Esplorare il dialogo fra le arti, in primo luogo fra il teatro e il cinema, con un occhio di riguardo alle tematiche sociali. Con questo obiettivo la compagnia teatrale Meridiano Zero, propone al pubblico sassarese la rassegna cinematografica “Visioni Parallele”, che sarà ospitata dal Cityplex Moderno a partire da lunedì 12 ottobre alle ore 21:30. Una seconda edizione che punta sulla forza dirompente delle immagini e del racconto come strumenti di relazione con le altre culture.
In apertura “Una vita suprema” di Emir Kusturica, una conversazione informale con l’ex presidente uruguaiano, José Mujica. Un viaggio poetico nella vita dell’attivista, dell’uomo politico, del sognatore, del “presidente più povero del mondo”. A seguire, il 26 ottobre, “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, che si interroga sulla memoria, e sulla sua rimozione. Uscito nel venticinquennale della strage di Capaci e di via Amelio, il film è stato premiato dalla giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019.
Realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, la rassegna si muove su due direttrici, quella del teatro e quella del sociale. In cartellone lavori firmati da attori che sono scesi dal palco per provare a mettersi dietro una macchina presa, come Pippo Delbono, che in “Sangue”, nell’incontro con l’ex brigatista Giovanni Senzani, apre una riflessione sulla vita e sulla morte. O Antonio Rezza e Flavia Mastrella, che con “Samp” portano in Puglia la storia di un killer che uccide le tradizioni. Parla di dittatura, potere, esilio “Dangerous act” di Madeleine Sackler, che ha voluto rendere visibili al pubblico filmati inediti del Belarus Free Theatre, censurati dal governo bielorusso.
«Da due anni – racconta Marco Sanna, direttore artistico della rassegna e regista di Meridiano Zero – affianchiamo alla programmazione dello spettacolo dal vivo le proiezioni cinematografiche, con una particolare attenzione ai linguaggi del contemporaneo. Ci interessano le forme artistiche non come prodotto estetico ma come libere forme d’indagine. E poniamo l’accento anche sul rapporto fra realtà e finzione, in un tempo, il nostro, subissato di false notizie e sempre più imploso in una comunicazione alla deriva».
Ci racconta i massacri indonesiani del 1965-66 “L’atto di uccidere”, film-documentario di Joshua Oppenheimer che sceglie come protagonisti i diretti responsabili delle stragi, oggi anziani signori benestanti. In conclusione di rassegna una doppia serata dedicata ai cortometraggi, ospitata dallo Spazio Bunker, sede di Meridiano Zero (in via Porcellana 17/a). Curata da Paco de Renzis, la sezione prevede la proiezione di “Compagni di viaggio” di Sara de Martino, “La recita” di Guido Lombardi e “Skin” di Guy Nattiv, premio Oscar 2019.
Il costo del biglietto è di 5 euro. Sono disponibili, inoltre, abbonamenti al costo di 20 euro. È necessaria la prenotazione sul sito del Cityplex Moderno – cityplexmoderno.it – o tramite la app. Per informazioni si può scrivere a [email protected].