambi, scegliendo musica che mettesse in risalto le potenzialità espressive dei loro singoli strumenti e il “paesaggio sonoro” cui dà origine. Tra questi “All is well” e “The Optimist”, di Olivia, in cui fuoriesce il talento strumentale dei due artisti che affrontano con naturalezza composizioni ritmicamente complesse, o “Dear” e “Strolling”, due brani particolarmente lirici di Nicola.
Sempre più coinvolti dal progetto hanno quindi cominciato a comporre pensando proprio al duo: nascono così “Indifference”, nel cui testo si racconta di quanto il dialogo tra le persone si stia esaurendo e “Inside the Rainbow” in cui l’ascoltatore fluttua attraverso la variegata gamma espressiva degli strumenti. Nella songlist trova spazio anche “Portoferraio”, il primo brano composto a quattro mani poco tempo dopo il loro incontro; è caratterizzato da un’atmosfera più malinconica simile, nella sua struttura, a una piccola “suite” composta da parti differenti che culminano, nel finale, in un momento “sinfonico”.
Nell’album non potevano mancare due standards, “When I fall in love” e “Lil Darlin”, a rimarcare il legame e l’amore per la tradizione del jazz e per l’immenso songbook americano. È proprio nelle personali versioni di questi due gemme musicali che è possibile individuare l’estetica di questo duo: una conoscenza profonda della tradizione jazzistica che consente, in una rielaborazione rispettosa e devota, di dare vita a qualcosa di nuovo e personale. Altrettanto nelle stesse composizioni originali è evidente un forte legame con la “forma” degli standard jazz, come in “Romance” o in “Valerio”.
Luciano Biondini si aggiunge, in alcuni momenti, alla loro conversazione con la sua innata musicalità e il suo grande senso ritmico, espandendo con enfasi e passione lo spettro sonoro del duo e immergendo la musica in una luce emotiva, sia come solista che come sensibile accompagnatore. “French Puppets”, di Nicola, è un brano che evidenzia, oltre all’eleganza del suo talento compositivo, fatto di sapienza, cantabilità e leggerezza, anche la sua capacità di valorizzare le doti degli altri artisti. Non a caso è stato scritto pensando proprio alle caratteristiche di Luciano Biondini, che lo impreziosisce con le sue sonorità e il suo fine talento improvvisativo.
A sottolineare ancora il “piacere del dialogo” anche la modalità con cui l’album è stato registrato: una dimensione intima con un approccio “live”, senza alcuna sovra-incisione e dando la priorità all’intensità e alla creatività della vivace interazione tra i protagonisti, creando così la piacevole sensazione nell’ascoltatore di poter essere parte della conversazione.