Sassari. Le tre settimane in zona rossa e le due in zona arancione ad aprile e maggio, imposte dal Governo per superare l’emergenza epidemiologica nell’isola, hanno bloccato le riprese del cortometraggio che le studentesse e gli studenti del liceo Margherita di Castelvì avrebbero dovuto girare a fine marzo, ultima tappa del progetto “Visioni di legalità – Cittadinanza e Costituzione attraverso il linguaggio cinematografico”.
Ora la Sardegna è ritornata finalmente in zona bianca e nonostante l’anno scolastico sia giunto al termine, grazie alla disponibilità dei ragazzi e all’impegno del dirigente Gianfranco Strinna, il cortometraggio è stato girato così come previsto dal progetto didattico.
Nei giorni scorsi gli spazi dell’associazione culturale di via Lamarmora “Piano B – Impara l’arte” hanno ospitato le riprese del cortometraggio scritto dai ragazzi insieme al regista Austinu D’Antonio, responsabile della sezione “Cinema e didattica” dell’impresa sociale Nuovi Scenari che ha coordinato le attività laboratoriali del progetto, dedicate alla cinematografia, avviato dall’istituto superiore cittadino grazie al finanziamento regionale del bando “Didattica e cinema” – annualità 2019.
Durante tutto l’anno scolastico, parte in presenza e parte in dad, i quindici studenti della 4T del liceo Castelvì – indirizzo economico e sociale – hanno partecipato a laboratori dedicati all’approfondimento dei principi della carta costituzionale e dell’educazione civica, proseguendo con quelli dedicati alla teoria e alla tecnica cinematografica, serviti anche all’individuazione del soggetto per la scrittura della sceneggiatura del cortometraggio appena girato, grazie al supporto del regista D’Antonio, del direttore della fotografia Michael Petrolini, della fonica Beatrice Mele e del videomaker Alessandro Tanca.
«In un’epoca nella quale i nuovi media permeano i contesti di vita e l’esperienza dei giovani – sottolinea il dirigente scolastico, Gianfranco Strinna – un progetto come questo, che forma il senso critico attraverso l’esperienza diretta, può costituire per il nostro istituto uno dei modelli didattici da attuare in futuro nel campo della media education e dell’educazione civica digitale. È soprattutto il gradimento espresso dalle nostre studentesse – prosegue Strinna – per un approccio di tipo pratico e laboratoriale che ci motiva a proseguire quest’esperienza anche nel prossimo anno scolastico».
Appuntamento, dunque, a settembre con la proiezione del cortometraggio che racconta la storia di un padre e di un figlio, le complessità del rapporto che li lega e il percorso di crescita identitaria del protagonista Alessandro al centro di una storia semplice nella sua costruzione, ma utile come esempio per la formazione di una coscienza civile che educa al rispetto degli altri.