Sabato 30 marzo alle 19 a Cagliari penultimo appuntamento con Musica e storia, la rassegna organizzata dalla fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedicata quest’anno ai genocidi compiuti tra Ottocento e Novecento.
Stavolta al centro della serata, intitolata Maschere per un massacro, sarà la guerra in Bosnia e il genocidio di Srebrenica (1992-1995). Per l’occasione nella sala dei ritratti del Palazzo Siotto, in via Dei Genovesi 114, sarà ospite il regista bosniaco Ado Hasanovic, che parlerà della situazione di oggi nell’ex Jugoslavia e presenterà The Angel of Srebrenica (2010), un raffinato corto che racconta di una giornata perfetta di Srebenica oggi.
A seguire, ci sarà un concerto del pianista Francesco Gianmarco che proporrà musiche di Franz Listz e Federich Chopin. All’attrice Laura Fortuna sono invece affidati gli inframezzi dedicati a letture dal libro di Paolo Rumiz “Machere per un massacro”.
Dalle 21,15, in collaborazione con Società umanitaria- Cineteca sarda, proiezione dei corti indipendenti realizzati da registi bosniaci: Memorie Condivise (2014), Breath of Life Srebrenica (2015), The Peace March (2018). Introduce Alice Deledda.
Per informazioni: www.fondazionegiuseppesiotto.org oppure [email protected]. Telefono: 070 682384.
Ado Hasanovic. Nasce a Srebrenica nel 1986 ed è un regista bosniaco con base a Roma. Dal 2008 al 2011 è stato il direttore creativo del Festival del cortometraggio di Srebrenica, per poi dedicarsi allo studio e laurearsi alla Sarajevo Film Academy come regista nel 2013. In seguito decide di trasferirsi in Italia per frequentare la Scuola Nazionale di Cinema Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove si specializza come regista. Nel 2015 ha inizio la sua esperienza in qualità di direttore artistico per il Mediterranean Short Film Festival a Sant’Antioco, in Sardegna. Nel 2017 porta a termine un Master in Drammaturgia all’Academy of Performing Arts di Sarajevo come studente ospite. Ha vinto numerosi premi internazionali per i suoi cortometraggi L’angelo di Srebrenica, Blue Viking in Sarajevo, Mama, Breath of life Srebrenica e Pink Elephant. Il suo primo lungometraggio, Ja Sam Ana, è attualmente in fase di sviluppo con la produzione italiana Il Gigante. Il film ha vinto il Focus Fox Studio Award al 15 ° Sofia Meetings.
Francesco Giammarco è nato a Trento, dove ha iniziato i suoi studi musicali. Deve la sua formazione pianistica alla scuola di Fausto Zadra, sotto la cui guida si è diplomato con il massimo dei voti ed ha curato il perfezionamento. Docente di Pianoforte presso il Conservatorio di Cagliari dal 1995, affianca regolarmente all’attività didattica quella concertistica, sia come solista che in diverse formazioni cameristiche. In più di trent’anni di attività, ha tenuto concerti in tutta Italia, in Austria, Germania, Inghilterra, Bulgaria, Slovacchia e negli Stati Uniti ed ha inciso diversi CD per le case discografiche Rivo Alto, Phoenix e Stradivarius. Attivo anche nel campo della ricerca, si occupa prevalentemente di storia della didattica e di prassi esecutiva. In quest’ambito si recentemente è accostato all’esecuzione sul fortepiano e sui pianoforti del primo ottocento. Il suo saggio critico “Il Pedale di Chopin”, edito da Zecchini nel 2010, è il più vasto studio sull’argomento mai pubblicato ed è stato recensito con grande favore da tutte le riviste specializzate italiane.
Laura
Fortuna. Si forma alla Triennale Scuola per Attori del Riverrun Teatro di
Cagliari con Fausto Siddi, Elio Turno Arthemalle e con Rino Sudano al quale
deve la sua formazione principale.
Perfeziona la formazione con Carlo Quartucci, Franco Graziosi, Serena
Sinigaglia, Kevin Crawford. Ha lavorato come attrice con Riverrun Teatro,
Teatro Stabile di Sardegna, Il Crogiuolo. Collabora con diverse associazioni
culturali in Sardegna e dal 2015 con Le Officine organizzando corsi e
rappresentazioni teatrali. Attualmente sviluppa progetti autonomi di ricerca e
sperimentazione realizzando performance e spettacoli privilegiando l’uso di
luoghi non convenzionali dove spazio e spettatore diventano parte integrante
della messa in scena.