“Scegliendo di lavorare su un testo come l’Edipo Re, decidiamo di attingere alla fonte primaria della cultura occidentale, fare il punto della situazione, partendo dal passato. Quello che portiamo in scena, non è il riadattamento del testo di Sofocle, scritto quasi duemilacinquecento anni fa, ma una sua versione mutilata, mescolata, assortita”.
“Se devo dire cosa è Edipo per me, – dice Simone Gelsomino, regista dello spettacolo – dico che Edipo è discorso di cose importanti. La creazione di uno spettacolo nasce sempre da una forza che sa più di vizio che di passione, una forza travolgente che invade ogni ambiente della tua vita, anche i più personali. Soprattutto i più personali”.
“Sofocle ci racconta la condizione del dramma umano, in continuo contrasto fra bene e male, fra conscio e inconscio. Ci disegna, nel 400 a.C. Emozioni umane potentissime che dopo due millenni e mezzo ancora ci comunicano con forza granitica. Non è un caso se il padre della psicanalisi ha tratto spesso ispirazione dalla mitologia classica per raccontare caratteristiche universalmente umane. Italo Calvino ci dice, che di un classico, ogni rilettura è una scoperta come la prima”.
“Non penso sia necessario ”modernizzare” i classici per farli sentire a noi più vicini, credo sia invece indispensabile, quasi come parte integrante dell’opera, filtrarli ogni volta con nuove esperienze”, conclude Gelsomino.
Lo spettacolo, “Edipo al di là”, in scena il 21 e il 22 agosto alle ore 21 nel cortile della Scuola Media n° 2 di Sassari è una nuova produzione dell’associazione La luna del pomeriggio, nata durante i mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria Covid. Tutto lo spettacolo, dalle prove, all’andata in scena, si è costantemente misurato con la nuova situazione nella quale chiunque di noi si è trovato immerso. Eppure, i lavori proseguono e a ritmo incalzante, forse perché ora, più di prima, “abbiamo voglia e bisogno di raccontarvi una storia”.
“Per noi è un onore è un grandissimo piacere debuttare all’interno della rassegna Sassari Estate 2020, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sassari”, afferma il regista.
In rispetto alle nuove normative anticovid il biglietto sarà acquistabile solo in prevendita, attraverso l’Emporio della solidarietà di San Paolo, perché la cultura può far bene a tutti, il numero di riferimento è 3420518757.
Nel linguaggio che è stato deciso di adottare in questa produzione c’è anche quello della danza, con Angelo de Serra, Elena Dny Idini, Rebecca Peru e Irene Maruddu, Martina Fancellu, Martina D’Amato e Asia Puggioni, allievi e coreografati da Sharon Podesva. Un connubio un po’ particolare ma decisamente molto interessante, che ha dato spunto per riflessioni sul linguaggio e sulla potenza evocativa delle immagini.