Ultimo capitolo di una carriera postuma impareggiabile, “I Can Only Be Me” di Eva Cassidy è un album di riferimento realizzato in collaborazione con la London Symphony Orchestra. In questo disco le parti vocali originali della cantautrice americanasono state isolate e accompagnate da nuovi arrangiamenti scritti da William Ross (“Autumn Leaves”) e Christopher Willis (le restanti 8 tracce).
Sfruttando i recenti progressi della tecnologia legata all’apprendimento automatico, la parte vocale esistente è stata scrupolosamente recuperata e migliorata per rivelare livelli di limpidezza e profondità mai sentiti prima. Il risultato è un album d’atmosfera e dal forte impatto emotivo, capace di dar vita a seducenti paesaggi sonori che accompagnano una voce pura.
“I Can Only Be Me” porta alla luce nuove sfaccettature della storia di Eva Cassidy la cui breve vita, la sua crudele scomparsa e soprattutto le sue onestà e vulnerabilità hanno toccato così tante persone.
La sensazione quasi tangibile della sua presenza, che è sempre stata alla base della sua impareggiabile carriera postuma, è qui più vivida che mai.
Il disco include registrazioni “Songbird” di Christine McVie, “People Get Ready” di Curtis Mayfield, il classico “Ain’t No Sunshine” di Bill Withers e una versione per archi di “Time After Time” di Cyndi Lauper.
Ma è forse con brani meno noti (come la tradizionale “Waly ,Waly”, “Tall Trees in Georgia” di Buffy Sainte-Marie, e la title track – perla rara di Stevie Wonder – “I Can Only Be Me”) che l’incontro tra la London Symphony Orchestra e la ragazza di Bowie, Maryland, diventa particolarmente ipnotico.
Nel 2023 avremmo festeggiato il sessantesimo compleanno di Eva. Quale modo migliore per celebrarlo?