Tre date che segnano una vasta apertura del mondo paralimpico a tutti coloro che si riconoscono nei suoi punti fondamentali.
A Sassari i valori inclusivi vengono portati in auge dalla locale Polisportiva Sandalyon grazie a “Tott’umpare” che già lo scorso 30 maggio ha coinvolto persone con e senza disabilità nell’appassionante torneo di Freccette presso il Circolo Bocciofilo di Via Ugo La Malfa.
E lo farà anche il prossimo 13 giugno, dalle ore 10:00, spostando le attenzioni sul Tennistavolo presso la palestra scolastica di Corso Cossiga, quartier generale della società (affiliata FITET – Federazione Italiana Tennistavolo) Tennistavolo Sassari. E poi col gran finale del 27 giugno quando il fattore aggregante sarà costituito dal Calcio Balilla, accolto di nuovo negli spazi di via La Malfa (dalle ore 10:00), con il supporto della Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla (FPICB) a cui la Sandalyon è iscritta.
Appuntamenti meditati attentamente dagli organizzatori del trittico sportivo, capeggiati da Angelo Vitiello, che ha sempre avuto a cuore la vita interpersonale del disabile, affinando le sue relazioni sociali attraverso strumenti e opportunità continue con lo scopo di impedirgli di stare chiuso in casa a pensare troppo, senza muoversi.
E il modo migliore per instaurare una grande armonia con l’esterno è avere possibilità di interazione sia con altre persone con disabilità, sia con il resto della gente che ora più che mai è particolarmente sensibile alle necessità di chi vuole esibire le proprie potenzialità da angolazioni diverse. E la decisione di limitare la partecipazione ad otto squadre composte ciascuna da un atleta paralimpico e da un collega non disabile mostra l’intenzione dei promotori di dare a tutti le stesse chances agonistiche nell’arco dell’intera performance.
E davanti ad un’iniziativa simile il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) sardo si è subito premurato affinché la manifestazione potesse permearsi nel tessuto urbano sassarese lanciando indirettamente dei messaggi aggreganti per una sempre più serena convivenza di tutti nella società civile.
“Ammiro il programma messo in atto dalla Polisportiva Sandalyon – risalta la presidente CIP Sardegna Cristina Sanna – che sicuramente riuscirà a catturare l’attenzione di nuovi simpatizzanti, intenti a scoprire con le proprie forze quanto possa essere meraviglioso coltivare una passione sportiva. Noi ex atleti paralimpici ripetiamo sempre quanto la vita sociale possa cambiare di punto in bianco grazie alla pratica di una disciplina. E mi rivolgo soprattutto ai più giovani che potrebbero costruirsi un futuro fatto di gare importanti e viaggi emozionanti in giro per il mondo: con l’impegno e l’allenamento tutto è possibile. Ma ribadisco, anche a chi non è più giovane, quanto il movimento aiuti fisico e mente a vedere tutto con più ottimismo”.