Giovedì 17 ottobre si chiude ad Alghero con un bel fuori programma, il festival “Dall’altra parte del mare”, la rassegna organizzata dall’Associazione Itinerandia con la Libreria Cyrano e sostenuta dalla Regione Sardegna, Fondazione Alghero e Comune di Putifigari.
Alle 19:00 nella sala convegni de Lo Quarter, Marcello Fois incontrerà il pubblico dei lettori per presentare, accompagnato da Giovanni Fancello e da Stefano Resmini, il suo ultimo romanzo Pietro e Paolo (2019 – Einaudi editore).
Marcello Fois torna in Sardegna, la terra da cui ci si allontana senza mai andarsene, per raccontare «una storia sull’amicizia, sulla fede e sulla fiducia». Pietro e Paolo sono «nati diversamente», anche se nello stesso anno, il 1899, e nello stesso paese, Lollove, in Barbagia.
Paolo è figlio di don Pasqualino, ricco possidente, Pietro di un pastore alle sue dipendenze. Uno sa leggere e scrivere, l’altro conosce il linguaggio della natura; Pietro è forte, è il «verbo ausiliare» dell’amico, sempre pronto a sorreggere, consolare, a essere la guida nelle avventure infantili.
La guerra li porta lontano, nel continente, entrambi vengono imprigionati in abiti estranei e imperfetti, ascoltano dialetti mai sentiti, scorgono orizzonti sconosciuti. L’amicizia e le promesse vengono messe alla prova: «Non lasciarmi» dice Paolo, e lo scudiero, il figlio del servo, si fa carico dell’amico più fragile e sprovveduto. Riuscirà a mantenere la promessa e il patto fatto con don Pasqualino, l’impegno di riportarlo a casa?
Marcello Fois (Nuoro 1960) vive e lavora a Bologna. Tra i tanti suoi libri ricordiamo Picta (premio Calvino 1992), Ferro Recente, Meglio morti, Dura madre, Piccole storie nere, Sheol, Memoria del vuoto (premio Super Grinzane Cavour, Volponi e Alassio 2007), Stirpe (premio Città di Vigevano e premio Frontino Montefeltro 2010), Nel tempo di mezzo (finalista al premio Campiello e al premio Strega 2012), L’importanza dei luoghi comuni (2013), Luce perfetta (premio Asti d’Appello 2016), Manuale di lettura creativa (2016), Quasi Grazia (2016), Del dirsi addio (2017 e 2018), il libro in versi L’infinito non finire (2018) e Pietro e Paolo (2019).
Marcello Fois, raccontando con il nuovo romanzo due “ragazzi del ’99”, trova il tono, il respiro del classico.
Paolo Di Paolo, «La Stampa»
Quello di Fois è «un romanzo commovente e feroce dedicato all’amicizia (sempre tradita: e sempre tradisce chi ritiene, erroneamente, di essere tradito) e alla fine dell’adolescenza, sullo sfondo sanguinante della Grande Guerra»
Filippo La Porta, «Robinson – la Repubblica»
Nuoro, con le sue leggi di fedeltà e vendetta, è sullo sfondo e l’autore, con una lingua sempre potente e ricca di suggestioni, riesce a far rivivere ancora quel mondo trasportando il lettore verso un finale inaspettato. Pietro e Paolo «è un libro bello e misterioso, fatto come al carboncino. Colpisce la concentrazione: la capacità di raddensare, far convergere tutto in un punto. Fois, abilissimo narratore di stirpi, qui concentra, appunto, in centocinquanta pagine parecchi livelli di vita. Quelli più concreti, e quelli che restano intangibili»
Paolo Di Paolo, «La Stampa»