Sassari. Recuperare un immobile di proprietà dell’amministrazione provinciale per ridestinarlo ad uso scolastico e al contempo riqualificare il contesto urbano.
È l’obiettivo del bando che la Provincia di Sassari espleterà nelle prossime settimane, approfittando delle risorse che arrivano dal Ministero per la coesione sociale, che servirà per realizzare il progetto propriamente messo a bando, grazie alle risorse contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’idea è stata presentata questa mattina a Palazzo Sciuti, dall’Amministratore straordinario Pietro Fois, dalla dirigente del settore edilizia scolastica l’architetto Maria Vittoria Loddoni e dai due giovani architetti Andrea Garrucciu e Maria Luisa Baule che hanno curato la predisposizione del documento preliminare alla progettazione.
Si tratta di ridare vita, funzionalità e contestualizzazione architettonica a due edifici che fanno parte dello stesso contesto urbano ormai dismessi da diverso tempo. L’immobile in questione è l’ex Questura, che fa parte di un isolato del centro storico cittadino fuori le mura, edificio prospicente i giardini pubblici, adiacente a piazza Università e sito in via Giovanni Maria Angioy. Attualmente una parte della struttura è stata concessa per il servizio mensa e sostegno alle persone bisognose della Casa della Fraterna Solidarietà, ma la provincia ci tiene a sottolineare che si troverà qualsiasi tipo di soluzione utile a non creare disagio a questo importantissimo servizio di solidarietà e assistenza.
L’edificio accanto all’ex questura ha ospitato per anni l’ufficio del provveditorato e l’ex archivio di stato; di fatto attualmente ha perso tutte le sue funzioni ed è in attesa di un recupero architettonico e funzionalistico. Grazie a questo progetto, frutto di una sensibilità civica di recupero urbanistico, si vuole restituire decoro ad un luogo nevralgico fuori le mura ma soprattutto recuperare uno spazio importante da adibire ad uso scolastico e convittuale.
La provincia, infatti, è carente di spazi scolastici all’interno della città: una provincia che ospita numerosi istituti di scuola media superiore in risposta anche ad un’offerta formativa così ampia, deve poter contare su strutture centrali che permettano una maggiore e dinamica fruibilità degli spazi.
“Le scuole hanno da sempre esercitato un peso rilevante sotto il profilo urbano, architettonico e funzionale– ha spiegato l’amministratore Pietro Fois. Ad esse è attribuito il ruolo di fucina del sapere e della condivisione delle conoscenze. Con queste intenzioni, si intende volgere lo sguardo a una progettazione che non si limiti a definire gli spazi limitati alle mura di confine, ma che sappia accogliere e coinvolgere la collettività e al contempo inserisca gli studenti in un contesto urbano fruibile e accogliente. Le proposte progettuali che perverranno, saranno condivise con l’amministrazione di Sassari con la quale si valuterà la scelta finale.”
A disposizione ci sono 500 mila euro che arrivano dal Ministero per la coesione sociale che serviranno per indire il concorso di progettazione; per la realizzazione della scuola e del convitto riqualificando la struttura esistente dell’Ex questura, l’importo a disposizione è pari a 13 milioni di euro, e potrebbero arrivare dai fondi Pnrr. “Per accedere ai fondi– ha spiegato l’architetto Loddoni, abbiamo necessità di bandire la gara e predisporre il concorso di progettazione: in questo modo ci terremo pronti per accedere al secondo step che ci darà modo di concretizzare il progetto. Il concorso prevede due fasi: nella prima i progettisti elaboreranno delle idee progetto che la provincia valuterà; nella seconda verrà ufficializzato il nome del vincitore che avrà un premio di servizi di progettazione pari ad un progetto preliminare. Il bando è ambizioso com’è ambizioso il progetto: vogliamo coinvolgere le nostre risorse umane per ripensare un’area di Sassari che diventerà un luogo di cultura e una fabbrica di idee”.